Sarà il Ballo in maschera ad aprire le ‘Scintille d’Opera’ del Festival Verdi 2021 al Teatro Regio di Parma il 24 settembre (ore 20): un nuovo allestimento progettato da Graham Vick ma portato in scena da Jacopo Spirei per la prematura scomparsa del celebre regista inglese il 17 luglio scorso. Scene e costumi sono di Richard Hudson, le luci di Giuseppe Di Iorio, i movimenti coreografici di Virginia Spallarossa. Il libretto è quello di Antonio Somma ambientato in Svezia con protagonista il re Gustavo III, così come voluto da Verdi per il debutto al Teatro Apollo di Roma nel febbraio del 1859 prima che i censori pontifici imponessero la trasposizione della vicenda nella Boston coloniale. La trama dell’opera si basa su un fatto realmente accaduto: Gustavo III, re di Svezia asceso al trono nel 1771, fu ferito da un uomo di corte durante un ballo mascherato al Teatro reale di Stoccolma il 16 marzo del 1792, e morì pochi giorni dopo. La storia venne trasposta in libretto nel 1833 da Eugène Scribe per Daniel Auber con il titolo Gustave III, ou Le Bal masqué, testo al quale è ispirato il lavoro di Somma. L’opera di Verdi ebbe travagliate vicende con la censura proprio a causa del regicidio al centro della trama – il debutto in origine era previsto al San Carlo di Napoli, ma Verdi decide di rescindere il contratto per le troppo modifiche imposte dalla censura, tali da stravolgere completamente il senso del dramma, e di portare l’opera a Roma. Tralasciando la Boston coloniale frutto del compromesso con la censura pontificia, a Parma si vedrà dunque la versione originale collocata nella Svezia del XVIII secolo. Sul podio Roberto Abbado, che dirige l’opera per la prima volta, alla guida della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio, preparato da Martino Faggiani. Fulgido il cast vocale, con Piero Pretti nel ruolo di Gustavo III, Anna Pirozzi e poi Maria Teresa Leva in quello di Amelia, il baritono mongolo Amartuvshin Enkhbat, per la prima volta nelle vesti del Conte Gian Giacomo di Anckastrom, Anna Maria Chiuri come Ulrica e Giuliana Gianfaldoni al debutto sia nel ruolo di Oscar che sul palco del Teatro Regio. Completano il cast Fabio Previati (Cristiano), Fabrizio Beggi (Ribbing), Carlo Cigni (Dehorn), Cristiano Olivieri (Ministro di Giustizia), Federico Veltri (Un servo del Conte). Nella serata inaugurale, contrariamente a quanto annunciato, il ruolo di Amelia sarà sostenuto da Anna Pirozzi, che proprio con questo personaggio debuttò a Parma nel 2013. Fresca dei successi ottenuti quest’estate all’Arena di Verona e attesa per l’inaugurazione della stagione all’Opera di Monaco di Baviera, Anna Pirozzi nelle recite successive lascerà il ruolo al soprano designato Maria Teresa Leva, assente alla prima per ragioni di salute. La nuova produzione del Ballo in maschera è dedicata alla memoria di Graham Vick. * Immagini: Frontespizio della partitura de Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi (Ricordi, 1860), raffigurante la scena finale. Caricatura, realizzata da Melchiorre Delfico, raffigurante un censore napoletano che elenca a Giuseppe Verdi i passi da mutare nel libretto “Una vendetta in domino”, titolo originale di “Un ballo in maschera”, sec. XIX (Archivio di Villa Verdi)