Concertisti Classica

La Musica Classica in Italia

I Suoni delle Dolomiti, in Trentino il Festival in quota
26. edizione per la rassegna che porta la musica a contatto con la montagna
Torna dal 23 agosto al 24 settembre uno dei più originali festival musicali italiani, I Suoni delle Dolomiti. Ambientato in cima alle più belle montagne del Trentino, il festival di musica in alta quota propone una serie di appuntamenti a cielo aperto immersi nella natura, negli scenari più affascinanti e tra panorami memorabili, nell’assoluto rispetto dell’ambiente.

Evento davvero imperdibile per tutti gli amanti della montagna, I Suoni delle Dolomiti giunge alla 26. edizione con un mese di appuntamenti tra conche e prati, radure, vette dove la musica dialoga con il paesaggio circostante. I concerti si svolgono nei più suggestivi palcoscenici naturali, luoghi raggiunti a piedi dal pubblico e dai musicisti che poi, tolti gli strumenti dagli zaini, si esibiscono in variegati programmi musicali che toccano diversi generi, spesso miscelati tra loro.

Sedici sono i concerti fra le montagne dispiegati dal cartellone de Il Suono delle Dolomiti 2021, programmati ad insolita ora, mezzogiorno, con il sole allo zenit, eccetto uno che si svolgerà all’alba (ore 6.30). Previsto anche il consueto trekking di tre giorni sulle Dolomiti più spettacolari, le Pale di San Martino, in compagnia degli artisti.

Interamente gratuiti, i concerti prevedono principalmente musica classica (spesso dialogante con altri generi), jazz e il meglio della canzone d’autore italiana. L’edizione 2021 propone grandi maestri come Gidon Kremer con la Kremerata Baltica in apertura di festival, Antje Wheitaas al violino, l’eclettico violista Danilo Rossi, Mario Brunello – direttore artistico – con il suo inseparabile violoncello, e ancora il quotato ensemble I Virtuosi italiani, il Quartetto Lyskamm di notorietà internazionale, il giovane Quartetto van Kuijk. Non manca il jazz con Paolo Fresu e Danilo Rea, e la canzone italiana con Daniele Silvestri e Niccolò Fabi che chiuderà la rassegna. In cartellone anche la Riot Brass Band, il Trio Gardel, Gianluca Petrella – Riccardo Onori Duo, un evento con Stefano Massini, il Coro alpino Sasso Rosso, gli attori Neri Marcorè e Fabrizio Gifuni.

Eventi speciali sono dedicati a Beethoven (250 anni + 1 dalla nascita) con il Concerto dell’alba, ad Piazzolla (100 anni dalla nascita) e al cantautore Gianmaria Testa.

Fanno da quinta alle performance le Dolomiti di Brenta, la Paganella, il Catinaccio, le Pale di San Martino per un viaggio nella natura trentina con i colori e le atmosfere dell’autunno in arrivo.

Il programma in dettaglio

Apertura de I Suoni delle Dolomiti 2021 il 23 agosto con uno straordinario musicista, tra i più noti del panorama internazionale: Gidon Kremer e la Kremerata Baltica, per l’occasione affiancati del bandeonista Arne Glorvigen. In programma ‘Hommage à Astor Piazzolla – Viaggio nel nuevo tango’ per ricordare i 100 anni dalla nascita del maestro argentino, con cui Kremer aveva intessuto un profondo sodalizio. (Località Malga Canvere, Gruppo Viezzena – Bocche / Malga Canvere in Val di Fiemme)

Il 25 agosto ci sarà un appuntamento tutto dedicato al violino con la carismatica Antje Weithaas, musicista molto apprezzata per tecnica e interpretazione, che ha condiviso il palco con orchestre di tutto il mondo dalle tedesche Bamberger Symphoniker, Deutsches Symphonie-Orchester Berlin alle americane Los Angeles Philharmonic, San Francisco Symphony e alle europee BBC Symphony, Philharmonia Orchestra, Sinfonica Nazionale Estone e Filarmonica di Poznan, per citarne alcune. Ai Prati Col, all’ombra delle Pale di San Martino proporrà musiche di Johann Sebastian Bach e Ysaÿe.

Il 27 agosto, cambio di scena con il Trio Gardel, ispirato dalle note malinconiche e magiche dell’universo sonoro del più grande cantante di tango di sempre, Carlos Gardel. Il fisarmonicista Lionel Suarez ha riunito nel Trio Gardel il violoncellista Vincent Segal e il percussionista Minino Garay. (Val di Fassa. Località Buffaure).

