Concertisti Classica

Il 1786, anno irrepetibile nella parabola creativa di Mozart, è il punto focale del concerto che giovedì 22 settembre riporterà al Teatro Filarmonico di Verona, dopo oltre un trentennio, uno dei più famosi pianisti della scena internazionale, Leif Ove Andsnes.

Per il festival Settembre dell’Accademia, l’artista norvegese salirà sul palco nella doppia veste  di pianista e direttore della Mahler Chamber Orchestra, presentando un programma delineato con originalità, concentrato su un periodo particolarmente creativo della carriera di Wolfgang Amadeus Mozart. Oggetto anche di un rilevante progetto discografico per Sony Classical, “Mozart Momentum 1786” tra le molte musiche scritte dal salisburghese in quell’anno straordinario, propone i Concerti per pianoforte n. 22 K 482 in Mi bemolle maggiore e n. 24 K 491 in Do minore, inframezzati dalla celebre Sinfonia n. 38 in Re maggiore “Praga”.

Leif Ove Andsnes, nato nel 1970 a Karmøy in Norvegia, è stato descritto dal New York Time s come “un pianista di eleganza, energia ed introspezione magistrali” mentre il Wall Street Journal lo ha definito “uno dei musicisti più talentuosi della sua generazione”. Grazie alla sua solida tecnica e alle sue intense interpretazioni, il celebre pianista norvegese ha ottenuto i massimi consensi in tutto il mondo.

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(Nelle immagini, Leif Ove Andsnes, photocredit Gregor Hohenberg; Mozart nel 1789, ritratto a punta d’argento di Doris Stock)