Nella maestosa cornice delle Terme di Caracalla torna in scena Nôtre-Dame de Paris, celebre balletto di Roland Petit tratto dall’omonimo romanzo di Victor Hugo. Capolavoro del repertorio moderno, Notre-Dame de Paris sarà in cartellone dal 21 luglio al 3 agosto 2022 con quattro rappresentazioni (22 e 27 luglio le altre date, sempre alle ore 21) nell’ambito della stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma, che ritrova quest’anno la sua sede tradizionale dopo le due edizioni al Circo Massimo. Proposto dal Corpo di Ballo del Lirico capitolino diretto da Eleonora Abbagnato, il balletto d Roland Petit è ripreso da Luigi Bonino – Direttore Artistico del Repertorio Roland Petit – e andrà in scena con i costumi originali di Yves Saint Laurent, le scene di René Allio, le luci di Jean–Michel Désiré. Protagonisti nei ruoli principali, il danzatore ospite Bakhtiyar Adamzhan, Principal Dancer dell’Astana Opera, le étoile e i primi ballerini dell’Opera di Roma, Susanna Salvi, Alessio Rezza, Claudio Cocino e Michele Satriano. Le musiche di Maurice Jarre saranno proposte su base registrata eseguite dall’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Kevin Rhodes. Ro!and Petit (1924 – 2011) creò Nôtre-Dame de Paris, avvincente e spettacolare lavoro, nel 1965 per l’Opéra di Parigi. Il celebre coreografo traspose il monumentale romanzo storico di Victor Hugo in un balletto che mantiene in pieno gli elementi dinamici fondamentali della vicenda e l’essenza profonda del dramma dei protagonisti, ma al tempo stesso ne alleggerisce la cupezza. Così Quasimodo, il campanaro deforme della cattedrale di Notre-Dame perde la gobba e si trasforma in un ragazzo introverso e complessato perché ha subito un infortunio. L’arciprete Frollo – un uomo tormentato fra i suoi desideri e la sua coscienza, tra la carne e lo spirito – ed Esmeralda, allevata dagli zingari e perciò sospettata di essere una strega, sono viste come creature che vengono respinte per la loro ‘differenza’. La modernità della visione di Petit deriva proprio da questa nuova lettura dei personaggi, che rende la vicenda sempre attuale. “Racconta una bella e grande storia – spiegava infatti Petit a proposito del suo Notre-Dame de Paris – Deliberatamente ne ho espunto l’aneddoto e la pantomima: mi auguro che svanisca il medioevo alla Viollet-le-Duc e che, per lo spettatore, resti soltanto la tensione tragica del capolavoro di Victor Hugo”. Il coreografo e danzatore francese, che fu anche il primo interprete di Quasimodo al debutto del balletto sul palcoscenico parigino del Palais Garnier, commissionò la partitura musicale a Maurice Jarre (1924 – 2009), famoso compositore di colonne sonore, tre volte premio Oscar per le musiche dei film Lawrence d’Arabia (1962), Il dottor Zivago (1965) e Passaggio in India (1984), che scrisse una composizione incandescente, emozionante nel risalto dato alle drammatiche vicende dei protagonisti. Nôtre Dame de Paris sintetizza perfettamente l’idea di spettacolo di Petit, una creazione totale fatta di danza, scene, costumi, musica, teatralità. Per l’allestimento del balletto Roland Petit si avvalse di collaborazioni eccellenti: i sontuosi costumi, dai colori squillanti e raffinati, furono disegnati dal grande couturier Yves Saint Laurent, le scene, sobrie e monumentali, da René Allio, le luci da Jean–Michel Désiré. Il balletto, in due atti e tredici brevi quadri, delinea quattro personaggi-perno della vicenda drammatica, Esmeralda, Quasimodo, Frollo e Phoebus, e da spazio al corpo di ballo in modo non decorativo, ma fortemente espressivo, con grandi sequenze di gruppo. Il capolavoro di Petit, ripreso da Luigi Bonino – Direttore Artistico del Repertorio Roland Petit – nell’allestimento originale, era andato in scena per la prima volta con il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma lo scorso settembre sul palcoscenico del Costanzi, riscuotendo enorme successo.