Si tratta della Bagatella per pianoforte n. 10 op. 119, la più corta di tutte le Bagattelle, che conta solo 13 battute.
Una ‘Kleinigkeit’ come Beethoven definiva questi pezzi brevi, una ‘piccola cosa’ ma da par suo – la Allgemeine musikalische Zeitung di Berlino recensì entusiasticamente la pubblicazione delle musiche: “Quali infinite attrazioni contengono nel loro magico cerchio! Poche sono le battute, ma molto è quel che esprimono…”
Il musicologo Eric Blom riteneva che questi pezzi brevi rispecchiassero il carattere di Beethoven più intimamente di tutte le altre sue opere, che fossero per quanto sia possibile in musica, quasi una sorta di piccoli autoritratti.
Le Bagatelle riunite nell’op. 119 vennero composte in momenti diversi, e hanno una storia editoriale intricata. La Bagatella n. 10 risale probabilmente alla fine del 1820, e tutte insieme vennero pubblicate a Londra da Muzio Clementi & Co. con il titolo “Trifles for the Piano Forte, Consisting of Eleven pleasing Pieces Composed in Various Styles by L. Van Beethoven”, e successivamente , alla fine del 1823 a Parigi dall’editore Schlesinger.
La Bagatella op. 119 n. 10 ha una durata di pochi secondi, 9 nell’interpretazione di Stephen Kovacevich, un paio in più in quella di Brendel e altri interpreti.
Immagini gentilmente concesse da Hadi Karimi, 3D Sculptor, CG Artist (https://hadikarimi.com/)