A Venezia torna il Festival Galuppi: sono undici i concerti proposti dalla 29. edizione, in scena dal 17 settembre al 23 ottobre 2022 nella Scuola Grande di San Rocco (con una puntata nella Chiesa omonima) e presso le Sale Apollinee del Teatro La Fenice, due monumenti simbolo tra i più suggestivi della città lagunare. La locandina, accanto ai brani scelti dalla vasta e multiforme produzione di Baldassarre Galuppi (Burano 1706 – Venezia 1785) nume tutelare del Festival, offre ampio spazio al maggior esponente del barocco musicale veneziano, Antonio Vivaldi, proponendo inoltre i grandi compositori europei tra Sei- al Settecento, da Corelli e Bach a Mozart e Haydn. Infine, una finestra è riservata al repertorio romantico e del ‘900. Di particolare rilievo nel cartellone, l’esecuzione de Il ritorno di Tobia, Cantata sacra a cinque voci di Baldassare Galuppi (pubblicata a Venezia nel 1782) in una produzione che riprendo l’oratorio per la prima volta in tempi moderni. A dare vita alle note saranno artisti di rilievo nazionale e internazionale, affianco ai nuovi talenti ai quali il Festival Galuppi dedica particolare attenzione. “Gli obiettivi del festival sono due – spiega il Presidente e Direttore artistico Alessio Benedettelli – da una parte far conoscere e valorizzare l’opera compositiva di Baldassarre Galuppi, dall’altra creare un appuntamento importante come servizio ai cittadini della Città metropolitana, obiettivi che possiamo dire di avere raggiunto. […] Quest’anno vogliamo rivolgere l’attenzione ai nostri Conservatori, le istituzioni che aiutano a creare i nuovi talenti del futuro.” E proprio in quest’ottica, al Festival Galuppi 2022 sono stati invitati i quattro Conservatori di Cremona, Vicenza, Padova e, per la prima volta, il Benedetto Marcello di Venezia. Il primo Conservatorio ad esibirsi sarà il Claudio Monteverdi di Cremona: il 1 ottobre (ore 20.30) alla Scuola Grande di San Rocco l’Ensemble Gli Animosi del Monteverdi eseguirà l’Oratorio “Il ritorno di Tobia” di Baldassarre Galuppi, scritto per la venuta di papa Pio VI a Venezia nel maggio 1782. Si tratta della prima ripresa moderna della Cantata (edizione critica di Elia Pivetta), presentata alla rassegna veneziana dopo il debutto al Monteverdi Festival di Cremona lo scorso giugno. Seguirà il Conservatorio Arrigo Pedrollo di Vicenza, presente dallo scorso anno, impegnato il 15 ottobre (ore 20) nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice: l’Ensemble Vocale e Strumentale del Dipartimento di Musica Antica proporrà Canzoni & Battaglie, Gabrieli e Monteverdi Maestri della Serenissima. Tra le Canzoni e Sonate di Andrea Gabrieli e il celebre Combattimento di Tancredi e Clorinda di Claudio Monteverdi trova posto anche una sonata del veneziano Dario Castello (1602 – 1631), compositore e violinista stroncato in giovane età dalla peste. Il 16 ottobre (ore 20.30) alla Scuola Grande di San Rocco sarà la volta del Conservatorio Cesare Pollini di Padova, presente anche nelle edizioni passate. La Camerata Accademica dedica il suo programma Il Barocco a Venezia ai Concerti di Antonio Vivaldi e Baldassare Galuppi. Partecipa per la prima volta al Festival Galuppi il Conservatorio di Venezia Benedetto Marcello, protagonista del concerto conclusivo il 23 ottobre (ore 20.30) alla Scuola Grande di San Rocco: l’Orchestra diretta da Luisa Russo, con i solisti Piergiuseppe Doldi, tromba, Carlo Lazari, violino, Giancarlo Di Vacri, viola, proporrà la prima esecuzione mondiale del brano Cantate Pueri per soprano e archi di Baldassarre