All’inizio il Teatro era anche sede di feste danzanti e punto di incontro. Parte della platea era occupata da arredi mobili, lo spazio prossimo al palcoscenico riservato all’orchestra, collocata fino al centro.
Lungo il perimetro era collocata una ringhiera dietro la quale c’erano i posti in piedi.
Subito dopo l’inaugurazione viene eliminata la ringhiera e vengono inserite delle panche.
La decorazione della cavea, affidata nel 1791 a Serafino Barozzi, viene rinnovata nella prima metà dell’Ottocento in occasione dei primi interventi di ristrutturazione e adeguamento. Un primo nucleo di lavori viene eseguito nel 1825-1826 dal figurista milanese Angelo Monticelli, ma l’intervento più significativo è quello realizzato dopo 25 anni da Francesco Migliari. Dopo aver preso parte ai restauri del 1825, il Migliari aveva realizzato nel 1833 un sipario dipinto il cui soggetto trae ispirazione dall’Orlando Furioso.
Dalla costruzione fino al ‘900 gli ambienti di contorno alla sala teatrale fungono da punti di ritrovo.
Solo nel XX secolo si arriva alla realizzazione di una platea simile a quella odierna (che conta 298 posti).
Nel 1928 viene realizzata la buca per l’orchestra e aumentata l’inclinazione del piano di proscenio.
Interventi recenti: nel 1987 è stata realizzata una pavimentazione in legno; nel 1995 è stata aumentata l’inclinazione del pavimento della platea rispetto al palcoscenico e sono state riposizionate le poltrone, nel 1996 è stata installata una piattaforma per l’allestimento della buca orchestrale. Nel 2001 è stato ultimato l’impianto di climatizzazione.