- Da Dom 5 Set '21
- a Dom 24 Ott '21
La rassegna porta il nome dell’illustre compositore materano Egidio Romualdo Duni (Matera 1708 – Parigi 1775), musicista di alta reputazione europea, considerato il padre dell’Opéra-Comique francese.
L’edizione 2021, progettata dal direttore artistico Dinko Fabris e dal presidente Saverio Vizziello, è posta sotto il tema ‘Mediterraneo e dintorni’, e comprende quindici appuntamenti tra musica antica e contemporanea declinati in programmi musicali attraversati, come fossero rotte marittime, dalla costante dell’incontro fra culture.
Il festival, tra i primi fondati nel Meridione e unico festival di musica antica della Basilicata, fa parte del REMA (Réseau Européen des Festivals de Musique Ancienne), rete europea di manifestazioni di musica antica costituita in Francia nel 2000.
La vocazione internazionale è uno dei cardini del festival, onorata, nelle parole del direttore artistico Dinko Fabris, “costruendo i programmi intorno ai fenomeni di dialogo che, attraverso i secoli, si sono verificati e continuano a verificarsi nei repertori prodotti innanzitutto nel Sud Italia e, per estensione, anche nel resto d’Italia e in altri contesti.”
In cartellone nomi di spicco come Jordi Savall – cui è affidata l’inaugurazione il 5 settembre -, Les Arts Florissants, Ensemble Faenza, Patrizia Bovi, affiancati da molti altri protagonisti della musica antica internazionale che animeranno un ricco e variegato cartellone.
Il festival non manca naturalmente di onorare Egidio Romualdo Duni, di cui sarà rappresentata l’opéra-comique ‘Le deux chasseurs et la laitiére’, basata su due fiabe di Jean de La Fontaine del quale nel 2021 ricorrono i quattrocento anni dalla nascita.
Il programma del Festival Duni 2021 è articolato lungo diverse direttrici tematiche: la citata prospettiva interculturale (Jordi Savall, 5 settembre – Cantiga de la Serena, 10 settembre – Aland Lopez, 10 ottobre), l’esplorazione delle musiche e della figura di Duni (‘Le deux chasseurs et la laitiére’ di E.R. Duni, 23 ottobre – Giornata studi Antonio Duni, 24 ottobre) l’attenzione al Rinascimento (Patrizia Bovi e Crawford Young, 12 settembre – Catalina Vicens, 3 ottobre – Les Arts Florissants, 4 e 5 ottobre – incontro con Brunella Paolini e Franco Pavan, 19 ottobre), il connubio tra musica antica e ‘900 storico (Carmina Burana, 15 settembre – Saverio Vizziello, 28 settembre) e tra musica antica e contemporanea (‘Preferisco il rumore del mare’ di Fabrizio Festa 18 settembre, L’Astrée e Francesco D’Orazio, 9 ottobre), il progetto dedicato all’integrale delle Passioni di Giovanni Maria Trabaci (Cappella Corradiana, 18 ottobre).
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Il programma in dettaglio Apertura del festival il 5 settembre con un mito della musica antica: sarà infatti Jordi Savall affiancato dal suo ensemble ad inaugurare la rassegna con il programma Oriente/Occidente, autentico dialogo interculturale in musica, quasi un manifesto dei propositi pluralisti che animano il festival. Savall, oltreché protagonista della scena artistica internazionale da oltre un cinquantennio, non a caso è anche Ambasciatore dell’Unione Europea per il Dialogo culturale e Ambasciatore Unesco per la Pace. (Teatro Comunale Guerrieri, ore 20).
