Anna Tifu al violino, Giuseppe Andaloro al pianoforte, i due affermatissimi musicisti saranno sul palco del Teatro Argentina di Roma giovedì 24 marzo (ore 21) per la Stagione del Bicentenario dell’Accademia Filarmonica Romana. Il duo, che si è consolidato artisticamente negli anni, presenta un programma di grande impatto, con pezzi di Franck, Ravel, Chausson, Sarasate. La serata si apre con la Sonata per violino e pianoforte in la maggiore di César Franck, omaggio al bicentenario del compositore, nato a Liegi nel 1822. Capolavoro della musica cameristica, è tra i brani più noti di Franck, e si caratterizza per l’intensità lirica e la profonda espressività, oltre che per i valori formali. Composta nel 1886 durante il soggiorno estivo a Combs-le-Ville, la Sonata, formata da quattro movimenti, è strutturata secondo il principio ciclico prediletto da Franck. Dedicata al celebre virtuoso del violino Eugène Ysaye che le assicurerà ampia diffusione internazionale, la composizione ebbe tra i suoi estimatori Marcel Proust. A seguire, Tzigane, rapsodia da concerto di Maurice Ravel, famoso brano virtuosistico. Composto nel 1922 in omaggio alla violinista ungherese Jelly d’Aranyi, nipote del grande Joseph Joachim, fu eseguito la prima volta a Londra nel 1924. Il brano, definito dal compositore “un pezzo virtuosistico nel gusto di una rapsodia ungherese”, è stato inciso in disco dal duo Tifu – Andaloro per la Warner Classics. La seconda parte del concerto si apre con la versione per violino e pianoforte di Poème, la composizione più nota ed eseguita di Ernest Chausson. Scritto nel 1896 su richiesta di Eugène Ysaye, il lavoro segnò il primo autentico trionfo nella carriera del compositore. In chiusura di programma, uno dei pezzi più spettacolari del repertorio violinistico, la famosissima Fantasia da concerto sulla Carmen, scritta da Pablo de Sarasate sulle celebri melodie del capolavoro di Bizet. * Nata a Cagliari, Anna Tifu inizia lo studio del violino a soli 6 anni sotto la guida del padre per poi perfezionarsi con Salvatore Accardo. La vittoria al Concorso internazionale George Enescu di Bucarest la consacra fra le migliori interpreti della sua generazione. Percorso simile per Giuseppe Andaloro, palermitano, una carriera iniziata anche per lui giovanissimo, consacrata dai primi premi al Busoni di Bolzano e al London Piano Competition. Un talento intelligente che nel corso nella carriera ha ampliato sempre più il repertorio, spaziando dal Rinascimento alla musica d’oggi con incursioni fino al rock.