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L’Accademia di Santa Cecilia inaugura con Elektra di Strauss, sul podio Antonio Pappano
Pappano dirige per la prima volta il capolavoro straussiano, mai proposto finora nei cartelloni ceciliani

Fondazione Accademia Nazionale di Santa Cecilia Presenta

“ Stagione Sinfonica 2022-23 ”
A Roma l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia inaugura la Stagione Sinfonica 2022 – 23 con Elektra di Richard Strauss, uno dei capolavori più alti del teatro musicale del Novecento.

L’opera in un atto su libretto di Hugo von Hofmannsthal, tratta dall’omonima tragedia di Sofocle, debuttò il 25 gennaio del 1909 al Teatro Reale dell’Opera di Dresda, ma non era mai entrata prima d’ora nei cartelloni ceciliani. E sarà una prima volta anche per il Direttore Musicale dell’Accademia Sir Antonio Pappano, che pur amando moltissimo quest’opera come ha recentemente dichiarato, non aveva mai avuto l’occasione di dirigerla.

Proposta in forma di concerto, Elektra aprirà la nuova Stagione Sinfonica dell’Accademia martedì 18 ottobre 2022 (ore 20.30) nella Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, con repliche giovedì 20 (ore 19.30) e sabato 22 ottobre (ore 18).

All’Orchestra e al Coro dell’Accademia di Santa Cecilia si affianca un cast d’eccezione con il soprano lituano Ausrine Stundyte nel ruolo di Elektra (interpretato, con grande successo di pubblico e critica, al Festival di Salisburgo del 2020 e 2021 e alla Staatsoper di Amburgo), Elisabet Strid in quello di Crisotemide, Petra Lang (Clitennestra), Neal Cooper (Egisto), Kostas Smoriginas (Oreste) al suo debutto nel ruolo (così come Petra Lang e Neal Cooper), Nicolò Donini (Il precettore di Oreste); i ruoli delle cinque ancelle saranno sostenuti da Ariana Lucas, Anne Schuldt, Monika-Evelin Liiv, Katrin Adel e Alexandra Lowe, mentre il coro sarà istruito da Piero Monti.

*

Dopo il trionfo della Salomè a Dresda nel 1905 (soggetto “immorale” per l’epoca)  Richard Strauss era diventato il più celebre compositore della Germania, e un operista acclamato in tutto il mondo. Desideroso di ripetere il successo di quell’opera, si mise in cerca di un nuovo testo da mettere in musica e comprendendo “subito che se ne poteva trarre uno splendido libretto” scelse il soggetto sofocleo dell’Elektra, che aveva visto in scena nel 1903 a Berlino nella versione “riscritta per le scene tedesche” da Hugo von Hofmannsthal, poeta e drammaturgo austriaco, con il quale collaborò fino alla precoce morte dello scrittore (1874-1929), creando capolavori quali il Rosenkavalier, Ariadne auf Naxos, Die Frau ohne Schatten, Die ägyptische Helena e Arabella.

Dopo Salome, dunque, la scelta cade ancora su una figura femminile infiammata dalla sensualità e dalla sete di vendetta (per Agamennone, il padre ucciso per mano della moglie Clitennestra e del suo amante Egisto), e si ripete ancora la risoluzione traumatica, con la morte di Elettra durante la danza finale, la “danza liberatoria dopo la scena dell’agnizione, realizzabile fino in fondo soltanto con la musica” (R. Strauss).

Interpretazione moderna di un mito antico, Elektra è da molti considerato il vertice della produzione straussiana; a tutt’oggi conserva intanto il suo fascino oscuro, mantenendosi al quarto posto fra le opere più rappresentate del compositore.

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(Nelle immagini, il soprano Ausrine Stundyte; Antonio Pappano, photocredit ©Musacchio – Ianniello)

In Evidenza

La trama dell’opera Ambientata nella reggia di Micene, Elettra rievoca l’uccisione del padre Agamennone compiuta da Clitennestra, sua madre, e dal suo amante Egisto e sogna il giorno della vendetta. Invano la sorella Crisotemide tenta di disarmare il suo odio. Alla madre che le chiede quale vittima dovrà uccidere per scacciare i sogni molesti, Elettra rinfaccia di aver cacciato di casa il figlio Oreste e di aver tentato di farlo morire, e annuncia che il sangue che dovrà scorrere sarà il suo. All’improvviso giunge un’ancella che reca a Clitennestra una notizia che produce in lei visibile gioia. La regina rientra festante nel suo palazzo. Appare Crisotemide, la quale geme nel dolore: due forestieri le hanno portato la notizia che Oreste è morto. Allora Elettra decide di uccidere ella stessa Clitennestra ed Egisto con l’ascia che aveva custodito; invoca l’aiuto della sorella, ma questa rifiuta e fugge. Decide dunque di agire da sola. Mentre scava per dissotterrare la scure che uccise Agamennone, appare uno straniero (Oreste) che ella non riconosce e le rivela che Oreste è vivo. Un’ancella lo introduce presso Clitennestra e, poco dopo, si ode l’urlo di questa, colpita a morte. Frattanto giunge Egisto ed entra nel palazzo; dopo un attimo di silenzio, scoppia un tumulto ed Egisto si precipita a una finestra per chiedere aiuto: invano, poiché Oreste lo raggiunge e lo uccide. Accorrono Crisotemide e i servi in festa per il ritorno di Oreste e la morte dei tiranni. Elettra comincia una danza selvaggia ma dopo pochi passi crolla a terra.
L’Accademia di Santa Cecilia inaugura con Elektra di Strauss, sul podio Antonio Pappano

Interpreti

Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
direttore Antonio Pappano

soprano Ausrine Stundyte (Elettra)
soprano Elisabet Strid (Crisotemide)
mezzosoprano Petra Lang (Clitennestra)
tenore Neal Cooper (Egisto)
baritono Kostas Smoriginas (Oreste)
basso Nicolò Donini (Il precettore di Oreste)

contralto Ariana Lucas (Prima ancella)
mezzosoprano Anne Schuldt (Seconda ancella)
mezzosoprano Monika-Evelin Liiv (Terza ancella)
soprano Katrin Adel (Quarta ancella)
soprano Alexandra Lowe (Quinta ancella)
tenore Leonardo Cortellazzi (Un servo giovane)
basso Andrea D’Amelio (Un servo anziano)
soprano Maura Menghini (La sorvegliante)
soprano Marta Vulpi (La confidente)
soprano Bruna Tredicine (L’ancella dello strascico)
Cristina Cappellini, Sara Fiorentini, Antonella Capurso, Roberta De Nicola, Federica Paganini, Tiziana Pizzi (sei serve)

Maestro del coro Piero Monti

Programma

Richard Strauss
Elektra

tragedia in un atto su libretto di
Hugo von Hofmannsthal

Repliche

18 ottobre 2022 ore 20.30
20 ottobre 2022 ore 19.30
22 ottobre 2022 ore 18

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