Al via a Roma il 58. Festival di Nuova Consonanza, storica manifestazione per la musica contemporanea, da quest’anno presieduta da Paolo Rotili. In programma dal 7 novembre al 19 dicembre negli spazi del Teatro Palladium, Teatro di Villa Torlonia e La Pelanda -Mattatoio, il Festival offre un cartellone ricco di proposte: teatro musicale, performance, concerti, prime esecuzioni assolute, ma anche incontri, seminari, laboratori e workshop. “La musica al plurale” è il titolo di questa edizione, un omaggio a Igor StravinskIj a cinquant’anni dalla morte. “La musica ci è data per comunicare con l’essere e con il prossimo”, così il compositore russo definiva il ruolo della musica nel sociale e l’obbligo dell’artista di rapportarsi con il proprio sé e contemporaneamente con l’altro da noi. Riflessioni che ancora oggi dimostrano tutta la loro attualità e animano la nuova edizione del festival, che darà spazio e visibilità ai diversi approcci estetici, come esemplificato proprio dalla storia artistica di Stravinskij. L’inaugurazione Inaugura il Festival il 7 novembre (ore 20.30) al Teatro Palladium l’opera in un atto e sei scene Le ossa di Cartesio, musica di Mauro Cardi e libretto di Guido Barbieri, nuova produzione realizzata con l’Associazione Opera InCanto. La mise en espace è a cura di Enrico Frattaroli, Fabio Maestri dirige l’Ensemble InCanto, in scena l’attore Franco Mazzi e i cantanti Valeria Matrosova, Patrizia Polia e Federico Benetti. Il lavoro è una sorta di giallo seicentesco a partire dalla misteriosa morte del filosofo e matematico francese René Descartes nel 1650 (forse un avvelenamento e non una polmonite come affermato dalle biografie ufficiali) e dell’incredibile storia del suo cranio, sottratto e passato nelle mani di diversi ‘estimatori’. Protagonista è Cartesio stesso, che da morto racconta quanto accaduto. Il Teatro musicale contemporaneo Al teatro musicale contemporaneo è riservata una speciale attenzione nel corso di tutto il Festival di Nuova Consonanza, sono infatti diversi gli appuntamenti in cartellone, spesso con nuove produzioni: Il 14 novembre al Teatro Palladium andrà in scena in prima esecuzione assoluta La scoperta dell’America, musica di Fabrizio de Rossi Re su testi di Cesare Pascarella. Azione musicale per attore, clarinetto e pianoforte, affidata per l’occasione all’estro di Massimo Wertmüller, con lo stesso de Rossi Re al pianoforte e Fabio Battistelli al clarinetto, l’opera prende spunto dalla celebre raccolta di sonetti in romanesco del Pascarella pubblicata nel 1894, in cui viene ripercorsa la vicenda di Colombo, narrata attraverso la voce di un cliente di un’osteria, che tra una bevuta di vino e l’altra, racconta ciò che ha letto su un libro di storia, interrompendo la narrazione con commenti personali spesso molto coloriti. Il 17 novembre, ancora al Palladium, è in cartellone la prima italiana di Arianna e il Minotauro, melologo di Silvia Colasanti per voce recitante, soprano ed ensemble su libretto di Giorgio Ferrara e René De Ceccatty tratto dall’omonima opera lirica che ha inaugurato il Festival di Spoleto 2018. La dialettica tra parola recitata e musica, costitutiva del melologo su cui Silvia Colasanti si è più volte cimentata, si intreccia qui anche al canto, in una ulteriore moltiplicazione espressiva. Protagonisti l’attore Elio De Capitani (Minotauro), il soprano Omo Bello (Arianna), e la Paris Mozart Orchestra diretta da Claire Gibault. La serata sarà introdotta dalle Six Épigraphes antiques di Debussy. Il 30 novembre il Festival si trasferisce al Teatro di Villa Torlonia per un’altra prima assoluta, Qui nella torre, opera da camera in quattro scene e due intermezzi di Daniele Carnini su testo di Renata M. Molinari interpretato dall’Hemisphaeria Trio. Formazione inusuale composta dal soprano Damiana Mizzi, Roberto Mansueto al violoncello e Marcos Madrigal al pianoforte, il Trio interpreta il nuovo lavoro di Carnini, di cui è protagonista un adolescente che ricorda l’“Hikikomori” della