Khatia Buniatishvili, pianista per molti versi straordinaria e personaggio glam della scena musicale classica, al Lerici Festival presenta un programma intrigante e decisamente fuori dai sentieri battuti. Accostando Bach a Satie, Chopin e Liszt a Ligeti, Rachmaninov e Couperin, Khatia Buniatishvili percorre un caleidoscopico viaggio musicale di grande varietà emotiva.
“C’è una polifonia nei nostri pensieri, sentimenti, ricordi, sogni, ma anche nei nostri sensi”, afferma la pianista, georgiana di nascita e francese d’adozione – una ricchezza che si rispecchia più compiutamente accostando le sonorità di molti compositori diversi.
Per ascoltarla, appuntamento il 2 agosto (ore 21.15) a Villa Marigola, S.Terenzo di Lerici.
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Khatia Buniatishvili
Nata in Georgia nel 1987, Khatia Buniatishvili ha iniziato giovanissima lo studio del pianoforte; dall’età di 10 anni si esibisce all’estero. Formatasi inizialmente a Tbilisi, ha poi proseguito gli studi a Vienna con Oleg Maisenberg.
Dopo il debutto negli Stati Uniti alla Carnegie Hall nel 2008, si è esibita nelle maggiori sale e festival: Hollywood Bowl, BBC Proms, festival di Salisburgo, Verbier, La Roque d’Anthéron, Klavier-Festival Ruhr, Progetto Martha Argerich, al Festival Hall di Londra, Musikverein di Vienna, Philharmonic di Berlino, Théâtre des Champs-Élysées, Scala di Milano, Shanghai Grand Theatre, Suntory Hall di Tokyo… -, suonando con prestigiose orchestre – Philharmonic di Los Angeles, Symphony di Londra, Orchestre de Paris, Orchestre National de Francia, Orchestre de la Tonhalle de Zurich, Orchestre national de Lyon… -, sotto la bacchetta dei maggiori direttori quali Zubin Mehta, Kent Nagano, Neeme Järvi, Yannick Nézet-Séguin, Mikhail Pletnev, Semyon Bychkov, Myung-Whun Chung o Philippe Jordan.
Impegnata nelle ultime stagioni in vari progetti – concerto di beneficenza a favore dei rifugiati siriani per il 70° anniversario delle Nazioni Unite, concerto “To Russia with Love” per i diritti umani in Russia… -, ha anche partecipato alla registrazione dell’album “A Head Full Of Dreams” della rock band Coldplay.
Due volte vincitrice del prestigioso ECHO Klassik Prize, nel 2012 per il suo disco Liszt e nel 2016 per l’album “Kaléidoscope”, Khatia Buniatishvili ha registrato anche un disco per trio con Gidon Kremer e Giedre Dirvanauskaite (2011), un disco di Chopin con l’Orchestre de Paris e Paavo Järvi (2012), l’album “Motherland” e un CD di sonate per violino e pianoforte con Renaud Capuçon (2014), i Concerti n°2 e n°3 di Rachmaninov con la Filarmonica Ceca diretta da Paavo Järvi e un recital di Schubert (2019), e più recentemente l’album “Labyrinth”, in omaggio a Enrico Morricone con opere di più compositori, pubblicato da Sony Classical nell’ottobre 2020.