Galuppi, accanto alla Sinfonia concertante KV 364 di Mozart e al Concerto per tromba e orchestra in Mi bemolle maggiore di Franz Joseph Haydn. Da evidenziare che il concerto è in favore di AIL (Associazione Italiana contro le leucemie). Si svolgerà invece il 17 settembre (ore 20) alla Scuola Grande di San Rocco il Concerto inaugurale del Festival Galuppi 2022: protagonista L’Appassionata, ensemble di giovani eccellenze dedito all’approfondimento del repertorio di musica da camera; solisti Tommaso Benciolini al flauto e Antonella De Franco all’arpa, Maestro Concertatore, Lorenzo Gugole. In programma l’Ouverture da La partenza e il ritorno de’marinari di Galuppi, La Trauer Symphonie di Haydn e il Concerto per flauto ed arpa in Do maggiore KV 299 di Mozart. Musiche di Arcangelo Corelli, Vivaldi e Bach sono in locandina il 20 settembre, ancora alla Scuola Grande di San Rocco, (ore 20.30) nel concerto che I Solisti Filarmonici Italiani dedicano al loro fondatore Giovanni Guglielmo (1935 – 2017) nel quinquennale della scomparsa. L’ensemble, fondato nel 2001, nell’occasione vede sul palco i violini solisti Giovanni Angeleri, Federico Guglielmo, Domenico Nordio, Sonig Tchakerian. Il 25 settembre l’appuntamento sarà nella Chiesa di San Rocco (ore 18) dove l’Ensemble Labirinto Armonico presenta un inconsueto programma con strumenti rari: Roberto Torto, flauti a becco e cornamusa, Pierluigi Mencatini al violino barocco e Walter D’Arcangelo all’organo eseguiranno brani di Georg Philip Telemann, Johann Joachim Quantz, Baldassare Galuppi, Michael Praetorius e Giacomo Castoldi. Il 9 ottobre (ore 20) presso le Sale Apollinee del Teatro La Fenice verrà rappresentato in prima assoluta per l’Italia “L’Annina del Prete Rosso. Una storia d’amore tra Mantova e Venezia”, progetto originale e inedito proposto in forma semiscenica dall’Ensemble Musica Ritrovata. Tema della pièce, l’aspetto meno noto del rapporto fra Vivaldi e la sua Musa, Anna Girò, cantante di fama nei maggiori teatri italiani ed europei. Il testo è del sopranista Angelo Manzotti, anche voce solista in scena accanto al soprano Elena Bertuzzi, mentre gli attori Carlo Bertinelli e Alessandra Brocadello impersoneranno Vivaldi e la Girò. Interamente vivaldiano il programma musicale, che comprende una serie di arie da opere famose come l’Orlando furioso, Farnace, L’Olimpiade e altre. Infine, tre appuntamenti sono dedicati all’Otto e Novecento, tutti in programma alle Sale Apollinee del Teatro La Fenice (ore 20): Il 30 settembre il Phoenix Sextet, composto da solisti di strumenti ad arco di prestigiose orchestre europee, presenterà in prima assoluta l’Introduzione al primo atto di Tristan und Isolde di Wagner nella trascrizione per sestetto d’archi di Walter Has (2022); il programma sarà completato dal Sestetto per archi n.1 op.18 di Johannes Brahms e dalla celebre ’Notte trasfigurata’ (Verkärte Nacht) di Arnold Schoenberg. Il 5 ottobre il duo formato dalla violinista polacca Kinga Augustyn e dal pianista Corrado Ruzza proporrà un interessante programma con pezzi di Sergej Prokofiev, Grazyna Bacewicz, Eugène Ysaÿe, Camille Saint-Saens, Henryk Wienawski. Il 12 ottobre in collaborazione con il Conservatorio di Venezia, si esibiranno due pianisti giovanissimi: il primo, Mattias Antonio Glavinic, dodicenne italo-croato residente a Jesolo, suonerà musiche di Debussy, Chopin e dell’armeno Arno Arutjunoviz Babadzanian (1921 -1983). La seconda, Maya Oganyan, sedicenne moscovita che dal 2011 vive e studia a Venezia, eseguirà composizioni di Chopin e di Skrjabin.