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La Musica Classica in Italia

I Suoni delle Dolomiti 2023 | 28ª edizione
Torna il festival musicale in quota, un mese di concerti nella natura incontaminata delle montagne del Trentino; 17 appuntamenti compongono il cartellone firmato da Mario Brunello, dalla musica classica al jazz, dalla canzone d’autore alla popular music, al teatro musicale
Tra le montagne del Trentino torna uno dei più originali e rinomati festival musicali italiani, I Suoni delle Dolomiti: si svolgerà dal 23 agosto al 1° ottobre 2023 la 28ª edizione della rassegna in alta quota, oltre un mese di concerti in luoghi raggiunti a piedi dal pubblico e dai musicisti, tra panorami mozzafiato e ambienti naturali straordinari. Conche e prati, radure, laghi e vette accoglieranno i 17 appuntamenti del composito programma impaginato con la direzione artistica di Mario Brunello, segnato caratterizzato come sempre da un’ ampia varietà di generi, dalla musica classica alla canzone d’autore, dal jazz alla popular music, al teatro musicale.

Musica in cammino tra le vette, I Suoni delle Dolomiti sono unici e irriproducibili: un percorso comune tra artisti e pubblico, risalendo i sentieri fianco a fianco, per raggiungere spazi incontaminati  dove il suono degli strumenti dialoga con il paesaggio circostante e la maestosità della montagna: teatri naturali senza confini che accolgono insieme spettatori e musicisti, per scoprire la montagna come luogo di meraviglia e incontro, come esperienza da ricordare e, soprattutto, da vivere e condividere.

I concerti si svolgono alle ore 12 con il sole allo zenit, eccetto quello dell’Alba delle Dolomiti programmato alle ore 6.30.

Il Programma

L’inaugurazione

I Suoni delle Dolomiti apre la ventottesima edizione mercoledì 23 agosto 2023 a Malga Tassulla in Val Nana, ai piedi del Monte Peller nelle Dolomiti di Brenta: Nord e Sud Europa dialogheranno nell’evento che vede protagonisti il norvegese Erlend Øye  – metà del duo Kings of Convenience, alfieri del New Acoustic Movement – e i siciliani de La comitiva: un sorprendente incontro tra differenti suoni e colori, che incarna alla perfezione lo spirito più avventuroso del Festival.

Musica classica

La musica classica da sempre è un caposaldo de I Suoni delle Dolomiti, e quest’anno entrerà in cartellone il 1° settembre in occasione dell’Alba delle Dolomiti, uno degli eventi più amati del Festival, che ritorna nella sua cornice “storica” del Col Margherita, in Val di Fassa. Spetta al direttore artistico Mario Brunello salutare il levar del sole a quota 2500 m, con il suo violoncello accompagnato dal Polish Cello Quartet, formato da strumentisti di spicco della nuova generazione. A colorare di suoni quel momento unico di sospensione fra le tenebre e la luce sarà un programma “sinfonico”, seppur per soli 5 violoncelli, con due originali e rare trascrizioni del Bolero di Ravel e del Concerto per violoncello in si min. op. 104 di Antonín Dvořák, oltre al fascinoso brano Terra Aria di Giovanni Sollima.

Sarà ancora dedicato alle sonorità classiche il concerto in calendario l’8 settembre in una delle nuove ambientazioni del Festival, Sagron Mis, ai piedi delle Pale di San Martino e delle Vette Feltrine: il quintetto La Petite Écurie, tre oboi, fagotto e percussioni, porterà in quota la grande musica barocca, mettendo in scaletta, tra gli altri, Purcell, Händel e Vivaldi.

Il 21 settembre al Rifugio Roda di Vaèl salirà lo storico Quartetto della Scala, nato nel 1953 e rifondato nel 2001 da quattro giovani prime parti dell’Orchestra del Teatro. Con un organico che si è via via modificato, nel corso dei decenni il Quartetto è stato protagonista di importanti eventi musicali e registrazioni. In questa occasione suoneranno Francesco Manara e Daniele Pascoletti, violini, Simonide Braconi, viola e Massimo Polidori, violoncello, in programma  Schubert, Quartettsatz in do min D 703, Beethoven, Quartetto op 18 n 4, e Parafrasi dal Rigoletto di Verdi.

Il 22 settembre a Malga Vallesinella Alta, sulle Dolomiti di Brenta, sarà la volta del versatile Sergey Malov: nato a San Pietroburgo, è un rinomato virtuoso degli strumenti ad arco, suonando il violino, la viola,il violino barocco e il violoncello da spalla. Malov salirà in quota con quest’ultimo per eseguire brani di Bach, in inedito accostamento alle melodie della tradizione folk irlandese.

Teatro musicale

Due gli appuntamenti dedicati al Teatro musicale in alta quota: il 6 settembre in Val di Fassa, a Malga Canvere sopra Bellamonte nel Gruppo Viezzena – Bocche, un palcoscenico di verdi prati accoglierà la favola in musica ‘Polimero, un burattino di plastica’: scritto da Giobbe Covatta e interpretata da Gene Gnocchi, il testo si accompagna alle musiche originali di Stefano Nanni, che nell’occasione dirigerà anche gli archi e le percussioni dell’Orchestra Maderna; con loro, la viola solista di Danilo Rossi. La favola ecologista rivisita in chiave attuale la fiaba di Pinocchio, per raccontare l’emergenza della plastica e l’inquinamento del pianeta.

