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Teatro dell’Opera di Roma, la Stagione 2021 -22 “Roma Opera aperta”
In cartellone dodici titoli d’opera e sei balletti, l’inaugurazione con una nuova opera in prima assoluta, la stagione estiva torna nelle sede storica delle Terme di Caracalla

Fondazione Teatro dell’Opera di Roma Presenta

Scommette sul futuro “Roma Opera aperta”, la Stagione 2021-22 del  Lirico capitolino con dodici opere e sei balletti in cartellone e l’apertura affidata al nuovo titolo commissionato a Giorgio Battistelli.

La nuova stagione del Teatro dell’Opera di Roma, espressione di una identità consolidata , è costruita secondo gli stessi parametri che hanno guidato l’attività negli ultimi anni: “ricerca dell’eccellenza artistica e voglia di sperimentare coniugate alla responsabilità verso il pubblico, per realizzare un teatro d’opera al passo con una società che cambia velocemente.”, come recita la presentazione.

Grazie a una rete di grandi coproduzioni internazionali, il cartellone 2021-22 dell’Opera di Roma presenta melodrammi della tradizione insieme a opere raramente eseguite, in una lunga stagione che si concluderà nell’ottobre 2022 e si inaugura il prossimo 20 novembre con una  prima rappresentazione assoluta, Julius Caesar di Giorgio Battistelli, con la direzione di Daniele Gatti per la regia di Robert Carsen.

Gli spettacoli si svolgeranno in massima parte al Teatro Costanzi, con una puntata al Teatro Nazionale e alla ‘Nuvola’ di Fuksas, mentre la stagione estiva tornerà nella storica cornice delle Terme di Caracalla.

In breve

Le opere in cartellone

Giovanna d‘Arco di Verdi (preapertura, 17 – 24 ottobre) • Julius Caesar di Battistelli (inaugurazione, prima assoluta 20 – 28 novembre) • Tosca di Puccini (4 – 12 dicembre) • Kát’a Kabanová di Janáček (18 – 27 gennaio) • Luisa Miller di Verdi (8 – 17 febbraio) • Turandot di Puccini (22 – 31 marzo) • I Puritani di Bellini (19 – 30 aprile) • Ernani di Verdi (3 – 11 giugno) • Alceste di Gluck (4 – 13 ottobre)   Mass di Bernstein  (Caracalla, 1 – 5 luglio) • Carmen di Bizet (Caracalla, 15 luglio – 4 agosto) • Il barbiere di Siviglia di Rossini (Caracalla, 2 – 9 agosto)

I balletti

Notre-Dame de Paris di Roland Petit (preapertura, 14– 19 settembre) • Lo schiaccianoci (19 dicembre – 2 gennaio) • Trittico Forsythe / Inger / Blanc (25 febbraio3 marzo) •  Il corsaro (10 – 15 maggio) Serata Preljocaj (13 – 18 settembre) Giselle (21 – 27 ottobre)

La Stagione in dettaglio

Preapertura

  La Stagione 2021-22 sarà anticipata da due spettacoli di preapertura, il balletto Notre-Dame de Paris di Roland Petit ripreso da Luigi Bonino con il danzatore kazako Bakhtiyar Adamzhan nel ruolo principale (14 – 19 settembre), e un nuovo allestimento dell’opera verdiana Giovanna d’Arco diretta da Daniele Gatti, con la regia di Davide Livermore e un cast formato da Nino Machaidze, Giovanna, Francesco Meli, Carlo VII, Roberto Frontali, Giacomo e Dmitry Beloselskiy, Talbot (17 – 26 ottobre).

Stagione di Opera

La stagione lirica del Teatro dell’Opera di Roma aprirà il 20 novembre con una nuova opera in prima assoluta, scelta coraggiosa e inconsueta: Julius Caesar, tragedia in musica, commissionata a Giorgio Battistelli, tra i maggiori compositori di oggi e recente Leone d’Oro alla carriera. Autore del libretto basato sull’omonima tragedia di Shakespeare è Ian Burton. Il lavoro verrà messo in scena con la regia di Robert Carsen, mentre sarà il maestro Daniele Gatti, sul podio dell’Orchestra dell’Opera, a tenere a battesimo questa nuova composizione che segna il suo congedo come direttore musicale. Nel cast internazionale Clive Bayley nel ruolo di Cesare, Elliot Madore e Julian Hubbard che interpreteranno rispettivamente Brutus e Cassius. Dopo la prima Julius Caesar sarà in scena con altre quattro recite fino al 28 novembre.

