A Milano il Teatro alla Scala mette in scena, dal 4 al 22 maggio 2022 per sette rappresentazioni, una nuova produzione di Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi. Sul podio (in sostituzione di Riccardo Chailly, costretto alla rinuncia per un’indisposizione), Nicola Luisotti che festeggia vent’anni dal debutto scaligero, mentre le ultime due recite il 19 e il 22 maggio saranno dirette da Giampaolo Bisanti. Regia, scene e costumi sono firmate da Marco Arturo Marelli, 72enne regista e scenografo svizzero al debutto alla Scala, le luci sono di Marco Filibeck. Sul palco, un cast di grande rilievo, con Sondra Radvanovsky, Francesco Meli e Luca Salsi nei ruoli protagonisti: Sondra Radvanovsky torna alla Scala come Amelia – ruolo in cui già era stata acclamata nell’edizione scaligera del 2013 – a poche settimane dal trionfo come Turandot a Santa Cecilia, mentre Riccardo è Francesco Meli che festeggia così 20 ruoli cantati alla Scala in 18 anni e Renato Luca Salsi, baritono verdiano di riferimento. Completano il cast Yulia Matochkina, Ulrica, Federica Guida, Oscar, Liviu Holender, Silvano, Sorin Coliban, Samuel, Jongmin Park, Tom, Costantino Finucci, un giudice, Paride Cataldo, un servo d’Amelia. Direttore ospite principale del Teatro Real di Madrid, Nicola Luisotti è stato direttore musicale dell’Opera di San Francisco dal 2009 al 2018, dirigendo oltre 40 opere e concerti dal suo debutto nella Compagnia nel 2005. Nel 2018 è stato insignito della San Francisco Opera Medal. A San Francisco Luisotti ha diretto la prima mondiale de La Ciociara (Due donne) di Marco Tutino, oltre a Salome, Lohengrin, Don Carlo e la trilogia Mozart-Da Ponte. È stato ospite del Teatro alla Scala, del Teatro Carlo Felice di Genova, della Fenice di Venezia, della Bayerische Staatsoper, della Staatsoper di Vienna. Il Maestro Luisotti ha ricevuto il 39° Premio Puccini in occasione dello storico 100° anniversario de La fanciulla del West al Metropolitan, che ha diretto nel 2010. Luisotti è stato inoltre direttore musicale del Teatro di San Carlo dal 2012 al 2014. Dopo il debutto con Oberto, Conte di san Bonifacio nel 2002, alla Scala ha diretto Attila nel 2011, Tosca nel 2012, Nabucco nel 2013, Rigoletto nel 2016, Il trovatore nel 2020 e un concerto di arie con Maria Agresta e Francesco Meli nel marzo 2021. Marco Arturo Marelli è nato a Zurigo e ha completato la sua formazione artistica nella sua città natale. Ha collaborato con teatri quali l’Hamburgische Staatsoper, la Staatsoper di Vienna (Die schweigsame Frau, Gianni Schicchi, La sonnambula, Die Zauberflöte, Cardillac, Falstaff, Capriccio, Medea, La fanciulla del West), la Deutsche Oper di Berlino (Pélléas et Mélisande e Die ägyptische Helena), la Semperoper di Dresda (Tristan und Isolde, Capriccio, Ariadne auf Naxos), la Royal Opera House di Stoccolma (Turandot e Die Zauberflöte), l’Opéra National de Paris, il Théâtre du Châtelet, la Royal Opera House Covent Garden di Londra e le compagnie d’opera di Tokyo, Helsinki, Copenhagen, Zurigo, Madrid, Barcellona, Colonia, Graz, Strasburgo e Bonn. Marco Arturo Marelli ha allestito un numero notevole di opere moderne e contemporanee, quali Le grand macabre di Ligeti (Zurigo), Prinz von Homburg di Henze (Colonia), Cardillac di Hindemith e Jakobsleiter di Schoenberg (Vienna) e le prime mondiali di Medea di Aribert Reimann (Vienna), Thomas Chatterton di Matthias Pintscher (Dresda) e Die Leiden des jungen Werthers di Hans-Jürgen von Bose (Amburgo). Sondra Radvanovsky, cresciuta artisticamente al Metropolitan, è ospite regolare dei maggiori teatri internazionali. Primo impegno della stagione 2021-22 è stato il debutto come Lady Macbeth alla Lyric Opera di Chicago, ha poi interpretato Tosca al Metropolitan di New York e La dama di picche (Lisa) al Liceu di Barcellona. Al Teatro di San Carlo di Napoli è stata protagonista di una serata dedicata alle tre regine donizettiane e ha debuttato come Turandot all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma, al fianco di Jonas Kaufmann e diretta da Antonio Pappano, in una produzione registrata per Warner Classics. A chiudere gli impegni della stagione saranno due recite dell’Attila di Verdi in forma di concerto alla Royal Opera House di Londra, sotto la bacchetta di Speranza Scapucci, accanto a Ildar Abdrazakov, Joseph Calleja e Simon Keenlyside. Francesco Meli è al ventesimo ruolo scaligero (nono verdiano) tra cui cinque 7 dicembre. Dopo il debutto scaligero nei Dialogues des Carmélites di Poulenc nel 2004, è tornato come Cassio nella ripresa dell’Otello diretto da Riccardo Muti e come Arbace nell’Idomeneo inaugurale della Stagione 2005/2006, diretto da Daniel Harding. Negli anni seguenti è stato Don Ottavio in Don Giovanni (Dudamel 2006), Leicester in Maria Stuarda (Fogliani 2008), Cantante italiano nel Rosenkavalier (Jordan 2011). Il 7 dicembre 2019 Mario Cavaradossi in Tosca è il suo primo Puccini alla Scala, dove ha già interpretato sette parti verdiane: Otello (Cassio), Giovanna d’Arco (7 dicembre 2015), I due Foscari, Don Carlo, La traviata, Ernani, Il trovatore, Macbeth (7 dicembre 2021) cui si aggiungono la Messa da Requiem diretta da Riccardo Chailly e l’aria di Riccardo da Un ballo in maschera nella serata “… a riveder le stelle” del 7 dicembre 2020. Nella presente Stagione Meli tornerà a giugno come Enzo ne La Gioconda diretto da Frédéric Chaslin con la regia di Davide Livermore. Luca Salsi con il Macbeth inaugurale di questa Stagione è arrivato al suo quarto 7 dicembre con Riccardo Chailly dopo Andrea Chénier, Tosca e la serata “… a riveder le stelle”. Artista tra i più affermati a livello internazionale, in particolare nel repertorio verdiano, il baritono parmigiano ha conquistato il pubblico scaligero anche in Ernani. Tra i successi più recenti Tosca a Firenze e Salisburgo, Macbeth a Chicago e Vienna (dove sarà ripreso nel gennaio 2022), Rigoletto a Londra e Venezia e Tosca a Monaco, mentre tra i prossimi impegni spiccano Otello a Monaco e Nabucco a Madrid. * (Un ballo in maschera, photocredit Brescia/Amisano, Teatro alla Scala)