Sempre nell’ottica dell’interazione tra culture diverse si pone il concerto dell’ensemble Cantiga de la Serena, con il programma ‘La Mar, Canti di gioia, di preghiera e d’amore dal Mediterraneo’ al Palazzo Viceconte il 10 settembre (in collaborazione con Puglia Sound-Regione Puglia);
nell’ambito di un festival italiano di musica antica non può mancare il Rinascimento: il 12 settembre alla Chiesa del Purgatorio Patrizia Bovi e Crawford Young, autorevoli specialisti del repertorio vocale e strumentale, presenteranno un ricercato programma dedicato agli ‘Improvvisatori per voce e liuto nell’Italia del Rinascimento’, un fenomeno denso d’implicazioni interdisciplinari tra musica scritta, tradizione orale, poesia e iconografia.
Il 15 settembre in Piazza san Pio X (rione Spine Bianche), l’Orchestra e Coro della Magna Grecia diretti da Michele Nitti eseguiranno i celeberrimi Carmina Burana (1937) di Carl Orff , il Medioevo visto attraverso lo sguardo del Novecento nell’ampia e impegnativa partitura sinfonico corale amata in tutto il mondo;
Il 18 settembre al Teatro Comunale Guerrieri, prima esecuzione assoluta dell’opera ‘mediterranea’ “Preferisco il rumore del mare” di Fabrizio Festa, commissionata dal Festival Duni 2021. In scena un nutrito gruppo di artisti di varia formazione vocale e strumentale, dall’Italia all’Iran e al Canada, impegnati in un progetto che coniuga la vocazione ancestrale della musica con le moderne tonalità offerte dall’elettronica. Il progetto nasce infatti dall’ormai tradizionale collaborazione tra il Festival Duni, MaterElettrica e il compositore Fabrizio Festa, che insieme creano un connubio tra musica antica e contemporanea, caratteristica innovativa della manifestazione materana;
Musica antica e Novecento storico si ricongiungono nuovamente nel concerto in programma il 28 settembre all’Auditorium del Conservatorio di Matera, quando l’Orchestra Metropolitana di Bari diretta da Saverio Vizziello eseguirà le Antiche arie e danze per liuto di Ottorino Respighi, precedute dalle versioni originali rinascimentali per liuto solo proposte da Michele Carreca;
il 3 ottobre torna protagonista il Rinascimento cinquecentesco con il concerto di Catalina Vicens, tastierista di origini cilene e nuovo direttore del Museo bolognese delle tastiere di San Colombano, che presenterà un programma dedicato al clavicembalo italiano. La serata, in programma all’Oratorio della Chiesa di San Giovanni Battista, è dedicata alla memoria di Luigi Ferdinando Tagliavini (1927-2017) e Liuwe Tamminga (1953-2021), personalità alle quali il mondo degli strumenti da tasto deve moltissimo.
A Gesualdo da Venosa (Venosa 1566 – Gesualdo 1613), figura imprescindibile del Rinascimento meridionale sono dedicati due imperdibili concerti di un altro ensemble fondativo della musica antica: Les Arts Florissants diretti da Paul Agnew che canteranno lunedì 4 ottobre i Responsori a sei voci nel Duomo di Matera, e martedì 5 ottobre un’antologia di Madrigali a cinque voci nella Sala Stravinskij del Castello di Gesualdo (Avellino);
ancora un appuntamento che riunisce sul palco musica barocca e contemporanea è in cartellone il 9 ottobre all’Auditorium del Conservatorio ‘Gesualdo da Venosa’ di Potenza: le celebri Quattro stagioni di Antonio Vivaldi si intrecceranno con la “La Quinta Stagione”, composizione di Fabrizio Festa. L’ensemble torinese L’Astrée e il violinista Francesco D’Orazio offriranno l’opportunità di ascoltare l’esecuzione filologica su strumenti antichi delle pagine vivaldiane, fra le più amate dal pubblico di tutto il mondo, seguita dal pezzo di Festa ispirato al calendario cinese che prevede una quinta stagione. D’Orazio – dedicatario del brano – lo suonerà con il violino elettrico;
il 10 ottobre all’Oratorio della Chiesa di San Giovanni Battista, il liutista Aland Lopez dedicherà il concerto – presentando un suo ultimo lavoro discografico – al compositore e virtuoso seicentesco Hieronymus Kapsperger (Venezia 1580 circa – Roma 1651). Kapsberger, di origine tedesca ma nato in Italia e romano d’adozione, famoso per il suo eccezionale virtuosismo, è stato anche autore di brani di straordinaria fantasia creativa, a riprova della temperie magmatica dell’ambiente musicale italiano di primo Seicento.
