Va in scena dal 9 al 27 dicembre al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino il nuovo allestimento di Madama Butterfly, “tragedia giapponese” di Giacomo Puccini, con la regia di Chiara Muti e la direzione musicale di Francesco Ivan Ciampa, alla guida dell’Orchestra e Coro del Maggio, quest’ultimo preparato da Lorenzo Fratini. Le scene sono di Leila Fteita, i costumi di Alessandro Lai e le luci di Vincent Longuemare. Cinque in tutto le recite in cartellone per questa produzione, prevista in origine lo scorso novembre 2020 ma poi sospesa a causa della pandemia, dopo la prima del 9 dicembre (ore 20), lo spettacolo si replica il 12 dicembre (ore 15.30) e il 14, 17 e 27 dicembre (ore 20). Protagonisti sul palco nei ruoli principali, Svetlana Aksenova come Cio-Cio-San e Sergei Skorokhodov nella parte di Pinkerton, entrambi russi di San Pietroburgo e al debutto sulle scene del Maggio Fiorentino. Ad interpretare Sharpless sarà Alessandro Luongo, Laura Verrecchia sarà Suzuki, e completano il cast Cristian Saitta / Roman Lyulkin nei panni dello Zio Bonzo, Paolo Antognetti come Goro, Francesca Cucuzza (Kate Pinkerton), André Courville (Il principe Yamadori), Francesco Samuele Venuti (Il Commissario imperiale), Alfonso Zambuto (L’Ufficiale del registro), Nicolò Ayroldi (Yakusidé), Natsuko Kita e Chiara Chisu (La cugina), Elena Cavini /Ramona Gabriela Peter (La madre di Cio-Cio-San) e infine Nadia Pirazzini e Thalida Marina Fogarasi (La zia). Svetlana Aksenova, acclamato soprano da tempo presente nei cartelloni dei maggiori teatri internazionali, ha in Butterfly uno dei suoi ruoli più amati e più frequentemente sostenuti con grande successo, mentre Sergei Skorokhodov, tenore dal vasto repertorio da Verdi a Šostakovič, è al secondo impegno della sua carriera come Pinkerton dopo il debutto di ruolo al teatro Mariinskij di San Pietroburgo lo scorso maggio. Francesco Ivan Ciampa torna sul podio del Teatro fiorentino dopo aver diretto nel 2019 l’ultima edizione di Butterfly con la regia di Fabio Ceresa e poi La bohéme, (regia di Bruno Ravella). A proposito di Madama Butterfly e questo allestimento dice: “Il dramma dell’attesa, l’incontro di due diversi mondi che si intrecciano e si fondono dando vita a un tessuto musicale continuamente nuovo è geniale. La meravigliosa partitura di Giacomo Puccini è costellata di idee e immagini .. la preparazione si è incentrata sulla messa in equilibrio dell’innovativa idea registica di Chiara Muti e del discorso musicale. […] Il lavoro svolto con l’Orchestra e il Coro del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino è stato prima di tutto la ricerca di un suono, un marchio sonoro caratterizzato dalle dicotomie dei colori. Cercare i guizzi, ampliare all’estremo la gamma dinamica, al fin di disegnare una Butterfly dal sapore dolcemente amaro.” Chiara Muti, che debutta con questo lavoro al Maggio Musicale Fiorentino e mette per la prima volta in scena l’opera di Puccini, Butterfly “è il dramma e la forza dell’attesa, in un Giappone che è evocato, impalpabile e (quasi) mai raccontato. Ho immaginato Butterfly imprigionata tra la terra e il mare, la terra dei suoi avi e il mare, ossia l’uomo che ama e che poi la rigetta su quella stessa terra. Cio-Cio-San è come un’esule al confine del nulla, immersa in un paesaggio onirico di luci e pallidi colori …Attraverso la morte, Butterfly non anela ad assolvere sé stessa, ma l’uomo per cui vanamente ha aspettato; è Pinkerton – un vigliacco ma non un carnefice – che Butterfly uccidendosi libera dal disonore, purificando le sue colpe in un istante d’eterna verità. Lei è la vera vincitrice”. * ( In foto Sergey Skorokhodov ©Ewa Krasucka)