Il 27 ottobre (ore 21) sarà l’Alban Berg Ensemble Wien a dare il via alla Stagione 2022/23 dell’Accademia Filarmonica Romana al Teatro Argentina. Tra le migliori formazioni cameristiche d’Europa, nato nel 2016, l’Alban Berg Ensemble Wien gode di vasto prestigio internazionale, apprezzato per i programmi innovativi e accattivanti, attuali e poetici, pensati per accompagnare il pubblico in molteplici viaggi di scoperte musicali. Una impostazione che si colloca nel solco di Alban Berg, legata alla tradizione musicale ma proiettata con slancio verso il futuro. Tra i membri fondatori dell’Alban Berg Ensemble, la straordinaria flautista Silvia Careddu, balzata alle cronache per essere stata la prima donna italiana a suonare con i celeberrimi Wiener Philharmoniker in veste di primo flauto, posizione che attualmente ricopre a Parigi nell’Orchestre National de France. Per l’inaugurazione di Stagione dell’Accademia Filarmonica Romana, l’ensemble viennese si presenta in quintetto: ad affiancare il flauto di Silvia Careddu, Régis Bringolf al violino, Florian Berner al violoncello, Alexander Neubauer al clarinetto, Ariane Haering al pianoforte. In programma l’intensa e teatrale Vox Balenae, potente composizione dello statunitense George Crumb, affiancata dal Novecento storico di Claude Debussy (omaggio nel 160° anniversario della nascita) e Arnold Schönberg. Vox Balenae, ispirato dall’ascolto del ‘canto’ di una megattera, è un lavoro per flauto, clarinetto e pianoforte scritto nel 1971 dal compositore americano, scomparso lo scorso febbraio a 92 anni. Decisamente coinvolgente e teatrale la performance richiesta da Crumb, con una illuminazione scenica blu intenso che avvolgerà l’intera platea del teatro, quasi a ricordare gli abissi del mare, e i tre interpreti che indossano una maschera nera a coprire gli occhi, annullandone l’espressività per simboleggiare le forze della natura indifferenti ai destini umani. La natura con le sue suggestioni e la sua potenza (wildly fantastic, grotesque si legge nella parte del flauto che apre l’esecuzione) imprime forza a questo lavoro ed è anche spunto per sperimentare nuove tecniche strumentali che portano a un risultato musicale di grande effetto. Composta sull’onda dell’impegno per le tematiche politiche e sociali dell’epoca, Vox Balenae a distanza di oltre 50 anni colpisce ancora ed è spunto di riflessione su questioni oggi più che mai attuali. Il programma prosegue poi con la raffinata e altrettanto suggestiva musica di Debussy, presentando alcuni dei suoi brani più celebri – la Petite Suite e Prélude à l’après-midi d’un faune nelle trascrizioni per flauto, clarinetto, pianoforte, e Syrinx per flauto solo – mentre la chiusura di serata è dedicata all’omaggio a Vienna con la celebre Kammersymphonie op. 9 di Schönberg, arrangiata da Anton Webern per quintetto. * (Alban Berg Ensemble Wien, foto ©Andrej Grilc – Silvia Careddu, foto ©Neda Navaee)