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Torino, con ‘La rondine’ il Teatro Regio prosegue l’omaggio a Puccini, protagonista Olga Peretyatko
Sul podio sale Francesco Lanzillotta, il regista Pierre-Emmanuel Rousseau ambientato l’azione nel 1973 celebrando i 50 anni del nuovo Teatro Regio progettato da Carlo Mollino

Fondazione Teatro Regio di Torino Presenta

“ Stagione d’Opera e di Balletto 2023-2024 ”
Nell’imminenza del centenario pucciniano (1924 – 2024) il Teatro Regio di Torino prosegue l’omaggio al compositore lucchese con una nuova produzione de La rondine, in scena dal 17 al 26 novembre 2023.

Pierre-Emmanuel Rousseau che firma l’allestimento, ambienta la vicenda nel 1973, celebrando così i 50 anni dall’inaugurazione del nuovo Teatro Regio progettato da Carlo Mollino.

La musica brillante, ironica, disincantata di questa meno conosciuta ma preziosa gemma di Giacomo Puccini è affidata all’esperta bacchetta di Francesco Lanzillotta, riconosciuto interprete del repertorio novecentesco, che dirige l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio, quest’ultimo istruito da Ulisse Trabacchin.

Il cast riunisce grandi nomi noti al pubblico e giovani interpreti invitati per la prima volta al Regio: nel ruolo di Magda sarà protagonista l’acclamatissima Olga Peretyatko, che mancava dal palco torinese dal 2015, quando si esibì ne I Puritani. Il soprano romeno Valentina Farcas, già apprezzata in Falstaff nel 2017, interpreterà Lisette,  mentre le due protagoniste voci tenorili saranno quelle di Mario Rojas (Ruggero), che debutta al Regio, e di Santiago Ballerini (Prunier), che torna dopo L’elisir d’amore del 2018. Nelle recite del 18, 21 e 23 novembre i protagonisti saranno Carolina López Moreno (Magda), Marilena Ruta (Lisette), Oreste Cosimo (Ruggero) e Marco Ciaponi (Prunier).

Afferma Mathieu Jouvin, Sovrintendente del Regio: «Puccini è uno dei pilastri della nostra Stagione 23/24, che presenta titoli più popolari del repertorio classico, come La bohème e La fanciulla del West, e altri meno noti al grande pubblico come La rondine, Le villi e Il trittico. Come Sovrintendente mi considero l’incaricato di un servizio pubblico, quello della lirica, e quindi sento l’obbligo di rispettare le aspettative degli spettatori, ma al tempo stesso intendo prendere qualche rischio proponendo opere poco conosciute e offrendo titoli originali come La Juive (che ha inaugurato la Stagione), appunto La rondine o The Tender Land, che ci permettono di incuriosire il pubblico attraverso una programmazione non scontata».

A salire sul podio dell’Orchestra e Coro del Teatro Regio sarà Francesco Lanzillotta, che torna dopo il successo del 2022 con  Norma di Vincenzo Bellini. Considerato uno dei più interessanti direttori del panorama italiano, Lanzillotta è stato Direttore musicale del Macerata Opera Festival dal 2017 al 2021, è stato invitato nei maggiori teatri italiani ed europei, in Russia, a Pechino, in Corea del Sud e a Toronto.  «Avere la possibilità di ascoltare e vedere La rondine, opera assai rara – spiega il direttore – è un’occasione da non mancare. La partitura è raffinata ed elegante, con un’orchestra piena di mille colori, divertente ma intrisa di una certa dose di cinismo, e contemporaneamente, soprattutto nel secondo atto, una partitura in cui l’omaggio alla danza è evidente: pensiamo all’uso del valzer, ma anche di altre danze tipiche dell’epoca come il fox-trot, lo slow-fox, il one-step e il tango che Puccini – essendo compositore estremamente curioso –fa proprie. Noi qui rappresentiamo la seconda versione dell’opera, quella del 1920, in cui Magda lascia Ruggero, ovvero il finale in cui Puccini abbandona un certo tipo di sentimentalismo per aprire le porte al gelo della principessa Turandot, che da lì a poco affronterà; quindi è molto interessante questo collegamento tra il finale della Rondine e l’ultima opera che il compositore scriverà».

