Nel 2017 il pianista cinese Lang Lang – famosissimo in tutto il mondo con popolarità da star, cosa insolita per un musicista classico – aveva avuto un’infiammazione al tendine di un braccio mentre si esercitava a suonare il Concerto per la mano sinistra di Ravel. L’infortunio si era rivelato piuttosto grave: lo aveva costretto a restare fermo per più di un anno e aveva messo a rischio la sua carriera. Il prossimo autunno, quasi due anni dopo, Lang Lang riprenderà la sua attività.
Intervistato dal New York Times, Lang Lang ha detto di non essere più lo stesso uomo e lo stesso musicista di prima. Lo scorso giugno ha sposato la musicista Gina Alice Redlinger, anche lei pianista, che ha incontrato a Berlino. «Abbiamo già attraversato momenti difficili», ha detto, aggiungendo che la moglie gli era stata di grande supporto quando è stato male. Poi ha spiegato di aver «usato il tempo per ripensare» a tutto ciò che fa. L’infortunio lo ha colpito in un momento cruciale. Lang, che ha recentemente compiuto 37 anni, è in un’età delicata, artisticamente parlando: quella di passaggio alla maturità. Come ha detto il pianista e direttore d’orchestra Daniel Barenboim, «o il bambino va e il prodigio rimane, o va il prodigio e rimane il bambino».
Lang ha scelto innanzitutto di ampliare il proprio repertorio, lasciando temporaneamente da parte i suoi cavalli di battaglia, i pezzi romantici con cui si è fatto un nome e le collaborazioni con famose popstar. Ora sta suonando Mozart, Beethoven e la prossima stagione si concentrerà su Bach. Nel suo nuovo disco, “Piano Book”, con cui è tornato alla casa discografica Universal, suona la Sonata K 545 di Mozart, “Per Elisa” di Beethoven, “Clair de lune” di Debussy e il Minuetto n 1 di Bach. Una scelta, commenta il New York Time, che sembra quasi come una provocazione per coloro che finora hanno trovato le sue scelte artistiche eccessivamente sicure. Il disco è stato pensato così anche per funzionare bene sui servizi di musica in streaming: brani brevi, dunque, maggiormente premiati rispetto alla maggior parte delle sinfonie e dei concerti. A quattro mesi dalla sua uscita a marzo, la registrazione di “Für Elise” di Lang è stata ascoltata più di 5 milioni di volte su Spotify.
Lang ha deciso anche di ridurre il numero dei concerti: 70 o 80 all’anno, rispetto ai 130 circa che teneva prima dell’infortunio, perché vuole avere più tempo per vivere la sua vita e dedicarsi ad altri progetti, una fondazione e un’accademia.