Anche nel 2021 continua il progetto avviato nel 2018 che prevede l’esecuzione dell’integrale delle quattro Passioni – pubblicate nel 1634 e finora sconosciute – di Giovanni Maria Trabaci, nato nella odierna Irsina (Matera) e divenuto il più importante musicista della Napoli spagnola del primo Seicento: infatti lunedì 18 ottobre, nella Chiesa di San Francesco d’Assisi verrà eseguita la Passione secondo Luca (Napoli 1634), con la Cappella Corradiana diretta da Antonio Magarelli e con la partecipazione di Franco Pavan. Il progetto “Trabaci-passioni” è realizzato in collaborazione con il Centro Studi Giovanni Maria Trabaci diretto da Giuseppe Barile.
Il liuto – strumento principe del Rinascimento e cardine attorno al quale ruotano i rapporti musicali tra Europa e oriente – sarà nuovamente protagonista il 19 ottobre in occasione dell’incontro con Brunella Paolini e Franco Pavan, che presenteranno una straordinaria raccolta pesarese di recente scoperta.
Gli eventi di chiusura del Festival Duni sono dedicati all’illustre compositore materano da cui la rassegna prende il nome: il 23 ottobre al Teatro Comunale Guerrieri di Matera l’Ensemble Faenza di Parigi e l’Orchestra Barocca del Festival Duni diretti da Marco Horvat eseguiranno un opéra-comique di Egidio Romualdo Duni, Le deux chasseurs et la laitiére (Parigi 1763) con testo basato su due fiabe di Jean de La Fontaine (poeta e scrittore francese del quale nel 2021 ricorrono i quattrocento anni dalla nascita); un occasione unica per ascoltare dal vivo un repertorio di rarissima esecuzione e conoscere un genere del quale Duni è stato padre fondativo.
il 24 ottobre (a partire dalle ore 10) il festival, in collaborazione con il Conservatorio Duni di Matera e l’Università della Basilicata, dedicherà una Giornata di studi ad Antonio Duni, compositore prolifico e avventuroso fratello di Egidio Romualdo. I compositori, cosa comune al tempo, facevano parte di una famiglia di musicisti – il padre, Francesco Duni era stato per quasi quarant’anni maestro di cappella a Matera.
Nell’ambito della giornata studi di svolgeranno un concerto del Duni Ensemble e uno dell’Americantigua Ensemble diretto da Ricardo Bernardes nel quale le note del compositore lucano dialogheranno con quelle di autori coevi spagnoli e portoghesi.
Tutti gli appuntamenti in cartellone avranno inizio alle ore 20.
Altre informazioni d’interesse
Il Festival Duni fa parte del REMA (Réseau Européen des Festivals de Musique Ancienne), rete europea di manifestazioni di musica antica costituita in Francia nel 2000C’è dell’Altro
Informazioni su Matera: www.materawelcome.it*
Per approfondire la figura di Egidio Romualdo Duni: I due mondi di Duni: il teatro musicale di un compositore illuminista fra Italia e Francia – a cura di Paolo Russo (Atti del Convegno tenutosi a Parma nel 2013)
Lucca, 2014
Gregorio Maria Paone
Egidio Romualdo Duni : tra la produzione parmigiana e quella francese: 1749-1763
Roma 2018
Venezia, 7 Ottobre alle 16:30
Milano, 12 Ottobre alle 20:00
Bolzano, 17 Ottobre alle 20:00
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