  A seguire, l’opera simbolo del Teatro Costanzi, la Tosca così come la vide Puccini nella prima assoluta del 1900. Torna in scena dal 4 al 12 dicembre (con una ripresa dal 2 al 5 novembre 2022) con la regia di Alessandro Talevi ricostruita sull’allestimento originale di Adolf Hohenstein e la direzione d’Orchestra di Paolo Arrivabeni. Nel ruolo di Floria Tosca per la prima volta all’Opera di Roma Saioa Hernández, mentre il Barone Scarpia sarà interpretato da Roberto Frontali. Nei panni del pittore e rivoluzionario Mario Cavaradossi torna a Roma Vittorio Grigolo, sul palcoscenico che lo ha visto debuttare tredicenne nel ruolo del pastorello nell’edizione memorabile di Tosca con Luciano Pavarotti del 1990.

Dal 18 al 27 gennaio 2022 sarà poi la volta di Kát’a Kabanová di Leoš Janáček, un debutto assoluto per il Teatro Costanzi per il qualche c’è grande attesa. L’allestimento in coproduzione con la Royal Opera House di Londra è firmato da Richard Jones, e gli è valso l’Olivier Award 2019. Sul podio il maestro David Robertson. Kát’a Kabanová è uno dei maggiori lavori teatrali del Novecento, in cui conflitti sociali di un mondo autoritario e drammi interiori della protagonista s’intersecano fino a condurre alla tragedia finale. Torna come protagonista Corinne Winters,  già apprezzata la scorsa stagione nel ruolo di Madama Butterfly al Circo Massimo. Nel cast anche Charles Workman (Boris Grigorijevič), Susan Bickley (Marfa Kabanová), Julian Hubbard (Tichon Kabanov).

A febbraio (dall’8 al 17) finalmente in forma scenica Luisa Miller, melodramma tragico in tre atti tratto da Schiller, lavoro da tempo considerato centrale nell’evoluzione stilistica del giovane Verdi. Lo scorso maggio Michele Mariotti aveva diretto per la prima volta l’opera trasmessa in streaming su Operaroma.tv, ed ora segnerà la sua prima direzione all’Opera di Roma dopo la nomina quadriennale a Direttore musicale del Teatro dal novembre 2022. Lo spettacolo si avvale della regia di Damiano Michieletto, le scene di Paolo Fantin e i costumi di Carla Teti. Michele Pertusi sarà il conte di Walter, Antonio Poli Rodolfo, Daniela Barcellona Federica, Marco Spotti Wurm, Amartuvshin Enkhbat, giovane baritono mòngolo, debutta come Miller, Roberta Mantegna ritorna in stagione come Luisa. L’allestimento è realizzato in collaborazione con l’Opera di Zurigo.

  L’edizione della Turandot, in programma dal 22 al 31 marzo si annuncia come una lettura decisamente nuova del capolavoro di Puccini: il nuovo allestimento sarà infatti curato in ogni aspetto (regia, scene, costumi, video) da uno dei più noti artisti contemporanei, Ai Weiwei, che si cimenta per la prima volta con una regia teatrale. Una scelta lontana dalla sua consueta ricerca artistica, ma che Ai Weiwei ha accettato anche perché, giovanissimo, era stato una comparsa nella Turandot di Zeffirelli al Metropolitan. Da quei giorni newyorchesi un lungo cammino di artista, e di oppositore del governo cinese, lo ha condotto a essere una figura di assoluto spicco nel mondo culturale di oggi. La lettura del mondo cinese immaginario di Gozzi e poi di Puccini da parte di un artista cinese sarà motivo di straordinario interesse. Sul podio dell’Orchestra ritorna la direttrice Oksana Lyniv dopo il debutto romano dello scorso maggio. Nel ruolo della principessa si alterneranno Oksana Dyka ed Ewa Vesin, mentre in quello di Calaf Bryan Hymel e Arsen Soghomonian.