cultura giapponese, ovvero persone che si sono volutamente isolate dalla società. All’opera si affiancano due lavori di André Previn e una versione di Balada para un loco di Piazzolla nell’arrangiamento curato da Ernesto Oliva. Gli appuntamenti dedicati a Stravinskij A Stravinskij, figura ispiratrice del 58. Festival di Nuova Consonanza, sono dedicati alcuni eventi che si svolgeranno al Mattatoio – La Pelanda: il 12 dicembre, La storia del ragazzo, un nuovo libero adattamento dell’Histoire du soldat ambientato ai nostri giorni, di cui è autore e attore Giovanni Maria Briganti, in scena con i Solisti della Roma Tre Orchestra. Il 17 dicembre, la serata “Omaggio a Stravinskij” propone un percorso nella variegata produzione da camera del compositore russo, cui si affianca il monodramma per mezzosoprano ed ensemble ‘Angelica cunta’, nuova opera di Virginia Guastella commissionata dal Festival. Cristian Taraborelli firma la regia della performance in cui ballerini, mimi, clown, attori e acrobati incorniceranno il concerto, mentre l’impianto scenico, innovativo e astratto, si avvarrà di scenografie virtuali con costumi e oggetti di scena volutamente iperrealisti; Gabriele Bonolis dirige il Bruno Maderna Ensemble, voce solista il mezzosoprano Chiara Osella. I Concerti al Mattatoio-La Pelanda Alle produzioni teatrali e performance il Festival affianca una serie di concerti al Mattatoio-La Pelanda, ad esplorare la pluralità dei linguaggi e il variegato repertorio della musica contemporanea. Sul palco interpreti ed ensemble internazionali con diverse novità in prima italiana o assoluta. Il 1° dicembre con il concerto ‘Coincidenze’ debutta al Festival Nuova Consonanza l’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani diretta da Pasquale Corrado. La compagine nata nel 2019, formata da musicisti under35, esegue tre brani composti nel 2021 su testi di Dante Alighieri e Leonardo Sciascia in occasione dei 700 anni dalla morte del primo e dei 100 anni dalla nascita del secondo. I pezzi sono firmati dalla tre compositrici Beste Özçelebi (27), Livia Malossi (Un dì si venne a me malinconia) e Daria Scia (Su spiri d’oro), voce recitante Francesco Maruccia, completa il concerto la Simple Symphony op. 4 di Britten. Il 4 dicembre, il concerto del duo formato da Francesco D’Orazio al violino e Giampaolo Nuti al pianoforte, comprende due prime assolute: Contemplation del giovane compositore giapponese Kaito Nakahori e La luna nel pozzo di Luca Antignani. Tra gli altri brani in programma due classici del Novecento: la Chaconne di Sofia Gubaidulina, e la Sonata n. 2 di Ravel, cui si aggiunge …So(g)nante… di Andrea Portera. Il 5 dicembre, un approfondimento sull’immagine del labirinto, con il concerto Contrasti espressivi: Nuova Consonanza ha interpellato cinque autorevoli compositori di diversa provenienza ed età (Alberto Cara, Andrea Mannucci, Osmo Tapio Räihälä, Emanuele Savagnone, Giampaolo Testoni), che hanno realizzato altrettanti nuovi lavori che saranno eseguiti in prima assoluta dal NED ensemble diretto da Andrea Mannucci. L’8 dicembre, Dialoghi delle lontananze con Maria Chiara Pavone, soprano, Anna Armatys, violoncello e Lucio Perotti, pianoforte, è dedicato ai temi dell’assenza e della distanza. In programma in prima assoluta, The Robin’s View di Alessandra Ravera su testi di Emily Dickinson e i lavori di Alessandra Ciccaglioni, Fabio Cifariello Ciardi e Mauro Bortolotti. L’11 dicembre toccherà all’ensemble tedesco BRuCH, quattro giovani musiciste (Sally Beck flauto, Ella Rohwer violoncello, Claudia Chan pianoforte e Marie Heeschen soprano) che si sono incontrate alla Hochschule für Musik und Tanz di Colonia dando vita nel 2013 a questa insolita formazione dedita esclusivamente alla nuova musica. In programma due prime assolute di Davide Remigio e Feliz Macahis, e le prime italiane di Dariya Maminova, Julien Jamet, Matthias Krüger. Il 14 dicembre, Till I end my song#2, concerto dei due rinomati interpreti Ivo Nilsson al trombone e