La Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste è una Fondazione Lirico-Sinfonica costituita – in forza dell’art. 1, c. 1 del D.L. 24 novembre 2000 n. 345, con effetto dal 23 maggio 1998 – per trasformazione dell’allora “Ente autonomo Teatro Comunale Giuseppe Verdi” di Trieste, ente di interesse nazionale deputato alla gestione e diffusione dell’attività lirica, concertistica e di balletto, considerata dallo Stato di rilevante interesse generale, subentrandone nei diritti, negli obblighi e nei rapporti attivi e passivi.
La Fondazione persegue come fine la diffusione dell’arte musicale, per quanto di competenza, la formazione professionale dei quadri artistici e tecnici e l’educazione musicale della collettività.
Per il perseguimento dei propri fini, la Fondazione provvede direttamente alla gestione del Teatro Giuseppe Verdi, di proprietà del Comune di Trieste, ad essa per legge affidato, conservandone il patrimonio storico-culturale.
Il Teatro Verdi, nato con il nome di Teatro Nuovo, è uno tra i più antichi teatri lirici in attività.
Fu costruito, su proposta di Giovanni Matteo Tommasini, tra il 1798 e il 1801 dagli architetti Giannantonio Selva (lo stesso della “Fenice” di Venezia) e Matteo Pertsch su un’area libera prospiciente il mare, situata tra il borgo Teresiano, la città nuova baricentro commerciale ed economico e la piazza Grande, cuore del potere politico.
L’inaugurazione avvenne il 21 aprile 1801 con Ginevra di Scozia di Simone Mayr e Annibale in Capua di Antonio Salieri, mentre il contiguo Teatro “San Pietro”, che era stato sino ad allora il centro della intensa vita teatrale di Trieste nel Settecento, veniva definitivamente chiuso.
Il Teatro – fornito di un Ridotto, all’origine di circa 700 posti, oggi 224 – ha cambiato nome varie volte: nel 1821 fu chiamato Teatro Grande; nel 1861, dopo la sua acquisizione da parte della Municipalità, divenne Teatro Comunale e, il 27 gennaio 1901, venne consacrato al nome di Verdi poche ore dopo la morte del grande compositore, con delibera della Deputazione Comunale.