Prosegue la rassegna Grandi interpreti al Bologna Festival 2022: protagonista del terzo Concerto, giovedì 12 maggio (ore 20.30) al Teatro Manzoni, sarà Mario Brunello con l’Accademia dell’Annunciata diretta da Riccardo Doni.
Con il suo celebre violoncello piccolo, Brunello insieme all’Accademia dell’Annunciata esplora l’universo musicale di Giuseppe Tartini (Pirano, 1692 – Padova 1770), toccando autori tutti da riscoprire come Antonio Vandini e Giulio Meneghini, non tralasciando il contemporaneo Vanni Moretto, autore dello scherzo musicale ‘L’antro dell’orco‘, liberamente ispirato all’Arte dell’arco di Tartini.
La “scoperta” filologica del violoncello piccolo consente ormai da tempo a Mario Brunello di indagare in modo inedito e sorprendente il repertorio barocco: dalle Sonate e Partite di Bach fino a opere originali spesso sconosciute. Ne offre una perfetta dimostrazione il programma Giuseppe Tartini, Natura e Artifizio, un progetto nato in occasione dei 250 anni dalla scomparsa del violinista, compositore e trattatista, noto al più ampio pubblico principalmente per la Sonata detta ‘Il trillo del diavolo‘.
Come spiega lo stesso Brunello, Natura e Musica sono i temi dominati del concerto: «Natura in musica, nella concezione di Tartini, è stata la chiave interpretativa che mi ha avvicinato ad un aspetto nuovo e affascinante della sua musica. Un’opera ricchissima, purtroppo spesso sconosciuta o messa in ombra da pochi titoli di “diavolesca” memoria». Brunello esplora l’opera violinistica di Tartini utilizzando il violoncello piccolo a quattro corde, uno strumento molto diffuso in epoca barocca, costruito nella tipica accordatura violinistica ma ad un’ottava più bassa.
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Per il ciclo Prima delle note, alle ore 18 presso la Sala conferenze della Fondazione del Monte (Via delle Donzelle 2), Guido Barbieri offrirà una introduzione al programma del concerto (ingresso libero).
* (Nelle immagini, Mario Brunello, foto Giulio Favotto, in basso Riccardo Doni con l’Accademia dell’Annunciata)
* Mario Brunello
Violoncellista tra i più rinomati a livello internazionale, direttore e raffinato camerista, Mario Brunello ha iniziato gli studi musicali con Adriano Vendramelli e si è perfezionato con Antonio Janigro. Nel 1986 vince il Concorso Čajkovskij, dando così inizio ad una intensa e brillante attività concertistica. Ha suonato con le più orchestre più prestigiose e con direttori come Claudio Abbado, Antonio Pappano, Valery Gergiev, Riccardo Muti, Zubin Mehta, Myung-Whun Chung, Seiji Ozawa, Riccardo Chailly, Yuri Temirkanov, Ton Koopman, Daniele Gatti. Svolge la sua attività cameristica con musicisti come Gidon Kremer, Isabelle Faust, Yuri Bashmet, Martha Argerich, Maurizio Pollini.
Profondo conoscitore delle possibilità tecniche ed espressive del suo strumento, interessato ad ogni genere musicale, Brunello è anche un fine sperimentatore che si propone di trasmettere al pubblico un’idea diversa e multiforme del far musica. Nel 2020 ha assunto la direzione artistica del Festival di Stresa, oltre ad essere direttore artistico dei festivals Arte Sella e Suoni delle Dolomiti.
Brunello suona un prezioso Maggini dei primi del Seicento, al quale ha affiancato negli ultimi anni il violoncello piccolo a quattro corde, strumento molto usato in epoca barocca, costruito nella tipica accordatura violinistica ma ad un’ottava più bassa. Proprio queste peculiarità hanno spinto Brunello ad esplorare i capolavori violinistici di Bach, Vivaldi, Tartini e contemporanei. Nel 2019 ha registrato l’integrale delle Sonate e Partite di Bach al violoncello piccolo, ed è ora impegnato in un più ampio progetto discografico, Brunello Bach Series. Riccardo Doni
Milanese, classe 1965, Riccardo Doni si è diplomato in organo e composizione organistica al Conservatorio di Parma sotto la guida di Lorenzo Ghielmi e si è perfezionato alla Schola Cantorum Basiliensis nella classe di Jean-Claude Zehnder. In qualità di organista e clavicembalista collabora stabilmente con Il Giardino Armonico e con Imaginarium Ensemble, oltre a suonare in duo con il violinista Giuliano Carmignola. Direttore artistico dell’Associazione Musica Laudantes di Milano, ha diretto i Madrigalisti Ambrosiani e il coro Nuova Polifonica Ambrosiana; dal 2010 è direttore musicale dell’Accademia dell’Annunciata. Ad un’intensa attività concertistica, con più di 3000 concerti tenuti in tutto il mondo, affianca una qualificata attività discografica e didattica. Accademia dell’Annunciata
Fondata nel 2009 ad Abbiategrasso (MI), nella cornice leonardesca dell’omonimo complesso monumentale, l’Accademia dell’Annunciata è un’orchestra con strumenti originali specializzata nel repertorio barocco e preclassico, con una particolare attenzione ad autori raramente presenti nelle programmazioni concertistiche. Nascono così progetti del tutto originali, in collaborazione con solisti come Enrico Onofri, Evangelina Mascardi, Paolo Perrone, Luca Braga, Andrea Mastroni, Filippo Mineccia. Una stretta sinergia con Giuliano Carmignola e con Mario Brunello, vede la realizzazione di progetti discografici quali Sonar in Ottava, Un italiano a Londra, Giuseppe Tartini. Concerti e Sonate per violoncello piccolo o la prima registrazione assoluta dei Concerti per violino e orchestra di Felice Giardini. Con l’intento di offrire un percorso professionale e formativo, l’Accademia coinvolge giovani strumentisti di talento, affiancati in organico da colleghi di consolidata esperienza.