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“Jules Massenet, maestro del suo tempo”, il festival d’autunno del Palazzetto Bru Zane di Venezia
Sei concerti per (ti) scoprire le rarità del grande compositore francese e la sua profonda influenza sulla vita musicale d’Oltralpe
Prende il via a Venezia “Massenet, maestro del suo tempo“, il Festival d’autunno organizzato dal Palazzetto Bru Zane -Centro per la Musica Romantica Francese. Sono sei i concerti messi in campo dal 1 al 28 ottobre 2022 per riscoprire e approfondire la figura di Jules Massenet (1842 – 1912) e la sua vasta produzione musicale.

Massenet, autore fecondo e di enorme successo durante la Belle Époque, poi a poco a poco dimenticato se non caduto in oblio, occupa una posizione centrale nella vita musicale francese, che influenzò profondamente sia come compositore che in veste di didatta. Attivo soprattutto in campo operistico, si cimentò nei generi più diversi, dal dramma lirico al grand opéra fino all’opéra-comique, con una incredibile varietà di soggetti, fantastici, fiabeschi, antichi, medievali, esotici … reinventandosi ad ogni nuovo lavoro, con un eclettismo – parola chiave dello stile di Jules Massenet – che adatta costantemente la musica alla storia che deve servire. Dunque in ampio catalogo da riscoprire, accanto ai più noti e tutt’ora eseguiti capolavori Werther, Thaïs e Manon.

Parimenti da diffondere, la copiosissima produzione delle mélodies altro settore chiave per Massenet, che ne scrisse oltre trecento. Alla musica vocale si affiancano poi i pezzi di genere per pianoforte, mentre è assente la musica da camera, che nella programmazione del festival d’autunno del Palazzetto Bru Zane compare però sotto forma delle diffusissime trascrizioni dai brani d’opere (notissima la Méditation da Thaïs), e attraverso i lavori dei tanti allievi del compositore. Massenet formò infatti un’intera generazione di artisti che gliene sarà a lungo riconoscente, da Gabriel Pierné a Paul Vidal, Reynaldo Hahn e molti altri, che porteranno la visione del Maestro nel cuore del XX secolo.

Il Festival d’autunno Massenet, maestro del suo tempo, inaugura sabato 1 ottobre 2022 alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista con il concerto Dal salotto alla scena, un florilegio di arie d’opera e mélodies per voce e pianoforte con un quartetto di cantanti, Gabrielle Philiponet, Marie Kalinine, Artavazd Sargsyan e Philippe-Nicolas Martin accompagnati al pianoforte da Thomas Tacquet.

La rassegna si sposta poi nel suggestivo Palazzetto Bru Zane, dove si svolgeranno tutti gli altri concerti:

Domenica 2 ottobre (ore 17), una serata tutta dedicata al pianoforte con il programma Farfalle nere, farfalle bianche interpretato da François Dumont, che ai brani di Massenet affianca i lavori dei suoi allievi Gabriel Pierné, Paul Hillemacher, Reynaldo Hahn, Xavier Leroux.

Massenet stesso fu un ottimo pianista, e iniziò presto a scrivere per il suo strumento prediletto (Dix Pièces de genre, 1866) prima di abbandonarlo per dedicarsi alla composizione lirica e orchestrale. Tornò tuttavia alla scrittura pianistica sul finire del secolo, pubblicando le Deux impromptus (1896) et Deux Pièces pour piano (1907). Accanto a questi evocativi brani di Jules Massenet, il concerto presenta i primi lavori dei suoi discepoli, dai Portraits de peintres di Reynaldo Hahn (1894) alla Rêverie di Paul Hillemacher (1908) passando per la Romance di Leroux e l’Étude symphonique di Gabriel Pierné (1903).

Giovedì 13 ottobre si torna alla musica vocale con Tesori nascosti, appuntamento dedicato al prezioso e ricchissimo repertorio delle mélodies. Il mezzosoprano Marie Gautrot e Frédéric Rouillon al pianoforte presenteranno mélodies di Massenet, Chausson, Pierné, Février e Hillemacher.

“Benché la mélodie francese – spiega la nota al programma – ottenga la patente di nobiltà sotto la Terza Repubblica, in particolare con i lavori di Duparc, Chausson e Fauré, essa rimane un territorio in cui i compositori si inoltrano con obiettivi diversi: piacere al grande pubblico e ottenere successo commerciale; dimostrare le proprie capacità al fine di convincere i direttori di teatri d’opera; sedurre l’alta società per ottenerne il sostegno; o, ancora, creare un’opera perfetta, in cui la poesia sia valorizzata dalla musica…” Attorno a Massenet, un’ intera generazione di compositori si muove tra questi poli diversi, cercando di conciliarli nel nome del successo artistico.

Martedì 18 ottobre il trio formato da Mi-Sa Yang al violino, Yan Levionnois al violoncello e Jonas Vitaud al pianoforte presenta In punta di pentagramma, su musiche dello stesso Massenet, di Ernest Alder, Gabriel Pierné e Henry Février: trascrizioni da popolari brani operistici, elegie, fantasie e altri seducenti pezzi da salotto che non aspirano al pantheon dei capolavori, ma -ieri come oggi – incantano il pubblico con la loro piacevolezza.

Il violino danzante è il titolo del concerto in programma nella settimana successiva – il 25 ottobre il duo composto dal violinista Théotime Langlois de Swarte e dal pianista Tanguy de Williencourt eseguirà musiche di Massenet, Hillemacher, Halphen, Hahn e Pierné. Massenet non ha composto alcun pezzo per violino, ma numerose sono le trascrizioni dalle sue opere, come la celebre Méditation da Thaïs; accanto a musiche ‘di derivazione’, la locandina comprende brani degli allievi di Massenet, offrendo un’ampia panoramica sull’uso del violino solo durante la Belle Époque,.

Chiude il Festival d’autunno 2022, venerdì 28 ottobre al Palazzetto Bru Zane, l’immancabile pianoforte a quattro mani: il Geister Duo (David Salmon e Manuel Vieillard) si cimenterà nel programna Sulle ali del pianoforte, interpretando musiche di Massenet, Cécile Chaminade, Reynaldo Hahn e Georges Bizet. Un viaggio musicale dall’India dell’XI secolo (Ouverture del Roi de Lahore di Massenet) alle nebbie dell’Irlanda con i Préludes sur des airs populaires irlandais di Reynaldo Hahn, passando per l’Idylle arabe le a Danse hindoue di Cécile Chaminade, terminando infine con i Jeux d’enfants di Georges Bizet, che riconducono al tempo dell’innocenza e della fantasia.

*

(In basso, il pianista François Dumont)
“Jules Massenet, maestro del suo tempo”, il festival d’autunno del Palazzetto Bru Zane di Venezia

C’è dell’Altro

I concerti iniziano alle ore 19.30, eccetto il concerto domenicale (2 ottobre) in programma alle 17.
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