Il 30 agosto, un progetto che unisce musica e racconto con Stefano Massini, attore, scrittore, saggista fiorentino. Condividono con lui il palco lui Erik Fink, ricercatore e musicista da sempre impegnato a esplorare le nuove interpretazioni della tradizione culturale ebraica e Stefano Corsi, grande virtuoso dell’arpa celtica e armonica. (Pian della Nana, Malga Tassulla, Dolomiti di Brenta / al Pian della Nana (sulle Dolomiti di Brenta)

Il 1 settembre è la volta di ‘Un avventura sonora’, con Paolo Fresu e il suo trio formato da Dino Rubino (piano e flicorno) e Marco Bardoscia (contrabbasso). Paolo Fresu come altri grandi della musica internazionale, ad esempio iUri Caine o Dave Douglas, ha saputo trasformare il jazz in un autentico viaggio tra gli scenari sonori più insoliti e affascinanti. (Località Camp Centener, Dolomiti di Brenta)

Il 3 settembre nello splendido scenario dei laghetti di Bombasel, ci sarà la Riot Jazz Brass Band con un sound trascinante e ritmi travolgenti. Proveniente dalla scena magmatica e multiculturale di Manchester, la Riot Brass Band. È formata da nove componenti per tre trombe, tre tromboni, percussioni, sousafono, guidati da MC Chunky, con un programma che attinge e rimescola vari generi dal Jazz al Balkan e altro.

Il 6 settembre, l’evento speciale L’alba delle Dolomiti, un concerto alle ore 6.30, quest’anno all’insegna di Beethoven. Assistendo al sorgere del sole sul balcone naturale del Col Margherita in Val di Fassa con una vista incantevole su numerosi gruppi dolomitici, parole e musica formeranno un inno universale alla natura e al genio musicale di Beethoven.

Imbracceranno gli strumenti il Quartetto Lyskamm accanto a Sara Marzadori al violino e Paolo Bonomini al violoncello, per una rara versione coeva della Sinfonia n. 6 “Pastorale” per sestetto d’archi. Voce narrante Fabrizio Gifuni, sul testo di Sandro Cappelletto che racconta un Beethoven inusuale e privato, visto attraverso gli occhi del nipote Karl (L’unico modo di amarlo è rimanergli lontano – località Col Margherita, Passo San Pellegrino, Gruppo Lusia – Bocche).

L’ 8 settembre si torna alla musica italiana con Daniele Silvestri, in località Bait Del Germano sulla Paganella. Le canzoni di Silvestri si muovono in mondi diversi unendo sempre melodia, leggerezza, impegno civile, premiate da numerosi riconoscimenti come il Premio Tenco o il David di Donatello.

Il 10 settembre uno dei più importanti e noti esponenti della musica classica italiana, Danilo Rossi – prima viola del Teatro alla Scala di Milano – incontra il New Gipsy Project per un viaggio all’interno della musica “popolare” attraverso le riletture di grandi compositori come Dvořák, Brahms e Bartók e travolgenti musiche dell’est europeo. (Località Malga Movlina, Dolomiti di Brenta).

Il 13 settembre è la volta del Duo formato da Gianluca Petrella e Riccardo Onori, con un dialogo tra passato e presente per trombone e chitarra (Località Malga Villesinella Alta, Dolomiti di Brenta).

Il 15 settembre spazio alla classica con il giovane Quartetto Van Kuijk fondato nel 2012 a Parigi. Composto da Nicolas Van Kuijk (violino), Sylvain Favre-Bulle (violino), Emmanuel François (viola) e Anthony Kondo (violoncello), il Quartetto ha vinto prestigiosi concorsi internazionali e si è esibito in tutta Europa. Nello splendido scenario della Roda de Vael in val di Fassa, presenta musiche di Edvard Grieg e Felix Mendelssohn.

Il 17 settembre Danilo Rea propone melodie e improvvisazioni sulla musica di Luis Bacalov, con il Tango che diventa spunto per un mondo fatto di improvvisazioni, avventure sonore e contaminazioni. Danilo Rea al pianoforte sarà affiancato dal violinista Marcello Sirignano, del sassofonista Pietro Tonolo e del contrabbassista Giovanni Tommaso. (Località Sant’Antonio di Mavignola, Malga Brenta Bassa, Dolomiti di Brenta).