Antonio Caggiano alle percussioni. Affiancheranno in maniera originale e inusuale le sonorità dei loro strumenti nelle musiche scritte dallo stesso Nilsson, Fabio Cifariello Ciardi, Stefano Gervasoni, Nicola Sani, del quale si ascolterà in prima assoluta il brano che dà il titolo alla serata.. Completa il programma Trama per un performer di Giorgio Battistelli. Il 15 dicembre, il concerto della Roma Tre Orchestra diretto da Benedetto Montebello ruota ancora intorno a Stravinskij, con i Tre pezzi per quartetto d’archi del 1914 e il Concerto in mi bemolle maggiore del 1938 in apertura e chiusura del programma, affiancate dal Canone in memoriam I. Stravinsky di Alfred Schnittke, scritto nel ’71 alla scomparsa del maestro russo, e due prime assolute di Fabrizio Nastari e Paolo Fradiani. Il 18 dicembre debutta al Festival Nuova Consonanza l’Hetk Trio, sodalizio artistico quasi ventennale tra la clarinettista olandese Fie Schouten e due musicisti estoni, il flautista Tarmo Johannes e il pianista Taavi Kerikmäe. In programma musiche di Jonathan Harvey, Giacinto Scelsi, Mark Baden, Tatjana Kozlova-Johannes, Paolo Perezzani e la prima assoluta di Nox di Roberto Mongardini. Seminari e workshop con i Concerti conclusivi, Incontri, Concorso Evangelisti, Premio Scotese Oltre a questa ricchissima programmazione, il Festival Nuova Consonanza comprende anche seminari, workshop e incontri: “De Musica”, workshop di composizione che si svolge abitualmente durante il Festival, quest’anno è tenuto da Marcello Panni, ed è dedicato a Stravinskij con l’analisi della partitura dell’Histoire du soldat. Si conclude l’11 novembre al Teatro Palladium con un concerto diretto dallo stesso Panni con musiche proprie e di Stravinskij eseguite dall’Ensemble Roma Sinfonietta; il seminario di composizione di Hwang-Long Pan, musicista di Taiwan formatosi negli anni Settanta in Germania, si tiene in streaming dal 25 al 28 novembre, e si conclude con un concerto, sempre In live streaming, con il Chai Found Music Workshop Ensemble, che presenta musiche per strumenti tradizionali cinesi scritte dallo stesso Hwang-Long e da David Tsai e Allan Wang, fra i più importanti compositori del panorama asiatico e internazionale; da menzionare ancora il workshop di improvvisazione “Comporre dialogante” (29 novembre -3 dicembre) tenuto da Alessandro Sbordoni, compositore e fisarmonicista, con il concerto conclusivo del 3 dicembre alla Pelanda. Diversi sono anche gli incontri di presentazione di libri e cd, tutti in programma al Mattatoio-Pelanda alle ore 18.30, nei giorni 3, 4, 5, 8, 11, 12 e 18 dicembre. Il 10 dicembre, sempre al Mattatoio-La Pelanda, si svolgerà la tavola rotonda sul tema “La musica al plurale” che dà il titolo al Festival di quest’anno, con gli interventi di compositori e musicologi, moderati da Susanna Pasticci. Come ormai tradizione il Festival si chiuderà con la finale della XXIII edizione del Concorso Internazionale di Composizione Franco Evangelisti. Il 19 dicembre, al Mattatoio-La Pelanda ad eseguire le tre partiture finaliste, diretto da Stefano Cardi sarà il Freon Ensemble, in programma anche alcune composizioni di rara esecuzione dell’ultimo periodo di Stravinskij. Nella stessa serata verrà consegnato il Premio Giuseppe Scotese che Nuova Consonanza riserva al miglior giovane interprete del Festival. Il Festival, come già nelle scorse edizioni, presenta anche quattro concerti in alcuni piccoli centri della provincia di Roma con l’intento di promuovere la musica contemporanea anche fuori dalla capitale. * Il 58° Festival di Nuova Consonanza è realizzato con il contributo del Ministero della Cultura – Direzione generale Spettacolo e Direzione Generale Educazione, ricerca e istituti culturali, della Regione Lazio con il Fondo Unico 2021 il sullo Spettacolo dal Vivo. Il Festival, promosso da Roma Culture, è vincitore dell’Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020 – 2021 – 2022 curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con Siae.