Il Teatro Regio di Torino è uno dei maggiori teatri italiani, tra i più rilevanti nel panorama europeo ed internazionale. Inaugurato nel 1740, è stato più volte trasformato e modernizzato nel corso dell’800 e primo ‘900. Completamente distrutto da un violento incendio nel febbraio del 1936, è stato ricostruito in forma moderna solo dalla fine degli anni ’60 e nuovamente inaugurato nel 1973. Della costruzione originaria non resta che la storica facciata settecentesca, porticata e armonizzante con la vastissima Piazza Castello.
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Le origini del Teatro Regio di Torino rimontano agli anni 1720 quando Vittorio Amedeo II di Savoia, acquisito il titolo di Re di Sardegna, commissionò al suo architetto di corte (“primo architetto civile” del regno sabaudo) Filippo Juvarra il progetto di un nuovo grande teatro in sostituzione del vecchio Teatro di Corte.
L’intento si concretizzò però soltanto sotto il suo successore Carlo Emanuele III che, morto Juvarra, affidò il progetto a Benedetto Alfieri. Costruito nel tempo record di due anni, il Teatro Regio venne inaugurato il 26 dicembre del 1740 con l’Arsace di Francesco Feo. La straordinaria capienza, le magnifiche decorazioni, le macchine sceniche all’avanguardia e la qualità delle rappresentazioni diedero notorietà europea al teatro sabaudo, tanto da essere inserito fra le tavole dell’Encyclopédie di Diderot e D’Alembert dove l’edificio veniva presentato quale paradigma del teatro all’italiana.
Dopo cinque anni di chiusura (1792/1796) a causa delle guerre seguite al periodo rivoluzionario in Francia, con la Restaurazione il teatro rientra in possesso dei Savoia. All’epoca di Carlo Felice (1821 – 1831) grande appassionato di musica, calcano le scene del Regio virtuosi come Giuditta Pasta e Domenico Donzelli, ma nell’Ottocento Torino perde importanza rispetto a Milano, Napoli e Venezia.
Nel 1870 la proprietà del Regio passa al Comune di Torino, e la storia del Teatro si intreccia con quella dell’Orchestra Civica e dei Concerti Popolari ideati da Carlo Pedrotti, che introduce grandi innovazioni nel repertorio con la musica di Wagner e Massenet. Nel nome di Wagner è pure l’esordio in Teatro di Arturo Toscanini, che collabora con l’Orchestra dal 1895.
Significativa poi la presenza di Giacomo Puccini, con le prime rappresentazioni assolute al Teatro Regio di Torino di Manon Lescaut (1893) e La bohéme (1896), e di Richard Strauss, che nel 1906 dirige Salome in “prima” italiana. L’ultima grande “prima” ospitata dal Regio antico è Francesca da Rimini di Riccardo Zandonai, su libretto di Gabriele D’Annunzio (1914). Dopo la chiusura nel periodo bellico, il Teatro si dedica a opere di repertorio.
Nella notte tra l’8 e il 9 febbraio 1936 il Teatro viene distrutto da un violento incendio: saranno necessari quasi quarant’anni per la sua ricostruzione. Nel 1937 viene pubblicato il bando, vinto dagli architetti Aldo Morbelli e Robaldo Morozzo della Rocca, ma non si diede seguito al progetto.
Solo nel 1965 il Comune di Torino promuove una nuova soluzione con l’affidamento dell’incarico all’architetto Carlo Mollino e all’ingegner Marcello Zavelani Rossi. I lavori hanno inizio nel settembre 1967 per concludersi all’inizio del 1973. Il nuovo Teatro Regio viene inaugurato il 10 aprile 1973 con I Vespri siciliani di Verdi per la regia (unica) di Maria Callas e Giuseppe Di Stefano.
Nel 1998 l’Ente Lirico autonomo del Teatro Regio, come gli altri Enti lirici italiani, diventa per legge Fondazione di diritto privato, dando origine alla nuova Fondazione Teatro Regio di Torino.
Nel 2006 i XX Giochi Olimpici Invernali e le Olimpiadi della Cultura hanno dato enorme visibilità internazionale al Teatro Regio, contribuendo al suo rilancio in tutto il mondo, concretizzato anche grazie al sodalizio artistico con Gianandrea Noseda, Direttore musicale dal 2007 al 2018. Sotto la direzione di Noseda, il Regio ha effettuato numerose tournée: in Giappone e Cina, a San Pietroburgo, in molte città e capitali europee, negli Stati Uniti e in Canada, in Argentina e in Oman. Parallelamente, il Teatro ha notevolmente intensificato le produzioni video-discografiche.
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Le compagini artistiche
Orchestra del Teatro Regio
L’Orchestra Teatro Regio Torino è l’erede del complesso fondato alla fine dell’Ottocento da Arturo Toscanini, sotto la cui direzione vennero eseguiti numerosissimi concerti e molte storiche produzioni operistiche. Da sottolineare in particolare le prime italiane del Crepuscolo degli dei di Wagner e della Salome di Strauss, e le prime assolute di Manon Lescaut e La bohème di Puccini.
L’Orchestra si è esibita con i solisti più celebri e i maggiori direttori di fama internazionale come Roberto Abbado, Ashkenazy, Bartoletti, Bychkov, Campanella, Dantone, Gelmetti, Gergiev, Hogwood, Luisi, Luisotti, Mariotti, Oren, Pidò, Sado, Steinberg, Tate e Gianandrea Noseda, dal 2007 al 2018 Direttore musicale del Teatro Regio. Ha inoltre accompagnato grandi compagnie di balletto come quelle del Bol’šoj di Mosca e del Mariinskij di San Pietroburgo.
Numerosi gli inviti in festival e teatri di tutto il mondo, in Germania, Spagna, Austria, Francia e Svizzera, Cina, Giappone, Russia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada, Finlandia, Argentina,Oman, Slovenia.
L’Orchestra e il Coro del Teatro hanno anche una intensa attività discografica e videografica. I CD più recenti sono stati incisi per prestigiose etichette come Warner- Classics/Erato, Deutsche Grammophon, Chandos.
Coro Teatro Regio di Torino
Fondato alla fine dell’Ottocento e ricostituito nel 1945 dopo il secondo conflitto mondiale, il Coro Teatro Regio Torino è uno dei maggiori cori teatrali europei. Alla sua direzione si sono succeduti Bruno Casoni, sotto la cui guida (1994 – 2002) la compagine ha raggiunto un alto livello internazionale, Claudio Marino Moretti, Roberto Gabbiani, Claudio Fenoglio, grazie ai quali sono state raggiunte ulteriori vette artistiche. A partire dal 2018 l’incarico è stato assegnato ad Andrea Secchi.
Coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio “Giuseppe Verdi”
Il Coro di voci bianche è nato nel 1997 con la direzione di Claudio Marino Moretti cui nel 2008 è succeduto Claudio Fenoglio.
Intensa e costante è la partecipazione del Coro negli spettacoli per La Scuola all’Opera, in cui è stato protagonista di numerose opere per bambini Nell’ambito delle Stagioni d’Opera del Teatro Regio, il Coro partecipa ad almeno due produzioni liriche all’anno; negli ultimi anni è stato particolarmente impegnato in titoli che alle voci bianche dedicano un ruolo da protagonista.