Dal 18 al 20 settembre, l’atteso Trekking con gli artisti per un piccolo gruppo di persone, Il pubblico condividerà camminate, soste, rifugi e momenti musicali con Mario Brunello, Gabriele Mirabassi, Domenico Mariorenzi e l’attore Neri Marcorè, in un percorso che ruota attorno alla figura del cantautore piemontese Gianmaria Testa. Una tre giorni di cammino e musica che sintetizza alla perfezione quel mix di paesaggi naturali unici, silenzi, esplorazioni sonore, conquista e condivisione che sono i Suoni delle Dolomiti. Una esperienza per un numero limitato di persone che potranno salire lungo sentieri, toccare cime, condividere le sere in rifugio, ascoltare le Guide alpine del Trentino e assistere al confronto e alla fase creativa dei quattro musicisti attorno alla figura di Testa.

A conclusione, sempre dedicato a Gianmaria Testa, l’evento ‘Dentro la tasca di un qualunque mattino’, in programma il 20 settembre a Villa Welsperg, l’antica dimora nobiliare immersa in un paesaggio senza tempo nel gruppo delle Pale di San Martino. Il progetto è anche un incontro originale tra i quattro artisti. Da un lato il noto attore, Neri Marcorè assieme al chitarrista Domenico Mariorenzi che da tempo si confrontano con le canzoni di grandi cantautori e col repertorio di Testa e dall’altra il violoncellista Mario Brunello e il clarinettista Gabriele Mirabassi che con l’artista nato a Cuneo hanno collaborato e condiviso momenti creativi.

Il 22 settembre, con “Echi di montagna’ il canto popolare alpino dialoga con la musica classica: il Coro Sasso Rosso, direttore Adriano Dalpez, da cinquant’anni interprete del repertorio popolare trentino e alpino, incontra i Virtuosi Italiani, ensemble classico che ha calcato i palcoscenici dei più importanti teatri italiani, tra cui il Teatro alla Scala, il Teatro alla Fenice, L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Con il corno delle Alpi di Carlo Torlontano, località La Porta, Gruppo Cornacci Monte Agnello).

La chiusura de I Suoni delle Dolomiti 2021 il 24 settembre è affidata a Niccolò Fabi, cantautore cresciuto nel vivace ambiente musicale della Roma inizi anni Novanta. A 25 anni dal suo primo singolo di successo “Dica” ha conquistato un proprio posto sia agli occhi della critica musicale sia nel cuore del pubblico con melodie ritmiche e testi intelligenti, con uno stile live pieno di umanità molto apprezzato dai fan Lo scenario del concerto in Val Duròn nelle Dolomiti di Fassa (nei pressi del Rifugio Micheluzzi) offre una perfetta cornice al suo concerto ‘ La poesia delle canzoni fra Tradizione e Tradimenti’.

Altre informazioni d’interesse

Dal 18 al 20 settembre torna il ‘Trekking con gli artisti’, esperienza per un piccolo gruppo di persone, che condivideranno il percorso con i musicisti Mario Brunello, Gabriele Mirabassi, Domenico Mariorenzi e l’attore Neri Marcorè. I partecipanti potranno salire lungo sentieri, toccare cime, condividere le sere in rifugio, ascoltare le Guide alpine del Trentino e assistere al confronto e alla fase creativa dei quattro musicisti attorno alla figura del cantautore piemontese Gianmaria Testa.
I Suoni delle Dolomiti, in Trentino il Festival in quota

Altre informazioni di interesse

I Suoni delle Dolomiti’ vanno in scena per la prima volta il 1° luglio 1995 nei pressi del Rifugio Brentei, nel cuore delle Dolomiti di Brenta da un’idea e un sogno di Paolo Manfrini e Chiara Bassetti, tutt’ora alla direzione artistica del festival, in coppia con il Maestro Mario Brunello, sostenitore dell’iniziativa fin dal lontano 1995. Da quella data sono passate molte e fortunate edizioni: estate dopo estate, grazie al festival, sono saliti in quota artisti di prestigiosa fama nazionale e internazionale, e con loro tantissimi amanti della musica e della montagna. Così ‘I Suoni delle Dolomiti’ ha potuto affermarsi come un format celebre, al quale si sono ispirate molte altre iniziative
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