La Fondazione Teatro Massimo promuove la diffusione e la conoscenza della musica, del teatro lirico e della danza, con particolare impegno verso i giovani, è attiva nella formazione del pubblico e mira alla conservazione e diffusione del patrimonio storico e culturale maturato nella sua attività più che centenaria.
Le Stagioni di opere, balletti e concerti sono tra le più ricche nell’ambito delle fondazioni liriche italiane, con oltre 260 serate di spettacolo che coinvolgono più di 145.000 spettatori l’anno (di cui quasi il 30% giovani under 35).
Negli ultimi anni il Teatro Massimo ha dato vita ad un’offerta culturale sempre più̀ diversificata e ha sviluppato una prestigiosa attività̀ fuori sede che ha contribuito al prestigio del Teatro, anche all’estero.
Al cartellone stagionale si affiancano eventi a tema, cicli di conferenze, incontri con gli interpreti, mirati in particolare al giovane pubblico. Ricchissimo poi il programma Educational, con attività rivolte alle scuole e proposte dal nido all’Università.
L’attività della Fondazione Teatro Massimo è stata premiata da un crescente afflusso di pubblico e di visitatori (oltre 106.000) di tutte le età, a testimonianza della centralità del Teatro Massimo e del suo ruolo di promozione e tutela di uno straordinario patrimonio di cultura e arte.
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Il Teatro Massimo ha aperto le porte al pubblico nel 1897 e con i suoi 7730 metri quadrati di area è il teatro più grande d’Italia e il terzo d’Europa, secondo solo all’Opéra National (Palaia Garnier) di Parigi e la Staatsoper di Vienna.
Nei primi decenni di attività il teatro fu affidato ad imprese private, spesso diverse di anno in anno, fino al 1935, quando con decreto ministeriale venne proclamato Ente Teatrale Autonomo, assumendo dall’anno successivo la denominazione ufficiale di Ente Autonomo Teatro Massimo di Palermo.
Nel 1974 il Teatro venne chiuso per lavori di ristrutturazione che si protrassero fino al 1997. Il Teatro Massimo riaprì il 12 maggio di quell’anno con un concerto diretto nella prima parte da Franco Mannino e nella seconda parte da Claudio Abbado con i Berliner Philharmoniker.
La Fondazione Teatro Massimo di Palermo, che ha personalità giuridica di diritto privato, è stata costituita a seguito della trasformazione dell’Ente Autonomo Teatro Massimo, attuata ai sensi e per gli effetti dell’art. 1 del D.L. 24 novembre 2000 n. 345, convertito in Legge 26 gennaio 2001 n. 6.
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Già prima dell’Unità d’Italia Palermo avvertiva la necessità di un nuovo, ampio e moderno teatro d’opera, per il quale fin dal 1859 era stata individuata una collocazione. Il progetto si concretizzò dopo l’annessione al Regno d’Italia con il concorso – aperto ad architetti italiani e stranieri – bandito nel 1864 dall’allora Sindaco Antonio Starabba, marchese di Rudinì. I partecipanti furono 35, dodici dei quali stranieri.
Si aggiudicò la vittoria Giovan Battista Filippo Basile, noto architetto palermitano. I lavori iniziarono solo nel gennaio 1875, furono sospesi nel 1878 e ripresi nel 1890 con l’obiettivo di completarli in tempo per l’Esposizione dell’anno successivo. Alla morte dell’architetto nel giugno 1891, alla direzione dei lavori subentrò il figlio Ernesto, anch’esso architetto, che accettò di ultimare l’opera in corso.
Il Teatro Massimo Vittorio Emanuele, questa la denominazione ufficiale di allora, venne finalmente inaugurato il 16 maggio 1897 con Falstaff di Giuseppe Verdi, opera mai rappresentata prima a Palermo, sotto la direzione di Leopoldo Mugnone All’apertura il monumentale edificio, il teatro più grande d’Italia, era terzo per ampiezza in Europa, superato solo dai teatri d’opera di Parigi e Vienna. La capienza era di 3.000 posti (oggi ridotti a poco meno di 1250 per l’adeguamento alle norme di sicurezza).
Da allora, numerosissimi sono gli artisti illustri che ne hanno calcato le scene; da ricordare, nei primi anni di attività, le prime assolute delle opere Barbarina di Gino Marinuzzi (1903), Mese mariano di Umberto Giordano (1910), Mimì Pinson di Ruggero Leoncavallo (1912).