Apre il 7 giugno 2022 (ore 21) con Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni la seconda edizione del Regio Opera Festival, la rassegna estiva proposta dal Teatro Regio di Torino nel magnifico Cortile del settecentesco Palazzo dell’Arsenale oggi sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito. Il dramma dell’onore e della gelosia immaginato da Giovanni Verga, ambientato nella Sicilia rurale dell’800, com’è noto venne messo in musica da un giovane Pietro Mascagni, vincendo il concorso indetto dall’editore Sonzogno per un’opera prima. Cavalleria rusticana, su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci, debuttò nel maggio 1890 al Teatro dell’Opera di Roma con un successo trionfale, regalando al ventiseienne compositore livornese la celebrità in una sola sera. Il lavoro di Mascagni parlava una lingua nuova, che agitò come un terremoto il mondo musicale di fine Ottocento, innescando una vera e propria rinascita del repertorio lirico. Si aprì una nuova pagina nella storia del teatro d’opera, solitamente racchiusa nella categoria del Verismo, ma in realtà più ampia: storie ad alta intensità emotiva, segnate da passioni forti, viscerali, messe in musica e cantate in mano nuovo, narrate con un’espressione sonora serrata, innervate da idee melodiche intense. Da ricordare a margine, altri due motivi d’interesse legate a Cavalleria rusticana, il centenario della morte di Giovanni Verga (Catania 1840 – 1922) che cade quest’anno, e il fatto che la prima rappresentazione della versione teatrale avvenne proprio a Torino: lo scrittore infatti pubblicò Cavalleria dapprima come novella all’interno della raccolta “Vita dei campi” (Milano 1880), ma in seguito ne trasse un dramma omonimo in un atto; la pièce teatrale Cavalleria rusticana, sottotitolata ‘scene popolari‘ debuttò con successo al Teatro Carignano di Torino il 14 gennaio 1884, protagonista la grande Eleonora Duse. Al Regio Opera Festival Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni sarà rappresentata per tre sere – oltre alla prima di martedì 7 giugno anche il 9 e l’11 giugno, sempre alle ore 21 – nell’allestimento del Teatro Regio di Torino firmato da Anna Maria Bruzzese, con scene e costumi di Paolo Ventura e luci di Lorenzo Maletto. Sul podio dell’Orchestra e Coro del Regio, Francesco Ivan Ciampa, maestro del coro Andrea Secchi. Protagonisti nel cast, la Santuzza di Anastasia Boldyreva, mezzosoprano affermato sulla scena operistica internazionale con collaborazioni prestigiose, il tenore Marco Berti nel ruolo di compare Turridu, e nella parte di Alfio, Misha Kiria, il baritono georgiano che torna al Regio Opera Festival dopo la prova della scorsa estate nei Pagliacci. Completano il cast Agostina Smimmero (Lucia) e Valeria Girardello (Lola). * (Nella foto in alto, Anastasia Boldyreva (Santuzza) e Marco Berti (Turiddu), foto Andrea Macchia ©Teatro Regio Torino, in basso, Regio Opera Festival nel Cortile di Palazzo Arsenale)