Il matrimonio segreto di Domenico Cimarosa, emblema dell’opera buffa settecentesca, andrà in scena in un nuovo allestimento al Teatro La Fenice di Venezia: cinque le recite previste, il 10, 12, 14, 16, 18 febbraio 2023 nell’ambito della Stagione Lirica e di Balletto 2022-2023. Sul podio salirà Alvise Casellati, la regia è di Luca De Fusco, le scene e i costumi sono a cura di Marta Crisolini Malatesta, il light design è di Gigi Saccomandi. Di rilievo il cast della nuova produzione fenicea: nei ruoli dei protagonisti Paolino e Carolina spiccano il tenore argentino Juan Francisco Gatell e il giovane soprano milanese Lucrezia Drei; Martina Belli sarà Fidalma, Pietro Di Bianco interpreterà Geronimo, Francesca Benitez, Elisetta, Omar Montanari sarà il conte Robinson. Il matrimonio segreto, dramma giocoso per musica in due atti su libretto di Giovanni Bertati, è l’unico lavoro di Cimarosa tuttora regolarmente rappresentato, e uno dei pochissimi titoli del repertorio comico settecentesco rimasti stabilmente in repertorio dall’esordio a oggi. L’opera colse da subito il successo che l’avrebbe portata sui palcoscenici di tutti i teatri lirici del mondo: debuttò il 7 febbraio 1792 alla presenza dell’imperatore Leopoldo II al Burgtheater di Vienna, città nella quale Cimarosa aveva fatto tappa di ritorno a Napoli dopo i quattro anni trascorsi a San Pietroburgo, alla corte di Caterina II. La trama dell’opera ruota attorno al ricco mercante bolognese Geronimo, un arrampicatore sociale la cui famiglia comprende le figlie Elisetta e Carolina, la sorella Fidalma e il segretario Paolino, marito segreto di Carolina. Prima che il vero amore trionfi, avvengono molte incomprensioni e colpi di scena. Il matrimonio segreto trae la sua linfa da un vero e proprio filone di fonti francesi e inglesi, che prende le mosse dal famoso ciclo di dipinti Le mariage à la mode (ca. 1745) dell’inglese William Hogarth, per passare attraverso la commedia The Clandestine Marriage di George Colman e David Garrick (1776) e approdare infine in Francia come soggetto di due successivi opéra-comique, il secondo dei quali, Le mariage clandestin di de Ségur e Devienne (1790) fu probabilmente il modello per il libretto italiano. A scriverlo fu il letterato e librettista Giovanni Bertati (Martellago 1735 – Venezia 1808), al tempo Poeta Cesareo dell’Opera Italiana a Vienna (incarico tenuto decenni prima da Metastasio), noto anche per il libretto del Don Giovanni o sia Il convitato di pietra (1787) musicato da Gazzaniga, che precede di diversi mesi quello più celebre di Mozart – Da Ponte. Domenico Cimarosa (Aversa 1749 – Venezia 1801) esponente di spicco della scuola musicale napoletana e tra i più grandi compositori italiani della seconda metà del Settecento, è autore di circa un centinaio di opere. Tra queste, è a Il matrimonio segreto che “è spettato il compito di rappresentare l’idea stessa di opera buffa” – spiega una nota – “e un’immagine dell’intero Settecento, come epoca dell’equilibrio perduto, fatta di moderazione e ragionevolezza, equilibrio che nella gradevolezza della musica di Cimarosa trovava un’eloquente effigie sonora.” È noto l’aneddoto che vuole Il matrimonio segreto bissato per intero la sera stessa del debutto per volere dell’imperatore Leopoldo II, che seppure manca di prove, rende alla perfezione il senso del trionfo che arrise al capolavoro del compositore italiano. – (Juan Francisco Gatell, foto Joan Toma, Lucrezia Drei, foto Rudy Amisano)