Giovanni Bellucci è uno dei più autorevoli pianisti del nostro tempo. La rivista Diapason lo inserisce nella Top Ten dei pianisti lisztiani della storia, accanto a Martha Argerich, Claudio Arrau, Alfred Brendel, Aldo Ciccolini, Gyorgy Cziffra, Wilhelm Kempff, Krystian Zimerman. Più volte premio “Editor’s choice” di Gramophone, la rivista britannica definisce Bellucci “un artista destinato a continuare la grande tradizione italiana, storicamente rappresentata da Busoni, Zecchi, Michelangeli, Ciani, Pollini”.
“Non esistono dieci pianisti come lui al mondo: egli ci riporta all’età d’oro del pianoforte”, così Le Monde annuncia la vittoria di Bellucci alla World Piano Masters Competition di Montecarlo 1996, giunta al culmine di una lunga serie di successi nei concorsi internazionali: Regina Elisabetta di Bruxelles, Primavera di Praga, Casella della Rai- Napoli, Claude Kahn di Parigi, Busoni di Bolzano. “Premio Ferenc Liszt alla carriera”, Bellucci è stato inserito dal magazine Diapason nella Top Ten degli interpreti ideali del compositore ungherese. La ristrettissima selezione lo accostava a Martha Argerich, Claudio Arrau, Alfred Brendel, Aldo Ciccolini, Gyorgy Cziffra, Wilhelm Kempff, Krystian Zimerman.
Impegnato in un’intensa attività solistica, Giovanni Bellucci è accompagnato dalle più celebri orchestre: Los Angeles Philharmonic, Dallas Symphony, BBC Philharmonic, Philharmonique di Monte-Carlo, Orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia, Russian Philharmonic di Mosca,, Sydney Symphony, Orchestre National d’Île-de-France, Sinfonia Varsovia, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Orchestra da Camera di Zurigo, Prague Radio Symphony Orchestra, Koninklijk Filharmonische Orkest van Vlaanderen, Orchestre Philharmonique Royal de Liège, Orchestra del Teatro Nazionale di Mannheim, Orchestra della Radiotelevisione Svizzera Italiana, Virtuosi di Praga, Singapore Symphony.
Invitato dalle più prestigiose sale, dai più importanti teatri di tradizione e festival (dall’Hollywood Bowl – cui deve il suo debutto americano di fronte a 18.000 spettatori – alla Herkulessaal di Monaco di Baviera, dal Théatre des Champs Elysées a Parigi al Goldener Saal del Musikverein di Vienna, dal Teatro La Fenice di Venezia al Konzerthaus di Berlino, dal Rudolfinum di Praga – nell’ambito del Prague Spring Festival – al Kennedy Center per la Performing Arts Society di Washington, dal Festival di Brescia e Bergamo all’Auditorio Belém di Lisbona, dove nel 2014 ha eseguito in 5 récitals il ciclo integrale delle Sinfonie di Beethoven trascritte da Liszt, dall’Auditorium du Louvre a Parigi, dove ha interpretato le 19 Rapsodie Ungheresi di Liszt in due memorabili serate consecutive trasmesse in diretta da Radio France, al Festival di Ravello dove ha debuttato un tour di concerti dedicati al repertorio pianistico “shakespeariano” accompagnato dal celebre attore Giancarlo Giannini nel ruolo di voce recitante), e ancora Wagner Festival di Ginevra, Philharmonique de Bruxelles, Svetlanov Concert Hall di Mosca, Sydney Opera House, Festival di Newport, Bath, Yokohama, Singapore, San Pietroburgo, Firkusny Piano Festival di Praga, La Roque d’Anthéron, Festival Chopin a Nohant, Besançon, Cannes, Radio France et Montpellier, Bologna Festival, Dias da Musica di Lisbona, Teatro alla Scala, Teatro Carlo Felice di Genova, Teatro dell’Opera di Roma, e per le più prestigiose sale da concerto parigine (Théâtre des Champs-Elysées, Cité de la Musique, Salle Pleyel, Auditorium du Louvre, Salle Messiaen di Radio-France, Salle Gaveau, Théâtre du Châtelet.
Giovanni Bellucci ha ricevuto – dopo la sua prima trionfale tournée australiana – il premio “Recital of the year” attribuito dal Sydney Morning Herald al miglior concerto cameristico australiano dell’anno; in quell’occasione – insieme a Bellucci – fu premiato anche il Maestro Lorin Maazel, per il miglior evento sinfonico.
Pianista dal vastissimo repertorio, Giovanni Bellucci ha eseguito in concerto le 32 Sonate di Beethoven al Politeama di Palermo, le 19 Rapsodie Ungheresi di Liszt all’Auditorium del Louvre di Parigi e al Festival di Radio France et Montpellier, le 9 Sinfonie di Beethoven/Liszt all’Auditorium Belem di Lisbona, le trascrizioni lisztiane della Sinfonia Fantastica e dell’Harold en Italie alla Performing Arts Society di Washington e al Festival francese Liszomanias, i 5 Concerti di Beethoven con l’Orchestra Sinfonica di Biel-Solothurn, i 2 Concerti di Chopin con la Filarmonica di Torino, l’integrale delle Opere di Busoni per Pianoforte e Orchestra con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e con l’Orchestra del Teatro Nazionale di Mannheim.
La discografia di Giovanni Bellucci è edita da Decca, Warner Classics, Accord/Universal. Tra le recenti incisioni, da segnalare i Tre Concerti per pianoforte e orchestra da camera di Alkan (Piano Classics), le 32 Sonate di Beethoven e le 9 Sinfonie di Beethoven/Liszt (14 c’è, Brilliant Classics) e i 5 Concerti di Beethoven (Calliope) con cadenze solistiche composte da Beethoven, Liszt, Brahms, Busoni, Fauré, Reinecke, Stavenhagen, Gould e da Bellucci stesso.