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Teatro Politeama Greco • Lecce
Gestione: Sapel srl
Inaugurato nel 1884, il Teatro Politeama di Lecce è riconosciuto come Teatro di Tradizione dal 1976 e vincolato dal 1979 come bene di particolare valore storico ed artistico

Il Teatro Politeama Greco di Lecce, in origine chiamato Politeama Principe di Napoli, trae l’attuale nome dalla famiglia Greco, che lo ha voluto e realizzato nella seconda metà dell’Ottocento e che ne è tuttora proprietaria.

Venne edificato dall’imprenditore Donato Greco, che nel 1882 chiese al Municipio l’autorizzazione per la costruzione di un nuovo teatro. Il progetto fu approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale, e pochi mesi dopo iniziarono i lavori, diretti dall’ingegner Oronzo Greco (fratello di Donato) e ultimati all’inizio del 1884. L’inaugurazione ebbe luogo il 15 novembre 1884 con l’Aida di Giuseppe Verdi e fu un grande successo. Il pubblico non solo accolse calorosamente la rappresentazione, ma era palpabile la soddisfazione per il nuovo teatro cittadino, il primo in Puglia a rispondere ai criteri di una moderna struttura teatrale – paragonabile a quelle sorte in particolare nel centro-nord – capace di accogliere un gran numero di spettatori e di ospitare l’orchestra e le vaste scenografie necessarie alla rappresentazione dei nuovi melodrammi.

In precedenza gli spettacoli si erano svolti nell’unico teatro allora esistente a Lecce, il Teatro Paisiello. Inaugurato nel 1758, nel 1867 fu donato al Comune, che ritenendo la struttura inadatta alle mutate esigenze, lo fece completamente ricostruire e lo riaprì nel 1870. Ciò nonostante, gli spazi risultarono troppo ristretti, sia sul versante delle messinscene che della capienza di pubblico: l’insoddisfazione era diffusa sia tra i membri dell’alta società che avevano assistito alle rappresentazioni liriche date in un teatro troppo piccolo, sia tra la cittadinanza, che desiderava un teatro la cui capienza permettesse ad un numero maggiore di persone di poter accedere agli spettacoli.

Cosi appena pochi anni dopo l’apertura del rinnovato Teatro Paisiello, Lecce, in crescita sia demografica che culturale, vide sorgere il nuovo Politeama, intitolato al Principe di Napoli (titolo degli eredi al trono, in alternanza a quello storico di Principe di Piemonte, istituito da Vittorio Emanuele II quando i Savoia divennero casa regnante d’Italia; il primo Principe di Napoli fu Vittorio Emanuele III, nato nel 1869).

Il teatro era dotato di moderni macchinari per il cambio delle scene e illuminazione a gas, trasformata in illuminazione elettrica nel 1909. L’edificio si estendeva sull’area dell’odierna platea, mentre la parte anteriore, attualmente occupata dal foyer, era scoperta e adibita a giardino.

Nel 1913 vennero eseguiti importanti lavori di ristrutturazione: il teatro, prima in legno, fu ricostruito in pietra, e al posto del preesistente giardino venne creato il grande foyer, con lo scalone d’ingresso ai palchi. Il palcoscenico divenne fisso, fu aumentata la capienza del teatro, e si apportarono numerosi abbellimenti: il soffitto fu dipinto da Carmine Palmieri, la sala fu arricchita con decorazioni eseguite da maestri di fama nazionale. Il rinnovato teatro, dal suo costruttore prese il nome di Politeama Greco.

Nel 1926, dietro suggerimento di Tito Schipa, allora direttore artistico, venne creata la fossa orchestrale. Altri interventi di adeguamento tecnico e restauro sono stati eseguiti a più riprese nei decenni successivi, fino a quelli più recenti del 2019.

Il Teatro Politeama Greco nel 1976 è stato riconosciuto come Teatro di Tradizione (legge n.800/67), e dal 1979 è bene vincolato in applicazione della legge 1/6/39 n.1089 per il particolare valore storico ed artistico.

