Concertisti Classica

La Musica Classica in Italia

Vittorio
Grigòlo

Cantante lirico impegnato sia come tenore sia come attore

Dall’esordio come voce solista nel coro della Cappella Sistina ai ruoli principali di tenore nei più prestigiosi teatri del mondo, la carriera di Vittorio Grigòlo è una storia di talento, passione e dedizione.

Vittorio Grigòlo, nato ad Arezzo e cresciuto a Roma, studia canto presso la Schola Puerorum cantorum della Cappella Sistina, sotto la direzione del Maestro Domenico Bartolucci.
È nella Città Eterna che appare per la prima volta, a soli 13 anni, come giovane pastore nella Tosca al Teatro dell’Opera di Roma, accanto a Luciano Pavarotti. A 17 anni debutta come tenore, l’anno successivo inizia a farsi conoscere all’estero, interpretando Don Narciso nell’opera buffa “Il Turco in Italia” di Gioacchino Rossini, alla Kammeroper di Vienna. A 23 anni è il più giovane tenore a inaugurare il Teatro alla Scala di Milano con il concerto di ispirazione verdiana che apre la stagione.


In pochi anni Vittorio Grigòlo inizia a calcare i palcoscenici più importanti del mondo, sotto la direzione di Riccardo Chailly, Lorin Maazel, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Myung-Whun Chung, Daniel Oren e Antonio Pappano.


Sullo schermo Vittorio Grigolo ha interpretato il Duca di Mantova nel film televisivo “Rigoletto a Mantova”, trasmesso in diretta e prodotto dalla Rai su idea di Andrea Andermann e con la regia di Marco Bellocchio.
Nel 2011 apre i Giochi Olimpici Speciali di Atene, interpretando “Nessun Dorma”, l’anno successivo è protagonista del video “The Bad Boy Of Opera” realizzato da Bruce Weber per Vanity Fair Italia.


Nel 2017 partecipa al cortometraggio The Good Italian part III al fianco del Principe di Soragna/Giancarlo Giannini, in un viaggio alla ricerca dell’ispirazione che parte dalla storica residenza “Rocca Meli Lupi” di Soragna, per finire a Napoli.


Vittorio Grigòlo ha calcato le tavole dei più importanti teatri del mondo, tra cui la suggestiva sede dell’Arena di Pompei, sotto la direzione di Alberto Veronesi, Presidente della Fondazione Festival Pucci a cui è stato affidato il compito di consegnare il prestigioso premio.


Il 6 settembre 2017, nel tempio della lirica, l’Arena di Verona, Vittorio ha l’onore di interpretare la canzone-romanzo “Luciano” scritta da Nicola Piovani nella serata di commemorazione dei 10 anni dalla scomparsa di Luciano Pavarotti, ispirazione e mentore di Grigolo.


Sempre nel 2017, riceve il premio NIAF Special Achievement dalla National Italian American Foundation.


Nel corso del 2018, interpreta L’Elisir d’amore (Parigi e Monaco), La Bohème (New York), Gianni Schicchi e L’heure espagnole (Parigi), Lucia di Lammermoor (New York) e Tosca (Vienna).
Nello stesso anno è in concerto come solista in Oman e a Tokyo.


Anche nel 2018,  riceve l’Opera News Awards a New York per il suo eccezionale contributo al mondo dell’opera.


Numerose sono le sue incursioni nel mondo della musica pop, con cui si conferma legittimo erede del format portato avanti con successo dal suo mentore Pavarotti.
Nel 2015 Vittorio Grigolo condivide il palco con Brian May nella serata di gala “Lo spettacolo sta per iniziare” all’Arena di Verona.
L’anno successivo si esibisce con Sting alla Carnegie Hall per la biennale Revlon Concert for the Rainforest Fund, organizzata da Sting e Trudie Styler.
Memorabile la sua interpretazione di “Caruso” di Lucio Dalla, con il quale ha condiviso una grande amicizia.

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