Al Teatro Massimo di Palermo dal 20 al 27 marzo è in cartellone Roberto Devereux, capolavoro belcantistico di Gaetano Donizetti che vede protagonista la regina Elisabetta I d’Inghilterra. Terzo titolo della Stagione di opere e balletti 2022 del Massimo, arriva in scena dopo il grande successo del Simon Boccanegra con Placido Domingo, e sarà rappresentato nell’allestimento della Welsh National Opera con la regia di Alessandro Talevi e le scene e i costumi di Madeleine Boyd. Sul podio, alla guida dell’Orchestra e Coro del Teatro Massimo, salirà Roberto Abbado. Nella parte di Elisabetta, anziché Maria Agresta come previsto, canterà il soprano spagnolo Yolanda Auyanet, che ritorna sul palco palermitano dopo la Norma in cui si alternava con Mariella Devia nel ruolo del titolo. Come informa la Fondazione del Massimo, Maria Agresta è costretta a rinunciare agli impegni nel capoluogo siciliano per ragioni artistiche e logistiche sopraggiunte negli ultimi giorni. Il mezzosoprano Vasilisa Berzhanskaya, nuova stella del Belcanto, interpreterà la rivale delle regina, Sara, mentre John Osborn sarà Roberto Devereux e Davide Luciano Nottingham. Nelle recite del 22 e 26 marzo, il ruolo di Elisabetta passerà a Marta Torbidoni, quello di Sara a Chiara Amarù, Giulio Pelligra sarà Devereux, Andrea Borghini, Nottingham. Roberto Devereux è una tragedia lirica in tre atti che Gaetano Donizetti compose nel 1837 su libretto di Salvadore Cammarano, tratto dalla tragedia di Jacques-François Ancelot Elisabeth d’Angleterre. Tra le opere di maggior successo di Donizetti, chiude la trilogia dedicata alle regine Tudor, dopo Anna Bolena (1830) e Maria Stuarda (1835). La drammatica vicenda si ispira al rapporto – storico, ma trattato con molta libertà a fini drammaturgici – tra la regina Elisabetta I e il suo favorito, il Conte d’Essex Roberto Devereux. Intrecciando amore e politica, passioni e ragion di Stato, l’opera prende le mosse dal momento in cui la regina sospetta l’infedeltà del Conte, già accusato di alto tradimento della corona. Devereux in effetti si è perdutamente innamorato, ricambiato, della bella Sara, moglie del suo migliore amico il Duca di Nottingham. In un vortice di emozioni e sentimenti contrastanti, Elisabetta decide infine di condannarlo a morte (1601). Tuttavia, non sentendosi più degna di essere regina, nel finale dell’opera – in contrasto con la realtà storica – Elisabetta depone la corona, abdicando a favore di Giacomo I. Roberto Devereux debuttò al Teatro San Carlo di Napoli il 28 ottobre 1837, con un cast che comprendeva per i ruoli principali Giuseppina Ronzi De Begnis (Elisabetta), il soprano che per Donizetti aveva già interpretato i ruoli di Fausta, Sancia di Castiglia, Maria Stuarda e Gemma; l’esordiente Almerinda Granchi (Sara), Giovanni Basadonna (Roberto) e Paul Barroilhet (Nottingham). Il successo fu così straordinario che il pubblico chiamò alla ribalta, al di là delle convenzioni, anche il librettista. Nel ruolo della protagonista Elisabetta sì sono cimentate molte celebri cantanti, tra cui Montserrat Caballé, Leyla Gencer, Beverly Sills, Edita Gruberová, Raina Kabaivanska e Mariella Devia. * (Nell’immagine in alto, Karl Bryllov, ritratto di Giuseppina Ronzi de Begnis (1800-1853), prima Elisabetta d’Inghilterra nel Roberto Devereux, in basso, il soffitto decorato del Teatro Massimo)