Dopo il successo dello scorso anno, il Teatro Regio di Torino lancia la seconda edizione del Regio Opera Festival, in scena dal 7 giugno al 17 settembre 2022 nel magnifico Cortile di Palazzo Arsenale, edificio settecentesco oggi sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito.
Posto al centro dell’immenso edificio voluto da Carlo Emanuele III, il grandioso Cortile dell’Arsenale, inaugurato l’anno scorso dopo ingenti lavori di restauro, si è rivelato un’ideale sede estiva per il Teatro Regio: luogo di grande fascino nel cuore di Torino, vera scoperta per residenti e turisti, ha accolto oltre 20 mila spettatori (di cui un terzo under 30) in occasione della prima edizione del Regio Opera Festival.
E il grande palcoscenico sotto le stelle sarà nuovamente animato nei mesi estivi da un ricco cartellone di opere liriche, concerti, spettacoli di danza, oltre agli appuntamenti dedicati a bambini e famiglie.
«Forte della positiva esperienza dell’anno scorso,», dice Sebastian F. Schwarz, Direttore artistico del Teatro Regio, «ho messo a punto un programma piacevole e popolare, con l’intento di riconquistare o di far nascere la passione per l’opera, capace di mettere in risalto le qualità delle compagini artistiche del Regio, cui si affiancano interpreti giovani e di talento che riusciranno ad aggiungere freschezza e brio a opere immortali; un cartellone pensato per la gioia di stare all’aperto e ascoltare grande musica dal vivo. Le quattro opere in programma sono allestimenti “Made in Regio” che, ancora una volta, mettono in risalto le grandi professionalità che abbiamo nel nostro Teatro.»
Spiega ancora Sebastian Schwarz: «La seconda metà dell’800 è la grande protagonista dell’estate 2022 con tre opere note al grande pubblico (Cavalleria rusticana, Carmen, Tosca n.d.r.) e un nuovo allestimento che farà scoprire una “chicca” di Nicola De Giosa. Accanto alle opere, tre grandi concerti, una lezione aperta di avvicinamento al canto corale e, a settembre, due straordinari appuntamenti con la danza».
Il Regio Opera Festival 2022 inaugura martedì 7 giugno con Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni, opera che esordi trionfalmente nel 1890 a Roma e da allora continua ad essere rappresentata con immutato successo nei teatri di tutto il mondo. A Torino sarà presentata nella messa in scena di Anna Maria Bruzzese, con le scene e i costumi di Paolo Ventura e le luci di Lorenzo Maletto. Sul podio salirà Francesco Ivan Ciampa, alla guida dell’Orchestra e Coro del Teatro Regio, quest’ultimo istruito da Andrea Secchi. Protagonisti sul palco, Anastasia Boldyreva nel ruolo di Santuzza, Marco Berti in quello di Compare Turiddu, Misha Kiria nella parte di Alfio; completano il cast Agostina Smimmero, Lucia, e Valeria Girardello, Lola. (Repliche il 9 e 11 giugno, ore 21)
L’appuntamento del 20 giugno (ore 18) è dedicato ai bambini e ragazzi con l’Open Day che vedrà protagonisti il Coro di voci bianche e gli allievi dei corsi di Laboratorio corale e Disciplina corale della Scuola di Canto del Teatro Regio, impegnati in una lezione aperta con il maestro Claudio Fenoglio per far conoscere a tutti le proprie attività, e invogliare alla partecipazione. L’evento, organizzato in occasione della 28. Festa della Musica, è ad ingresso gratuito.
Il 21, 23 e 26 giugno (ore 21) si torna alla lirica con un capolavoro del teatro musicale francese, Carmen di Georges Bizet. L’opera, che debuttò a Parigi nel 1875, è basata sull’omonima novella di Prosper Merimée, e per il Regio Opera Festival andrà in scena in una particolare versione che prevede l’inserimento di un narratore: l’attore Yuri D’Agostino nei panni del compositore racconterà la trama e fornirà altre notizie sull’opera, un format collaudato con successo la scorsa stagione, curato dallo stesso direttore artistico del Teatro Regio, Sebastian F. Schwarz. Sul podio, Sesto Quatrini, alla guida dell’Orchestra e Coro del Regio, mentre sul palco troviamo Ketevan Kemoklidze, protagonista nel ruolo di Carmen, Jean-François Borras come Don José, Giuliana Gianfaldoni, Micaëla, e Zoltán Nagy, Escamillo. La regia è firmata da Paolo Vettori, le scene sono di Claudia Boasso, i costumi di Laura Viglione, le luci di Lorenzo Maletto, l’allestimento è del Teatro Regio.
