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Torino, il Teatro Regio apre la Stagione rievocando la storica Bohème del 1896
La bohème di Giacomo Puccini andò in scena in prima assoluta proprio al Regio il 1° febbraio 1896

Fondazione Teatro Regio di Torino Presenta

Inaugura il 12 febbraio con La bohème di Giacomo Puccini la Stagione d’Opera e di Balletto 2022 del Teatro Regio di Torino, che accoglie finalmente il pubblico in sala dopo la conclusione della prima tranche degli importanti lavori di rinnovamento dell’impianto scenico.

Lo spettacolo scelto per l’apertura è doppiamente simbolico: l’allestimento riprende infatti i disegni originali creati per la prima assoluta de La bohème, che ebbe luogo proprio al Regio il 1 febbraio 1896, e si tratta della produzione che venne cancellata a pochi giorni dalla messa in scena nel marzo 2020, a causa del primo lockdown. L’opera venne poi presentato in video nel gennaio 2021, trasmessa da Classica-Hd, e in streaming sul sito web del Teatro.

Dal 12 al 27 febbraio per 10 recite, sarà finalmente possibile vedere dal vivo il nuovo allestimento de La bohème realizzato dal Teatro Regio, che unisce la regia, firmata da Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi, a scene e costumi ripresi dai bozzetti e dai figurini originali di Adolf Hohenstein, disegnati per la prima assoluta torinese del 1896 e custoditi dall’Archivio Storico Ricordi di Milano.

“È una vera emozione vedere La bohème tornare in scena” ha dichiarato il direttore artistico Sebastian F. Schwarz, “attendo con trepidazione il momento in cui il sipario si aprirà e sentiremo gli applausi calorosi del pubblico. Abbiamo atteso due anni e ora finalmente il nostro lavoro avrà il tanto desiderato compimento: la curiosità e la soddisfazione di gustare dal vivo la messa in scena che realizza l’originale di 126 anni fa”.

A dirigere l’Orchestra, il Coro e il Coro di voci bianche del Teatro Regio sarà il maestro Pier Giorgio Morandi (sostituito da Giulio Laguzzi per le recite del 23 e 25 febbraio), con i Cori istruiti rispettivamente da Andrea Secchi e da Claudio Fenoglio.

Nel cast voci fresche, adattissime al ruolo, come quelle di Maritina Tampakopoulos (Mimì), Valentin Dytiuk (Rodolfo), Valentina Mastrangelo (Musetta) e Biagio Pizzuti (Marcello). Completano il cast: Jan Antem (Schaunard), Riccardo Fassi (Colline) e Matteo Peirone (Benoît e Alcindoro).

Nel corso delle dieci rappresentazioni, agli artisti citati si alterneranno nei ruoli principali Francesca Sassu (Mimì), Matteo Lippi (Rodolfo), Cristin Arsenova (Musetta), Ilya Kutyukhin (Marcello), Vincenzo Nizzardo (Schaunard), Bozhidar Bozhkilov (Colline), Sabino Gaita / Alejandro Escobar (Parpignol), Desaret Lika / Riccardo Mattiotto (Sergente dei doganieri), Marco Tognozzi / Marco Sportelli (un doganiere).

Curatrice delle scene è Leila Fteita, curatrice dei costumi è Nicoletta Ceccolini, pittore scenografo Rinaldo Rinaldi.

«Bohème non lascia grande impressione sull’animo degli auditori, non lascerà grande traccia nella storia del nostro teatro lirico». Così scriveva Carlo Bersezio sulle pagine de La Stampa il giorno successivo al 1° febbraio 1896, quando al Teatro Regio di Torino, con un ventinovenne Arturo Toscanini alla guida dell’Orchestra, andò in scena per la prima volta il titolo che avrebbe segnato per sempre la carriera del suo autore e la storia della musica: La bohème di Giacomo Puccini. Nonostante la diffidenza della critica musicale dell’epoca, fu il pubblico a decretare l’inizio di un successo che ancora oggi non accenna a diminuire e vede il titolo comparire regolarmente nella top five di quelli più rappresentati al mondo.

Gli ingredienti che lo hanno reso tanto amato, oltre al genio musicale di Puccini, sono la vividezza dei protagonisti, artisti e studenti bohémien nella Parigi del 1830, e la loro “vita gaia e terribile” descritta da Henri Murger nel suo celebre romanzo. Così è anche nei quadri dipinti dalla penna di Puccini e dai versi di Giacosa e Illica, in cui la crudezza della povertà e della malattia si intrecciano con la freschezza e l’ironia della gioventù; età spensierata in cui la fine di Mimì segna uno struggente addio. A distanza di più di un secolo, non sono soltanto musica e libretto, ma anche la celebre locandina, le scene e i bozzetti di ispirazione liberty realizzati dal cartellonista e scenografo Adolf Hohenstein per la prima del 1896, attualmente custoditi dall’Archivio Storico Ricordi, a essere entrati nell’immaginario collettivo del pubblico di tutto il mondo. Il nuovo allestimento che andrà in scena al Regio, firmato dalla coppia Gavazzeni – Maranghi, è interamente ispirato all’originale scaturito dalla matita di Hohenstein; occasione imperdibile per rivivere Bohème come la vide Puccini.

*

Con la Stagione 2022 riprendono anche le Conferenze del Regio: incontri con l’opera e il balletto per approfondire i titoli della Stagione. Mercoledì 9 febbraio alle ore 17.30 presso la Sala del Caminetto del Regio, il giornalista Oreste Bossini terrà la conferenza su La bohème dal titolo “Il castoro e la zimarra: la nouvelle vague di Puccini”.

