- Da Ven 1 Set '23
- a Dom 17 Set '23
- Attività prevalente: Musica antica
- Contesto: città d’arte
- Eventi in cartellone: 10 + collaterali
- Direttore artistico: Fabio Lombardo
Il Programma
Fulcro del cartellone sono i quattro concerti serali (ore 21,15) con la partecipazione di gruppi di livello europeo e con programmi musicali molto particolari e spesso rari: il 2 settembre nel Chiostro del Museo del Novecento, l’ensemble Dramatodia di Alberto Allegrezza propone Babilonia: personaggi, maschere e diverse favelle nell’Italia del Cinquecento con musiche di Filippo Azzaiolo, Giulio Cesare Croce, Orazio Vecchi, Andrea Gabrieli, Annibale Padovano e altri; il 7 settembre nella magnifica Biblioteca di Michelozzo al Museo di San Marco sarà la volta di Hommage a Tarquinia Molza (1542 – 1617), poetessa, intellettuale e musicista modenese; di scena Giovanna Baviera: mezzosoprano, viola da gamba e direzione artistica, ancora Alberto Allegrezza (tenore e flauto dolce) e Michele Vannelli al clavicembalo. Nel programma spiccano da una parte le musiche di Tarquinia Molza, e dall’ altra i suoi versi intonati da Palestrina, Ingegneri, Primavera. Domenica 10 settembre nell’Auditorium di Sant’Apollonia sarà protagonista l’ensemble L’Homme Armé, organizzatore della rassegna: in occasione del quarantennale, con la direzione di Fabio Lombardo presenta un programma legato al proprio nome. La melodia L’homme armé, tratta da una canzone borgognona, rappresenta un caso unico nella musica del Rinascimento per il gran numero di rielaborazioni tra cui quelle dei maestri della polifonia classica Antoine Brumel, Josquin Desprez, Jean Mouton, Ninot Le Petit, proposti nel programma; il 13 settembre si torna al Museo di San Marco per Il liuto umanista: Improvvisazione e magia nell’Italia di Leonardo, con il liutista Bor Zuljan impegnato in musiche di Ambrosio Dalza, Vincenzo Capirola, Johannes Ockeghem, Bartolomeo Tromboncino. Considerato dagli umanisti come la lira di Orfeo, sul finire del XV secolo il liuto diventò lo strumento preferito dalle corti europee. FloReMus 2023 riserva poi uno spazio speciale ai giovani musicisti italiani che si stanno facendo strada in questo settore musicale; sono i protagonisti dei cosiddetti Concerts à boire, per lo più programmati all’orario dell’aperitivo e in luoghi di notevole interesse, quasi tutti fuori dal centro storico e limitrofi a locali che possono offrire l’opportunità per un momento conviviale. Gli esecutori dei 6 concerts à boire sono stati selezionati in base alla specificità delle proposte presentate. Mirando ad intrecciare la musica con vari aspetti culturali dell’epoca, il festival affianca ai concerti le conversazioni di alta divulgazione con rinomati specialisti, quasi tutte tenute alla Biblioteca delle Oblate alle 18. Le tematiche toccano temi legati alla musica, la storia, l’arte e la cultura rinascimentale con un focus particolare su Firenze e la Toscana; da citare ancora la proiezione del film Il Padrone delle Note – Josquin Desprez, scritto e diretto da Marco Zarrelli, il 12 settembre al Cinema Astra. Infine, completano il programma due laboratori di grande interesse: Strategie e inganni dei sensi e dell’intelletto nell’esperienza musicale del Rinascimento, a cura di Ida Maria Tosto (3 settembre) e Trasformare canzoni. Piccolo cantiere poetico-musicale tra Bob Dylan e Lorenzo il Magnifico, a cura di Gianni Guastella e Fabio Lombardo (17 settembre);Bologna, 19 Settembre alle 20:30
Milano, 12 Ottobre alle 20:00
Bolzano, 17 Ottobre alle 20:00
Termina il 26 Settembre
Termina il 26 Settembre
Termina il 28 Settembre
Termina il 1 Ottobre
Termina il 1 Ottobre
Termina il 1 Ottobre
Termina il 12 Novembre
Termina il 1 Novembre
Termina il 8 Ottobre