  I Puritani, l’ultimo capolavoro della fulminea carriera di Vincenzo Bellini, ritorna in forma scenica dal 19 al 30 aprile, dopo il concerto dello scorso gennaio che aveva totalizzato visualizzazioni record sul canale You Tube del Teatro. Sul podio torna il maestro Roberto Abbado mentre la regia del nuovo allestimento è di Andrea De Rosa, che ha già firmato numerose produzioni di successo al Costanzi. Nel ruolo di Elvira Valton il ritorno di Jessica Pratt, tra le più apprezzate interpreti del repertorio belcantista. Nei panni di Lord Arturo Talbo il tenore americano Lawrence Brownlee si alternerà con Francesco Demuro. Sir Riccardo Forth sarà interpretato da Franco Vassallo, Sir Giorgio Valton da Nicola Ulivieri e Lord Gualtiero Valton da Roberto Lorenzi.

Dal 3 all’11 giugno un classico verdiano, Ernani, un melodramma ricco di bellissime e famose arie come “Ernani, involami” e di popolari momenti corali come “Si ridesti il Leon di Castiglia”, in cui il grande compositore anticipa caratteri e psicologie che svilupperà nelle creazioni successive, quelle definite “della maturità”. Alla base della storia l’opera teatrale di Victor Hugo “manifesto” del romanticismo francese. Sul podio il maestro Marco Armiliato; la regia di questo allestimento che aveva inaugurato la stagione 2013/14 è firmata da Hugo de Ana, che ha ideato anche scene e costumi. Sulla scena un cast internazionale:  Francesco Meli (Ernani), Evgeny Stavinsky (de Silva), Angela Meade (Elvira). 

Ultimo titolo della stagione operistica, in scena dal 4 al 13 ottobre, Alceste di Gluck, opera di estremo fascino e di rara esecuzione: sulle scene del Teatro dell’Opera manca dal 1967. Sul podio il maestro Gianluca Capuano, specialista del repertorio del Settecento. La regia di questo allestimento della Bayerische Staatsoper è firmata da Sidi Larbi Cherkaoui che firma anche la coreografia. Nella sua visione, i danzatori della compagnia   sono un’estensione del Coro, una sorta di coro muto. Nel cast Stanislas de Barbeyrac (Admète), Marina Viotti (Alceste), Luca Tittoto (Grand Prêtre) e Patrik Reiter (Evandre).

Stagione di Balletto

  La Stagione di balletto parte il 19 dicembre con uno dei titoli più popolari, Lo schiaccianoci nella rilettura in chiave contemporanea di Giuliano Peparini. creata appositamente per il Corpo di Ballo dell’Opera di Roma nel 2015. Il balletto, cult del periodo natalizio, sarà in scena fino al 2 gennaio. La partitura musicale di Čajkovskij è eseguita dall’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma diretta dal maestro Nir Kabaretti. Protagonisti del balletto in due atti, tratto da un racconto di E.T.A. Hoffmann adattato dello stesso Peparini, le étoiles Alessandra Amato e Rebecca Bianchi e i primi ballerini Susanna Salvi, Claudio Cocino e Alessio Rezza.

Dal 25 febbraio al 3 marzo torna la consueta formula del trittico dedicato ai maestri della danza contemporanea. Lo spettacolo si apre con Herman Schmerman di William Forsythe su musiche di Thom Willems, del 1992. Diviso in due atti, il balletto è senza trama e ha il solo scopo di veder danzare ballerini talentuosi con i costumi disegnati da Gianni Versace. Il secondo brano è Walking Mad creato dallo svedese Johan Inger nel 2001 e presentato a Roma nel 2018. Sulle note del Bolero di Ravel e di Für Alina di Pärt, Inger porta in scena un muro che divide, si muove e si apre generando spiragli di comunicazione. In chiusura From Afar, creazione del coreografo Nicolas Blanc, su musica di Ezio Bosso con le scene di Andrea Miglio e i costumi di Anna Biagiotti. È una storia che mette in relazione presenza e assenza, vicinanza e distanza. Musiche su base registrata.

Dal 10 al 15 maggio si rianima la magia de Il Corsaro rivisto dall’estro coreografico di José Carlos Martínez che venne bruscamente interrotto dalla chiusura dei teatri nel marzo 2020. Spettacolo di gra nde eleganza, grazie anche alle scene e ai costumi disegnati da Francesco Zito, ha vinto il Premio Danza&Danza 2020 come “Spettacolo classico dell’anno”. Stelle internazionali del calibro di Marianela Núñez, Maia Makhateli, Kimin Kim e Vadim Muntagirov si alternano con i danzatori capitolini. L’Orchestra del Teatro dell’Opera è diretta dal maestro Alexei Baklan.