L’ingresso è gratuito, ma per accedere è necessario registrarsi acquisendo i biglietti sul sito del Regio.

*

(Foto Ivano Coviello ©Teatro Regio Torino)
Torino, il Teatro Regio apre la Stagione rievocando la storica Bohème del 1896

Interpreti

Pier Giorgio Morandi direttore d’orchestra
Giulio Laguzzi (23, 25) direttore d’orchestra

Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi regia
Leila Fteita curatrice delle scene
Nicoletta Ceccolini curatrice dei costumi

Bozzetti di Adolf Hohenstein per la prima assoluta al Regio
custoditi dall’Archivio Storico Ricordi

Rinaldo Rinaldi pittore scenografo

Claudio Fenoglio maestro del coro di voci bianche
Andrea Secchi maestro del coro

Orchestra e Coro Teatro Regio Torino
Coro di voci bianche Teatro Regio Torino

Nuovo allestimento
Teatro Regio Torino

Interpreti principali

Mimì
Maritina Tampakopoulos 12-15 -18-20-26
Francesca Sassu 13-19-23-25-27
Rodolfo
Valentin Dytiuk 12-15-18-20-26
Matteo Lippi 13-19-23-25-27
Musetta
Valentina Mastrangelo 12-15-18-20-26
Cristin Arsenova 13-19-23-25-27
Marcello
Biagio Pizzuti 12-15-18-20-26
Ilya Kutyukhin 13-19-23-25-27
Schaunard
Jan Antem 12-15-18-20-26
Vincenzo Nizzardo 13-19-23-25-27
Colline
Riccardo Fassi 12-15-18-20-26
Bozhidar Bozhkilov 13-19-23-25-27

Programma

La bohème
Opera in quattro quadri
Musica di Giacomo Puccini
Libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica
tratto dal romanzo Scènes de la vie de Bohème di Henri Murger

Prima rappresentazione assoluta
Teatro Regio, Torino, 01. 02. 1896

In Evidenza

Gli artisti

Pier Giorgio Morandi torna a dirigere le compagini artistiche del Regio dopo la sua prova in Madama Butterfly al Regio Opera Festival. Morandi ha al suo attivo un vastissimo repertorio operistico ed è regolarmente direttore ospite nei più importanti teatri italiani e internazionali; apprezzato interprete anche del repertorio sinfonico, ha al suo attivo numerose registrazioni con la Sony.

Maritina Tampakopoulos ha preso parte al programma Artist Diploma in Opera Studies della Juilliard School di New York. Laureata con lode in Musica nel 2014 al Conservatorio Nazionale Greco, si è perfezionata a Vienna con Glenys Linos e James Pearson alla Wiener Staatsoper, ha ottenuto diversi premi internazionali e ha debuttato nell’estate 2021 al Macerata Opera Festival nella produzione di Aida; tra i prossimi impegni: Hélène in Les Vêpres siciliennes (Teatro Massimo di Palermo), debutto nel ruolo di Elisabetta di Valois in Don Carlo (Breslavia) e Aida (Opera Nazionale di Praga).

Artista principale all’Opera Nazionale dell’Ucraina, Valentín Dytiuk si è diplomato all’Accademia Musicale Nazionale Čajkovskij a Kiev per poi specializzarsi all’Accademia di Kiev con Marina Shaguch, Massimiliano Bullo e Raimundas Banionis. Ha già calcato i principali palcoscenici italiani e internazionali, misurandosi con importanti ruoli: Rodolfo ne La bohème (Teatro Verdi di Salerno) e Pinkerton in Madama Butterfly (Teatro Filarmonico di Verona), Vaudemont in Iolanta di Čajkovskij (Palau de les Arts di Valencia), Riccardo/Gustavo in Un ballo in maschera (Opera di Tel Aviv).

Valentina Mastrangelo ha conseguito il diploma di canto con lode presso il Conservatorio Martucci di Salerno, per poi perfezionarsi con Mariella Devia. Nel 2013 ha frequentato l’Accademia Rossiniana di Pesaro ed è stata scelta per debuttare il ruolo di Madama Cortese ne Il viaggio a Reims al ROF. Numerose le affermazioni in prestigiosi concorsi internazionali: è stata vincitrice del ruolo di Donna Anna nel Don Giovanni al Concorso AsLiCo.; inoltre ha vinto il Primo Premio al 5° Concorso Internazionale Anita Cerquetti 2015, il Premio Miglior voce italiana al Concorso internazionale di Portofino 2015, e al XXI concorso internazionale Spazio Musica di Orvieto ha vinto il ruolo di Musetta ne La bohéme.

Biagio Pizzuti si sta rapidamente affermando come una delle voci italiane di baritono più importanti e richieste. Diplomatosi con il massimo dei voti, si è specializzato con Aldo Ciccolini, Walter Alberti, Renato Bruson e Cinzia Forte. Recentemente ha preso parte alla produzione di Damiano Michieletto Il viaggio a Reims ad Amsterdam con la direzione di Stefano Montanari, e ha cantato nel ruolo di Schaunard ne La bohème al Teatro di San Carlo di Napoli.  

Repliche

13 febbraio ore 15
15 febbraio ore 20
18 febbraio ore 20
19 febbraio ore 20
20 febbraio ore 15
23 febbraio ore 20
25 febbraio ore 15
26 febbraio ore 20
27 febbraio ore 15

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Autore: Sabine Frantellizzi

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