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L’organo marino di Zara – La voce delle onde
Tra gli strumenti più strani e affascinanti del mondo, se ne trovano alcuni in cui lo spartito e l’esecuzione sono opera di un artefice d’eccezione, la natura.

Se nello straordinario ‘Organo delle stalattiti‘ situato nelle Luray Caverns in Virginia (vedi il nostro articolo – link) risuona la voce della terra, l’organo marino di Zara (Croazia) ci fa ascoltare la musica delle onde.

Realizzato dall’architetto croato Nikola Bašić nel 2005, l’organo marino è un’opera architettonico-sonora situata lungo il tratto costiero di Zara. A prima vista l’opera di Bašić appare come una semplice scalinata digradante verso il mare, formata da gradoni sfalsati di marmo. La struttura però in realtà nasconde 35 canne d’organo di forma, lunghezza e inclinazione diversa, realizzati in polietilene per resistere alle intemperie e all’erosione.

Quando le onde sospinte dal vento si infrangono contro la barriera marmorea, aria e acqua penetrano nelle canne, generando un suono sempre diverso, dipendente non soltanto dalla struttura dei tubi, ma anche dalle condizioni meteorologiche. Se il mare è calmo, le note saranno rilassanti e pacate, quando invece è mosso e ventoso, il suono da melodico si fa fragoroso e possente.

Dei fori praticati lungo le alzate dei gradoni consentono la fuoriuscita dei suoni, permettendo a visitatori e passanti di ascoltare la musica del mare e di godere dell’ineguagliabile spettacolo sinestetico offerto dalla natura nella fusione di  musica, mare e paesaggio.

Il Morske orgulje – questo il nome in croato – è stato realizzato nell’ottica di un’importante progetto di recupero dell’area costiera di Zara, fortemente danneggiata nel corso della Seconda Guerra Mondiale, e mai riqualificata.

Come era nelle intenzioni, l’organo marino si è rivelato un importante elemento di rigenerazione urbana: grazie alla costruzione dell’opera, il lungomare di Zara da area anonima e non fruibile, delimitata da un muro di cemento, è tornato ad essere un punto di aggregazione per gli abitanti e un formidabile attrattore turistico, visitato da milioni di  persone da ogni parte del mondo.

Nel 2006 l’opera di Bašić ha vinto il Premio Europeo per lo Spazio Pubblico Urbano assegnato ogni due anni dal Centro di Cultura Contemporanea di Barcelona (CCCB) insieme ad altre sei primarie Istituzioni europee dedicate all’architettura.

L’organo marino di Zara tuttavia non è l’unico strumento di questo tipo: ha infatti un precedente nel Wave Organ della baia di San Francisco, progettato da Peter Richards e realizzato in collaborazione  con lo scultore ed esperto tagliapietre George Gonzalez nel 1986. Definita come ‘scultura acustica attivata dalle onde‘, l’opera venne costruita grazie all’impegno di Frank Oppenheimer, celebre fisico statunitense, nell’ambito delle attività promosse dall’ Exploratorium di San Francisco, il museo esperienziale e interattivo dedicato alla scienza, da lui fondato nel 1969.

A seguito della presentazione di un prototipo nel 1981 da parte di Richards, artista in residenza all’Exploratorium, Oppenheimer si attivò per l’acquisizione dei permessi e il reperimento dei fondi necessari, ma la costruzione effettiva fu avviata solo nel 1985, diversi mesi dopo la morte del fisico, al quale l’opera – completata nel maggio del 1986 – venne dedicata.

Il Wave Organ si trova sul molo del Boat Harbour  di San Francisco. Il molo stesso è stato costruito con materiale prelevato da un cimitero demolito, formando un bizzarro e fascinoso insieme di granito e marmi scolpiti. L’installazione comprende 25 canne d’organo in PVC e cemento situate a varie altezze, per permetterne il funzionamento sia con l’alta che la bassa marea.

Il suono è creato dall’impatto delle onde contro le estremità dei tubi e dal successivo movimento dell’acqua che penetra e fuoriesce dalle canne. Il Wave Organ emette suoni sottili, che si visitatori richiede un ascolto attento e sensibile, e un’empatia nella percezione della sonorità dell’ambiente naturale.

Per fruire al meglio delle potenzialità del Wave Organ è consigliabile visitarlo nei momenti di alta marea.

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