Giorgio Battistelli (Albano Laziale, 1953) si diploma in composizione nel 1978 con Giancarlo Bizzi al Conservatorio “A. Casella” dell’Aquila. Nel 1972 fonda il gruppo di improvvisazione “Edgard Varèse” e l’ensemble strumentale “Beat ’72″. Nel 1975 frequenta a Colonia i seminari di composizione di Karlheinz Stockhausen e Mauricio Kagel. Nel 1978-1979 segue a Parigi i corsi di tecnica e interpretazione di teatro musicale contemporaneo. Nel 1985-1986, su invito del Deutscher Akademischer Austauschdienst, risiede a Berlino.
La lunga e celebrata carriera di Giorgio Battistelli inizia negli anni Settanta con progetti di teatro sperimentale che sono diventati emblematici e fondanti della ricerca musicale, come Experimentum Mundi del 1981, che ad oggi ha raggiunto le 400 rappresentazioni in Europa, Asia, Oceania e Nord America ed è considerato un caposaldo del teatro musicale strumentale; Jules Verne del 1987, fantasia da camera in forma di spettacolo e Orazi e Curiazi del 1996.
Fra i titoli significativi della sua intensa produzione teatrale figurano: Teorema, coproduzione del Maggio Musicale Fiorentino e Biennale di Monaco, poi ripresa al Teatro dell’Opera di Roma con la regia di Luca Ronconi; Frau Frankenstein, commissione dell’Ensemble Modern; Prova d’orchestra, commissione dell’Opéra National du Rhin di Strasburgo. Nel 2002 va in scena Auf den Marmorklippen al Nationaltheater di Mannheim con la direzione di Ádám Fischer e la messa in scena della Fura dels Baus. Sono gli anni di The Embalmer su testo di Renzo Rosso, interpretato da Ian McDiarmid; de L’autunno del Patriarca; del Combattimento di Tancredi e Clorinda, presentato al Festival di Ravello con la regia di Mario Martone; di Riccardo III, libretto di Ian Burton con la regia di Robert Carsen, considerata da Opera News Magazine una delle migliori venti opere del secolo, successivamente ripresa dal Teatro La Fenice e premiata con il ‘Franco Abbiati’ 2018. Nel 2008 compone le opere The Fashion (commissione della Deutsche Oper am Rhein di Düsseldorf) e Divorzio all’italiana (commissione dell’Opéra National de Lorraine, con la regia di David Pountney); nel 2017 Lot (commissione del Teatro Staatsoper di Hannover); nel 2019 7 minuti (commissione dell’Opéra National de Lorraine) per cui scrive anche il libretto, liberamente adattato dall’omonimo testo di Stefano Massini. Due le novità recenti: Julius Caesar, commissione dell’Opera di Roma che ha inaugurato la Stagione 2021-22 (regia di Robert Carsen) e Le baruffe chiozzotte al Teatro La Fenice (22 febbraio ’22) (regia di Damiano Michieletto).
Tra i lavori sinfonici figurano Meandri, commissionato dall’Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala diretta da Riccardo Muti e Afterthought, commissione ed esecuzione dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, sotto la bacchetta di Antonio Pappano.
È composer-in-residence all’Opera di Anversa nel 2005-2006 e alla Deutsche Oper am Rhein di Düsseldorf per il biennio 2007-2008. Nel 2006-2007 insegna alla Aldeburgh Music, scuola fondata da Benjamin Britten, dove tiene un corso di teatro musicale per la Jerwood Opera Writing Fellowships. Dal 2004 è Accademico di Santa Cecilia.
È stato direttore artistico di importanti istituzioni musicali, come il settore Musica della Biennale di Venezia (2004-2007). Da gennaio 2020 è Direttore Artistico del Festival Puccini di Torre del Lago. Dalla stagione 2020-21 è Direttore Artistico per la Sinfonica della Fondazione Haydn di Bolzano e Trento.