Per la Stagione di Asolo Musica, Mario Brunello torna in una delle più affascinanti sale da concerto non solo di Venezia, l’Auditorium Lo Squero della Fondazione Cini, sull’Isola di San Giorgio Maggiore: in questo luogo straordinario, affacciato direttamente sulle acque del Bacino di San Marco, sabato 18 novembre 2023 (ore 16.30) il celebre musicista farà risuonare le note del suo violoncello in un viaggio dal Barocco al Novecento, alternando pagine di Johann Sebastian Bach e di Mieczysław Weinberg. Interprete straordinario e artista eclettico che spazia agilmente tra barocco, jazz e contemporanea, Mario Brunello è sempre attento a esperienze che travalicano i confini codificati della musica, come in questo inusuale concerto che mette fruttuosamente a confronto due autori diversissimi tra loro per epoca, vissuto personale e produzione musicale, ma accomunati dalla forza della loro arte e dalla proiezione verso il futuro. Intitolato Bach – Weinberg, la giusta distanza, il concerto e “quasi una staffetta tra due compositori che hanno aperto strade inimmaginabili, realizzato architetture metafisiche e che continuano ad essere meteore in viaggio nel futuro” – commenta Mario Brunello. – “Mentre è impossibile non rimanere affascinati dalla maestria con cui Bach esprime il detto e non detto nelle sue Suite per violoncello solo, il violoncello nella musica di Weinberg parla invece di disperazione e speranza allo stesso tempo, in opere di straordinaria personalità.” Il programma è suddiviso fra Johann Sebastian Bach, con due Soli per violoncello straordinariamente ricchi di invenzioni e di profondità emotiva (la Suite n. 1 in sol maggiore BWV 1007 e la Suite n. 2 in do minore BWV 1008) e due Sonate per lo stesso strumento del compositore ebreo polacco del Novecento Mieczyslaw Weinberg, che nel 1939 fuggì ventenne dalla ferocia nazista rifugiandosi in Unione Sovietica, dove svolse la maggior parte della sua carriera e dove fu particolarmente stimato da Šostakovič. La rivalutazione della sua arte, per lungo tempo poco conosciuta, è una tendenza recente. Una sorta di risarcimento postumo per un autore morto nel 1996 che qualche storico, nella seconda metà del secolo scorso, considerava – probabilmente non a torto – all’altezza di Prokof ’ev e dello stesso suo mentore Šostakovič. Il concerto, organizzato in collaborazione con Antiruggine, si offre come un racconto musicale di raffinata intimità che, con un programma insolito, viaggia nel tempo tra classico e moderno; un invito alla ricerca di spunti sempre nuovi con la musica che crea legami e corrispondenze tra i paesi e le culture. – (Mario Brunello, photocredit ©Simone Cecchetti)