Dal 17 al 26 giugno 2022 torna a Cremona il Monteverdi Festival, rassegna che celebra il ‘Divin Claudio’, il grande compositore Claudio Monteverdi nato nella città lombarda nel 1567. Spazia tra musica, proposte insolite e contaminazioni il Monteverdi Festival 2022, che si conferma un momento di produzione, oltre che di studio e ricerca, sulla figura e l’opera di Claudio Monteverdi e sulle connessioni generate a partire dal lavoro del compositore cremonese. Prosegue la collaborazione, nata nella scorsa edizione, con il Coro e l’Orchestra del Monteverdi Festival coordinati da Antonio Greco, cremonese ed esperto del repertorio monteverdiano, nonché nella ricerca filologica del repertorio barocco, rinascimentale e tardo rinascimentale. Il Monteverdi Festival 2022 proporrà un cartellone tra opera, concerti, incontri, performance con artisti di fama internazionale. Ad inaugurare il Festival il 17 giugno (replica il 24) sarà un nuovo allestimento de Il Ritorno di Ulisse in Patria, con la direzione di Ottavio Dantone alla guida dell’Accademia Bizantina, che già fu protagonista a Cremona del titolo monteverdiano nel 2004, mentre la regia sarà a cura di Luigi De Angelis, noto al pubblico del Teatro Ponchielli per un originalissimo allestimento del 2019 di Orfeo nel Metrò. Immancabile, il Vespro della Beata Vergine, pietra miliare tra i lavori monteverdiani: in programma il 18 giugno, con Antonio Greco sul podio dell’Orchestra e Coro del Monteverdi Festival, l’evento è frutto della collaborazione con la Città di Mantova e la Fondazione Umberto Artioli Mantova Capitale Europea dello Spettacolo. Il concerto verrà infatti replicato il 20 giugno nella città dei Gonzaga, dove Monteverdi fu impegnato per gran parte della sua vita artistica, unendo così le città di Cremona a Mantova in un significativo sodalizio artistico e culturale. Nutrito il programma concertistico: A dare il via, un progetto capeggiato dal Conservatorio di Cremona che propone in prima esecuzione moderna la cantata Il ritorno di Tobia di Baldassarre Galuppi (13 giugno). Eseguono Gli Animosi del Monteverdi diretti da Enrico Casazza. Torna poi al festival monteverdiano l’acclamatissimo ensemble vocale britannico di musica polifonica The Tallis Scholars diretti da Peter Phillips, con il programma Master and Pupil: Ingegneri and Monteverdi (19 giugno), che metterà a confronto il maestro e l’allievo, Marc’Antonio Ingegneri e Claudio Monteverdi, completando la serata con brani di Palestrina e Antonio Lotti. Non solo il binomio maestro-allievo, un altra comparazione musicale è quella proposta dall’ensemble portoghese Divino Sospiro diretto dal clavicembalista e organista Marco Mencoboni, con I Fratelli Monteverdi (23 giugno): il concerto sarà l’occasione per ascoltare, accanto alle musiche del Divin Claudio, quelle del fratello minore Giulio Cesare Monteverdi. Fa ritorno a Cremona anche uno tra gli artisti più celebri della musica antica, il maestro Jordi Savall con il suo prestigioso ensemble Hèsperion XXI, protagonisti di un viaggio in repertori senza confini, alla (ri)scoperta di tesori musicali con Le Nuove Musiche: nell’Europa del secolo di Claudio Monteverdi (25 giugno). Infine, per il concerto di chiusura del Monteverdi Festival (26 giugno), saliranno sul palco Raffele Pe, controtenore tra i più famosi nel panorama internazionale, e il suo ensemble La Lira di Orfeo, diventato in pochi anni una realtà di riferimento nel repertorio barocco. Con loro, per questa speciale serata #solomonteverdi, la star internazionale del belcanto, Danielle De Niese, in un programma dedicato al Divin Claudio e completato dai pezzi dei suoi contemporanei Giovanni Paolo Cima e Dario Castello. Dopo il successo ottenuto lo scorso anno si arricchiscono gli eventi insoliti e crossover, a partire dall’appuntamento “notturno” #Monteverdinight, ospitato in un luogo generalmente non accessibile al pubblico, la Cappella “Sergio Renzi” dell’Istituto “Antonio Stradivari. Qui l’iconico Vespro della Beata Vergine sarà proposto in una versione del tutto particolare e innovativa con Barocco Elettronico (18 e 19 giugno), allestimento sonoro e spaziale ideato e realizzato dalla performer Elena Rivoltini, set design di Matteo Petrucci e multimedia design di Michele Zanotti. Voci, suoni e immagini porteranno lo spettatore a vivere un’esperienza immersiva e straordinariamente coinvolgente. Una nuova proposta sonora e visiva, un Monteverdi da ascoltare ma anche da vedere è poi #Monteverdiclandestino, con Sonar stromenti e figurar la musica (24 e 25 giugno), un tableau vivant in cui la musica e il teatro si contaminano fondendosi in una performance unica. Grazie alla messa in scena di Teatri 35, alcuni quadri di Caravaggio prenderanno corpo e vita recuperando una teatralità in cui la plasticità corporea, colta nella sua intrinseca condizione di imperfezione, si mostrerà attraverso un gioco di luce e ombra. Si rinnovano inoltre i momenti performativi in alcuni luoghi storici, religiosi e civili di Cremona con #monteverdincursioni, preziosi piccoli appuntamenti musicali con formazioni strumentali e vocali specializzate nel repertorio antico (18, 23, 24, 25 e 26 giugno), e i concerti (ad ingresso riservato) di #monteverdidappertutto, che portano la musica nei luoghi del sociale, del lavoro e della cura, per il massimo coinvolgimento della comunità entro la quale il Monteverdi Festival nasce e si svolge (18, 21 e 22 giugno). Infine, per le Residenze formative di Cremona Barocca è stata pubblicata una call rivolta a giovani musicisti in formazioni vocali e strumentali o solo vocali, per l’approfondimento del repertorio del ‘500 e ‘600 italiano con particolare riferimento alla figura di Claudio Monteverdi, secondo una prassi esecutiva storicamente informata. Il workshop, dedicato alla pratica musicale per ensemble, si svolgerà dal 13 al 19 giugno. I giovani musicisti, che studieranno e soggiorneranno a Cremona, saranno guidati dai docenti della Residenza, Ottavio Dantone, Antonio Greco, Alessandro Tampieri, Delphine Galou, Giuseppina Bridelli e Alessandro Ciccolini, in un percorso che terminerà con una serie di concerti, inseriti nel cartellone ufficiale del festival, in programma il 19 giugno. La Residenza è realizzata in collaborazione con il Centro di Musica Antica Fondazione Ghislieri di Pavia.