È invece un viaggio –concerto ad alto potenziale comico quello che andrà in scena il 30 settembre, al rifugio Viviani – Pradalago sopra Madonna di Campiglio. Gli ingredienti ci sono tutti: prendiamo gli elementi di un’orchestra (l’Ensemble di fiati, voce e percussioni del Conservatorio F. A. Bonporti di Trento e Riva del Garda diretta dal Maestro Francesco Fontolan), un narratore che si lascia trasportare dalla fantasia, aggiungiamo i quattro funambolici solisti della Banda Osiris e immergiamoli tutti quanti, interpreti e pubblico, nella natura. E così la favola musicale “Pierino e il lupo” di Sergei Prokofiev sotto la lente deformante della Banda Osiris (Pierino! E il lupo?), diventa il pretesto per una scorribanda nel mondo della fantasia musicale dove le melodie di Prokofiev si intrecciano a quelle di altri famosi compositori, da Mozart a Bizet, e deragliano in generi differenti, dalle colonne sonore di Walt Disney ai Village People.

Jazz

il 25 agosto ai Laghi di Bombasel nel gruppo del Lagorai, I Suoni delle Dolomiti celebra il grande ritorno del trombettista americano Dave Douglas, tra i maggiori esponenti del jazz contemporaneo. A distanza di vent’anni e con la stessa formazione festeggerà l’album Mountain Passages, una composizione di 13 brani ispirata dalla cultura rurale del Trentino, in particolare ladina.

Si resta in ambito jazz il 28 agosto ai Prati Col in Val Canali, ai piedi delle Pale di San Martino: la cantante Tatiana Eva Marie, svizzera di nascita ma newyorkese di adozione, e la Avalon Jazz Band propongono un mix fra tradizione balcanica e il Gypsy Jazz di Django Reinhardt.

IL 12 settembre sul Monte Agnello in località Tresca (Val di Fiemme) si spazia da Strauss a Steve Wonder, grazie ai solisti dei celeberrimi Mnozil Brass, ora riuniti nel trio Wieder, Gansch & Paul: humour e gran classe per un concerto tra folk, jazz, tango e grandi compositori.

Il 14 settembre in località Col Bel sul Buffaure, nelle Dolomiti di Fassa, il fisarmonicista Luciano Biondini e il sassofonista Rosario Giuliani con il loro progetto Cinema Italiano rendono omaggio a Ennio Morricone,  maestro indiscusso della musica da film.

Il 17 settembre la violinista Iva Bittová, poliedrica e carismatica artista ceca votata alla sperimentazione, suonerà tra le torbiere di Passo Lavazè, dove salirà con Vladimír Václavek (voce e chitarra) e Jacob Růžička (percussioni).

Il 19 settembre a Villa Welsperg in Val Canali il trombettista Fabrizio Bosso e il pianista Julian Mazzariello si immergeranno nel mondo delle canzoni di Pino Daniele con il progetto Il cielo è pieno di stelle.

Il concerto del 24 settembre al Rifugio Contrin, ai piedi della Marmolada chiuderà con un evento aperto a tutti i tre giorni di  trekking (22-23-24.09.) proposti a camminatori allenati: lo spettacolo Tango Macondo sarà un dialogo in musica davvero speciale, nel segno degli strumenti ad aria e di un lirismo dagli aromi mediterranei, che vede impegnati Paolo Fresu (tromba, flicorno), Daniele Di Bonaventura (bandoneon) e Pierpaolo Vacca (organetto), con i giovani musicisti del Conservatorio Bonporti, Giulio Ferraro (tromba) e Giosué Mazzei (chitarra). Prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano per la regia di Giorgio Gallione, sarà un concerto-sogno di grande effetto che vivrà di poesia, intimismo e delle piccole cose capaci di raccontare i colori dell’universo musicale contemporaneo.

Popular Music

Nella cornice di Malga Brenta Bassa in Val Brenta, il 30 agosto I Suoni delle Dolomiti ospitano la giovanissima figlia d’arte Frida Bollani Magoni, pianista e cantante che già saputo ritagliarsi un suo specifico posto sotto i riflettori.

Canzone d‘autore

Per la canzone d’autore è un gradito ritorno ai Suoni il concerto di Jack Savoretti il 16 settembre a Malga Andalo, un’altra delle inedite ambientazioni di questa edizione, nelle Dolomiti di Brenta sopra Molveno.

Gran finale della 28ª edizione de I Suoni delle Dolomiti, il 1° ottobre a Camp Centener sopra Madonna di Campiglio: in una ambientazione probabilmente già autunnale e per questo ancor più suggestiva, sarà Carmen Consoli la protagonista del concerto conclusivo. Autentica icona della scena italiana  tra fine anni ’90 e nuovo Millennio, la ‘cantantessa’, come lei stessa ama definirsi, incanterà il pubblico con la sua voce e la sua chitarra calata nella magnifica natura del paesaggio. .

Altre informazioni d’interesse

La partecipazione agli eventi è gratuita, tranne per il trekking dove è prevista iscrizione e il pagamento di una quota.

I luoghi dei concerti si possono raggiungere anche:

· con le Guide Alpine e gli Accompagnatori di Media Montagna e di Territorio del Trentino, a pagamento, con prenotazione obbligatoria e posti limitati;

· con agli Accompagnatori di MTB del Trentino, a pagamento, con iscrizione obbligatoria e posti limitati solo in alcune date come da calendario.  
I Suoni delle Dolomiti 2023 | 28ª edizione

C’è dell’Altro

Ascolta, Dolomiti, suoni, spazi aperti, silenzio, luce, terre alte, camminare, impegno, condivisione, rispetto, accessibilità e tradizione: sono questi i 13 punti del Manifesto dei Suoni delle Dolomiti che da quest’anno riassume il senso del Festival. I Suoni delle Dolomiti hanno un’anima green; non utilizzano infrastrutture, l’acustica é quella naturale senza amplificazione, la luce quella del sole.

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Giunge alla 27. edizione il Festival di. . .

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