A seguire, il 5, 7 e 10 luglio (ore 21) andrà in scena il terzo titolo operistico, scelto anche questo nella rosa dei lavori più conosciuti e di maggior presa: Tosca di Giacomo Puccini, uno dei vertici del melodramma italiano. Tratta dall’omonima pièce di Victorien Sardou portata al successo da Sarah Bernhardt, Tosca, come già Cavalleria rusticana, venne rappresentata la prima volta al Teatro Costanzi di Roma, il 14 gennaio 1900.
All’Arsenale il capolavoro pucciniano sarà proposto nel nuovo allestimento del Teatro Regio, con la regia di Vittorio Borrelli, le scene di Claudia Boasso, i costumi di Laura Viglione e le luci di Christian Zucaro. Il maestro Stefano Ranzani dirigerà Orchestra, Coro e Coro di voci bianche del Regio, istruiti rispettivamente da Andrea Secchi e Claudio Fenoglio. Nel cast spicca l’acclamatissima Maria Agresta, protagonista nel ruolo del titolo; accanto a lei Giorgio Berrugi nel ruolo di Cavaradossi ed Elchin Azizov in quello di Scarpia. Completano il cast Donato Di Gioia, Il sagrestano, Enzo Peroni, Spoletta, ed Enrico Di Geronimo, Cesare Angelotti.
Una vera riscoperta è l’opera buffa Don Checco di Nicola De Giosa (Bari 1819 – 1885) in programma il 26, 28 e 30 luglio (ore 21). Composto nel 1850, Don Checco è uno degli ultimi grandi successi del genere buffo di scuola napoletana, rimasto popolarissimo fino alla fine del secolo, con numerosissime rappresentazioni in tutta Italia e all’estero.
Il capolavoro del compositore pugliese sarà messo in scena da Mariano Bauduin, che torna al Regio Festival dopo il successo ottenuto la scorsa estate con La serva padrona e Pimpinone, mentre la direzione musicale è affidata a Francesco Ommassini, alla guida dell’Orchestra e Coro del Regio; protagonisti nel cast, Domenico Colaianni (Don Checco), Carmine Monaco (Bartolaccio), Michela Antenucci (Fiorina), David Ferri Durà (Carletto), Vladimir Sazdovski (Roberto) e Francesco Auriemma (Succhiello Scorticone). Il nuovo allestimento del Teatro Regio – in coproduzione con la Provincia di Lecce – ha le scene di Claudia Boasso, i costumi di Laura Viglione e le luci di Lorenzo Maletto.
Accanto all’opera, ci sarà spazio anche per tre grandi concerti:
il 15 luglio (ore 21) Juraj Valčuha dirigerà l’Orchestra del Regio in un concerto che spazia tra cinema e danza, con le musiche da film di Nino Rota e Leonard Bernstein, e le composizioni per il balletto scritte da Sergej Prokof’ev e Maurice Ravel;
il 29 luglio il Coro del Teatro Regio diretto da Andrea Secchi, con Paolo Grosa al pianoforte, sarà impegnato in un programma che inanella una varietà di atmosfere, con composizioni di raro ascolto di Johannes Brahms, Gustav Holst, Léo Delibes e Sergej Rachmaninov;
il 5 agosto Fabio Biondi, direttore e violino solista, sarà sul podio dell’Orchestra e Coro del Regio per una serata dedicata alle musiche di Giovanni Battista Viotti e Wolfgang Amadeus Mozart.
Dopo la pausa di agosto, il cartellone di settembre sarà interamente dedicato alla danza, novità per il Regio Opera Festival:
l’8 e il 10 settembre (ore 20) il Cortile di Palazzo Arsenale ospiterà una coppia di star, Svetlana Zakharova, étoile del Bol’šoj e del Teatro alla Scala, e Vadim Repin, acclamato violinista e direttore d’orchestra. Coppia nella vita e nell’arte, si esibiranno nello spettacolo Pas de deux for Toes and Fingers, evento speciale tra danza e concerto: Vadim Repin – che dirigerà anche l’Orchestra del Regio – interpreterà assoli di grande virtuosismo, alcuni dei quali danzati da Svetlana Zakharova in una elegante fusione delle due arti. Con loro, alcuni noti protagonisti del balletto internazionale, Mikhail Lobukhin, Denis Savi, Vjačeslav Lopatin, Jacopo Tissi, impegnati in coreografie da Marius Petipa al contemporaneo.
Il 14, 15 e 17 settembre (ore 20), il Regio Opera Festival 2022 chiuderà con lo straordinario Béjart Ballet Lausanne: In apertura di serata, la prima nazionale di Alors on danse… coreografia di Gil Roman, direttore artistico della compagnia, su musiche di György Ligeti, John Zorn, Citypercussion e Bob Dylan. A seguire, due celeberrimi balletti con la coreografia di Maurice Béjart, L’uccello di fuoco, sulla suite orchestrale di Igor Stravinskij e Boléro su musica di Maurice Ravel.
* (Il Regio Opera Festival al Cortile di Palazzo Arsenale, foto Andrea Macchia, © Teatro Regio Torino)