Regia, scene e costumi sono di Pierre-Emmanuel Rousseau, che torna al Regio con questa nuova creazione dopo aver inaugurato la Stagione 2023 con Il barbiere di Siviglia. Ha iniziato a lavorare nel mondo dell’opera come assistente di Jean-Claude Auvray, Stéphane Braunschweig, Jérôme Deschamps, John Dew e Macha Makeieff, firmando poi nel  L’Amant Jaloux di André Grétry all’Opéra Royal de Versailles e all’Opéra Comique di Parigi. Dal 2013 collabora stabilmente con l’Opera di Biel-Solothurn; nella stagione 2019/20 ha lavorato con i teatri d’opera di Angers, Nantes e Rennes, con l’Opéra de Rouen e il Festival di Sanxay. Afferma Rousseau: «La rondine è un’opera che merita di essere vista perché è molto più profonda di quanto il tema suggerisca. È la storia di Magda, una donna moderna, che decide del proprio destino e conquista l’indipendenza; quindi per me è un’opera femminista. In questa produzione, nel ruolo della protagonista abbiamo cantanti straordinarie come Olga Peretyatko e Carolina López Moreno, che sapranno interpretare intensamente questo personaggio. Ho scelto di collocare l’azione nel 1973 in omaggio ai 50 anni del nuovo Regio progettato da Carlo Mollino, anno che permette di evocare nel mio allestimento il fascino degli anni di Yves Saint Laurent, Jacques de Bascher, Loulou de la Falaise, Brigitte Bardot e Serge Gainsbourg; come un film di Claude Sautet, che vede innamorarsi – e dilaniarsi a vicenda – Romy Schneider, Alain Delon e Michel Piccoli, in un vortice di musica senza fiato».

In Evidenza

Dopo le giovanili Le villi ed Edgar, La rondine è l’opera meno conosciuta di Giacomo Puccini. Il Teatro Regio propone questo titolo a centosei anni dalla prima esecuzione (Monte-Carlo, Théâtre de l’Opéra, 27 marzo 1917) e a ventinove dall’ultima rappresentazione a Torino (Teatro Regio, 1994).

La genesi del lavoro risale al 1913, quando il Carltheater di Vienna commissionò al compositore un’operetta. Puccini, insoddisfatto dall’impianto drammatico confezionato dai librettisti Heinz Reichert e Alfred Willner, trasformò La rondine in un’opera vera e propria, affidandosi al librettista Giuseppe Adami. Alla protagonista, la giovane Magda, riserva una parte vocalmente impervia e una drammaturgia che la fa diventare un ideale trait d’union tra due grandi eroine tragiche del melodramma: Mimì e Violetta. La gestazione del lavoro si trascinò tra continui ripensamenti fra il 1913 e il 1915 e, a causa dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, fu rappresentata solo nel 1917.
Torino, con ‘La rondine’ il Teatro Regio prosegue l’omaggio a Puccini, protagonista Olga Peretyatko

Interpreti

Francesco Lanzillotta direttore d’orchestra

Pierre-Emmanuel Rousseau regia, scene e costumi
Carmine de Amicis coreografia
Gilles Gentner luci

Personaggi e interpreti principali

Magda de Civry Olga Peretyatko
Carolina Lopez Moreno (18, 21, 23)
Lisette Valentina Farcas
Marilena Ruta (18, 21, 23)
Ruggero Lastouc Mario Rojas
Oreste Cosimo (18, 21, 23)
Prunier Santiago Ballerini
Marco Ciaponi (18, 21, 23)

Ulisse Trabacchin maestro del coro
Orchestra e Coro Teatro Regio Torino

Nuovo allestimento Teatro Regio Torino

Programma

La rondine

Commedia lirica in tre atti
Libretto di Giuseppe Adami

Musica di Giacomo Puccini

Prima rappresentazione assoluta
Monte-Carlo, Opéra, 27 marzo 1917

Repliche

17 novembre 2023 ore 20 ‘prima’
repliche il 18, 21, 23 novembre ore 20
il 19, 22, 26 novembre ore 15

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