È Il trovatore di Giuseppe Verdi il titolo scelto per l’inaugurazione della 55ª Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi di Jesi, in scena venerdì 21 ottobre (ore 20.30) e domenica 23 ottobre 2022 (ore 16). Presentato in un nuovo allestimento, il capolavoro verdiano sarà diretto da Francesco Rosa, sul podio della FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana, la regia è firmata da Deda Cristina Colonna, scene e costumi sono curati da Domenico Franchi. Protagonisti sul palco, il soprano Marily Santoro nel ruolo di Leonora, il tenore Gaston Rivero in quello di Manrico il Trovatore,il baritono Jorge Nelson Martínez González nella parte del Conte di Luna, il mezzosoprano Carmen Topciu come Azucena; Ferrando è il basso Carlo Malinverno, Ruiz è il tenore Francesco Marsiglia, Ines il soprano Brigida Garda; Gianni Paci interpreta un vecchio zingaro ed Alessandro Pucci un messo. Il Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” è istruito da Riccardo Serenelli. Nuova la produzione, che vede impegnata la Fondazione Pergolesi Spontini insieme a Teatro Sociale di Rovigo, Teatro Comunale “Mario Del Monaco” di Treviso, Fondazione Teatro Coccia di Novara. Il trovatore, capolavoro verdiano della cosiddetta “trilogia popolare” fu rappresentato la prima volta al Teatro Apollo di Roma il 19 gennaio 1853. Dramma in quattro parti di Salvatore Cammarano, tratto dall’omonima pièce di Antonio García Gutiérrez, II trovatore è un melodramma a tinte forti, che sprigiona un fascino immediato, e con i suoi personaggi consumati da intense passioni conquista il pubblico da più di un secolo e mezzo. Per questo nuovo allestimento, la regista Deda Colonna tinge la vicenda dei colori della notte. “È l’ultima notte del Medio Evo – spiega nelle sue note di regia – e rappresenta il buio delle superstizioni, l’oscurità in cui si bruciano le streghe, dove l’amore è espresso come diritto di possesso e la menzogna è sconfitta quando ormai è troppo tardi. L’ambiente di ispirazione quattrocentesca proposto per questa regia è il contesto di questa laboriosa e dolorosa, tutta romantica ricerca della verità, intesa come armonizzazione degli opposti. Personaggio centrale della vicenda è Leonora, vittima della notte del cuore, dominata dal conflitto tra l’amore barbaro ed appassionato del Conte ed il sentimento immaturo e deludente di Manrico. Nel finale dell’opera, la verità rivelata da Azucena celebra l’alba in cui la luce della verità inaugura il riscatto dell’uomo dalla notte dell’ignoranza e della menzogna”. Il capolavoro di Verdi apre un cartellone contrassegnato dal ritorno di altri due titoli del grande repertorio, I Capuleti e i Montecchi di Bellini e Tosca di Puccini, e dalla prima assoluta della nuova commissione Delitto all’isola delle capre, dal dramma di Ugo Betti con musica di Marco Taralli. La stagione lirica è curata dalla Fondazione Pergolesi Spontini con la direzione artistica di Cristian Carrara. * ((Foto di Stefano Binci)