Dal 13 al 18 settembre 2022 con la Serata Preljocaj si celebra uno dei coreografi più creativi e innovativi della scena internazionale, di casa al Costanzi nelle ultime stagioni. Lo spettacolo si apre con la ripresa di Annonciation, creata nel 1997 dal coreografo francese di origine albanese. Sulle note del Magnificat di Vivaldi porta in scena un momento chiave della cultura cattolica, l’incontro tra la Vergine Maria e l’Arcangelo Gabriele. La serata si completa con una creazione per la compagnia romana, Nuit Romaine, una nuova straordinaria collaborazione con l’Alta Moda di Maria Grazia Chiuri per la Maison Dior. Interpreti d’eccezione Eleonora Abbagnato e Friedemann Vogel. Musiche su base registrata, da Vivaldi e Händel a Bach, passando per Schubert e Rossini, fino ad arrivare a Wagner e Ligeti.

La stagione di balletto 2021-22 si chiude con il titolo più importante del repertorio romantico, Giselle. Dal 21 al 27 ottobre sarà occasione di omaggio alla sua leggendaria interprete Carla Fracci, nella versione coreografica da lei firmata all’Opera di Roma nel 2004, ripresa da Julio Bocca e Gillian Whittingham. Cavallo di battaglia per tutte le danzatrici, Carla Fracci aveva debuttato al Costanzi proprio in Giselle nel 1964 accanto a Henning Kronstam. Nel cast una coppia di fuoriclasse come Natalia Osipova e Cesar Corrales. Il maestro Kevin Rhodes dirige l’Orchestra dell’Opera nella musica di Adolphe Adam, una delle prime a essere composte espressamente per un balletto.

Oltre l’Opera

  Altri due eventi completano le proposte del cartellone 2021-22: Al Teatro Nazionale in coproduzione con AsLiCo, dal 3 al 7 dicembre 2021 va in scena Acquaprofonda, un’opera contemporanea per ragazzi sul tema dell’inquinamento delle acque, composta da Giovanni Sollima su libretto di Giancarlo De Cataldo Il lavoro è interamente affidato ai talenti di “Fabbrica” Young Artist Program con la regia di Luis Ernesto Doñas, scene Chiara La Ferlita, costumi Elisa Cobello. Nel cast Agnieszka Jadwiga Grochala, Irene Savignano, Rodrigo Ortiz, Alessandro Della Morte e Arturo Espinosa.

Domenica 10 aprile, negli spazi della “Nuvola” di Fuksas, è in programma La Passione secondo Matteo di Bach nell’allestimento realizzato in coproduzione con Eur Spa. Regia, scene, luci e costumi sono di Romeo Castellucci, dirige James Conlon. Nel cast Charles Workman (Evangelista) e Krzystof Bączyk (Jesus).

Stagione estiva alle Terme di Caracalla

  Dopo l’eccezionale esperienza al Circo Massimo, la stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma torna sul palcoscenico tradizionale delle Terme di Caracalla con un cartellone ricco e diversificato: in apertura, un titolo mai eseguito in Italia, Mass di Leonard Bernstein, affidato alla lettura scenica di Damiano Michieletto con la direzione di Diego Matheuz. A seguire le riprese di due fortunati allestimenti, Il barbiere di Siviglia di Rossini in stile hollywoodiano firmato da Lorenzo Mariani con la direzione di Stefano Montanari e la Carmen di Bizet, diretta da Bertrand de Billy, ambientata in Messico dalla regista Valentina Carrasco. Per la danza torna Notre-Dame de Paris di Petit.

Non mancheranno gli “Extra” sempre accolti con entusiasmo dal pubblico, questa stagione saranno dodici serate di Claudio Baglioni e il suo Dodici note, la pop star David Garrett con il tour Alive e l’imperdibile Gala Roberto Bolle and Friends.

Altre iniziative

  Previsti anche una nuova produzione di film-opera (La bohème di Puccini diretta da Michele Mariotti con la regia di Martone), il ritorno dell’OperaCamion nelle piazze di Roma e del Lazio (quest’anno Tosca a cura di Gianluigi Toccafondo e Fabio Cherstich), le Lezioni d’opera di Giovanni Bietti e il “Fabbrica” Young Artist Program.
Teatro dell’Opera di Roma, la Stagione 2021 -22 “Roma Opera aperta”

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