Pasquale Anfossi (Taggia, 5 aprile 1727 – Roma, febbraio 1797) si cimentò con successo in tutti i generi musicali del suo tempo.
Anfossi e Mozart
Sono stati riconosciuti gli influssi di Anfossi sull’opera di Mozart. Il compositore salisburghese era stato a Napoli appena quattordicenne, nel 1770, con il padre Leopold, e conobbe probabilmente la musica di Anfossi in questa occasione. Successivamente scrisse delle arie per le opere Il curioso indiscreto e Le gelose fortunate di Anfossi in occasione di due rappresentazioni a Vienna nel 1783 e nel 1788.
Due importanti musicologi di inizio secolo, Georges du Parc Poulain Saint-Foix e Theodor Wyzewa, nella loro monumentale monografia su Mozart in cinque volumi, segnalano un particolareggiato confronto fra la partitura de La finta giardiniera di Anfossi e quella di Mozart. I due studiosi rilevano molte analogie fra le due opere, constatando che spesso il Salisburghese seguì gli schemi formali dell’opera dell’Anfossi e ne riprese persino l’invenzione ritmica.
Grande operista, la sua produzione dal 1774 al 1789 conta circa 40 opere, sia serie sia comiche, rappresentate nei maggiori teatri dell’epoca: Napoli, Roma, Pistoia, Venezia, Milano, Bologna, Firenze, Pisa, Prato, Torino, Reggio Emilia e, all’estero, Parigi, Vienna, Dresda, Londra e Praga.
Anfossi fu tra i protagonisti della Scuola musicale napoletana, insieme a Pietro Alessandro Guglielmi, Niccolò Piccinni e Tommaso Traetta, e ai più giovani Giovanni Paisiello e Domenico Cimarosa condurrà l’Opera buffa ai massimi splendori.
Opere presentate in anteprima a Vienna:
Il geloso di cimento o la vedova bizzarra (libretto di G. Di Bertati) – Burgtheater 1774,
La donna instabile (libretto di G. Di Bertati) Burgtheater 1776.
Anche la sua opera Il curioso indiscreto (Roma 1777) fu rappresentata a Vienna nel 1783.