Teatro Politeama Greco • Lecce
Inaugurato nel 1884 con il grande successo dell’Aida diretta da Carlo Lovati con un cast di ottimo livello, al Politeama si susseguirono negli anni stagioni liriche di grande prestigio. Le opere rappresentate al San Carlo di Napoli furono allestite nelle stesse edizioni al Politeama, che in quegli anni fu perciò considerato il secondo teatro del Meridione.

Nella primavera del 1894 fu rappresentata, per la prima volta in Italia, l’edizione riveduta con sostanziali modifiche al I atto della ‘Manon Lescaut’ di Giacomo Puccini.

Nel 1911 avvenne -in circostanze fortuite, per il licenziamento del tenore del ‘Mefistofele’ di Arrigo Boito – il debutto leccese del grande tenore Tito Schipa, nominato poi direttore artistico del Teatro Politeama all’inizio degli anni ’20. Schipa organizzò stagioni liriche di altro livello con la presenza di grandi artisti e la direzione di celebri compositori come Pietro Mascagni, Francesco Cilea, Riccardo Zandonai. Sul palcoscenico si sono susseguiti cantanti prestigiosi, tra cui i tenori Giovanni Manurita, Antonio Melandri, Francesco Merli, il baritono Benvenuto Franci, il basso Tancredi Pasero, i soprani Giannina Arangi Lombardi, Toti Dal Monte, Lina Pagliughi, Licia Albanese, Iris Adami Corradetti.

Dagli anni ’40 fino al 1989 le stagioni liriche furono organizzate dal maestro Carlo Vitale. Indimenticabili, nel 1984, la rappresentazione dell’Aida di Verdi con il tenore Nicola Martinucci, in occasione del centenario dell’inaugurazione del Teatro e nel 1985, la ‘Figlia del Reggimento’ di Donizetti diretta da Franco Caracciolo, con scene di Franco Zeffirelli. Da ricordare anche, nel 1986, ‘La Boheme’ con il soprano Raina Kabaiwanska, e nel 1988, ’Anna Bolena’ di Donizetti con Katia Ricciarelli e il Nabucco di Verdi con il debutto del baritono Simone Alaimo e l’allestimento di Tito Varisco.

Tra i cantanti di fama internazionale che si sono esibiti al Politeama, da citare ancora Mario Del Monaco (1967), Gabriella Tucci (Turandot, 1977), Luciana Serra (Lucia di Lammermour, 1979, I Puritani 1998), Cecilia Gasdia (La Bohème, 1989), Vincenzo La Scola (Traviata, 1990), Lucia Aliberti, Aldo Protti, Rolando Panerai. Nel 1990 Daniel Oren ha diretto Simon Boccanegra con il baritono Leo Nucci e il basso Roberto Scandiuzzi.

Dal 1997 al 2002 la direzione artistica della Stagione lirica venne affidata a Katia Ricciarelli, interprete in Fedora insieme a José Cura (1998), Adriana Lecouvreur (1999), Agrippina e Turandot (2000). Da citare I Puritani di Bellini sotto la bacchetta di Richard Bonynge con il soprano Luciana Serra e la regia di Filippo Crivelli (1998), Francesca Patané in Macbeth (1999), I due Foscari con Renato Bruson (2000).

Fra i grandi direttori d’orchestra contemporanei che si sono esibiti al Politeama Greco, Riccardo Muti e il premio Oscar Ennio Morricone, tra i musicisti, i violinisti Uto Ughi e Salvatore Accardo, i pianisti Arturo Benedetti Michelangeli, Luis Bacalov, Ludovico Einaudi, Stefano Bollani, Giovanni Allevi, tra le stelle della danza, Roberto Bolle nel Galà Bolle and Friends e l’Etoile de l’Opéra de Paris e direttrice del Ballo dell’Opera di Roma Eleonora Abbagnato.

La Stagione

Il Teatro Politeama Greco ospita attualmente una stagione di prosa, concerti (prevalentemente di musica leggera), balletti.
Contenuti realizzati con il contributo del sito web dell’Organizzazione
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