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Fanny, un genio musicale che ha rotto le note del pregiudizio di genere
La storia di una pianista e compositrice del XIX secolo che sfidò il patriarcato della musica classica
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Nel cosmo della musica classica le donne hanno dovuto affrontare restrizioni sociali e culturali imposte nelle loro epoche. Hanno dovuto combattere contro la discriminazione di genere e la mancanza di opportunità per esprimere il loro talento. Molte erano addirittura costrette a esibirsi solo in ambienti privati, come salotti e corti e non avevano l’opportunità di vedere le loro opere eseguite in pubblico.

Le norme sociali dell’epoca ritenevano la composizione un’attività inadatta alle donne, escludendole così dalla storia ufficiale della musica.

Nonostante ciò, molte donne hanno combattuto a colpi di talento queste restrizioni e hanno lasciato un’impronta significativa nella musica classica.

Pianiste come Clara Schumann ed Elisabetta de Gambarini (nata a Londra da padre italiano, una delle poche donne a essere riconosciuta come autrice di opere musicali nel XVIII secolo), compositrici come Hildegard von Bingen, Barbara Strozzi e Louise Farrenc e la cantante-compositrice francese Élisabeth Jacquet de La Guerre (si fece notare per la sua musica innovativa e sofisticata) e molte altre hanno lottato per farsi strada nel mondo della musica classica e hanno contribuito in modo significativo alla sua evoluzione.

Tuttavia, una in particolare ha catturato la mia attenzione: la compositrice tedesca Fanny Mendelssohn Hensel, sorella del noto compositore Felix Mendelssohn, pioniera nell’utilizzo della forma del Lied (canzone) e della musica da camera.

Fanny, nonostante fosse una compositrice molto talentuosa, non ha potuto pubblicare la maggior parte delle sue opere sotto il suo vero nome. Invece, le sue composizioni sono state pubblicate sotto il nome del fratello Felix Mendelssohn, noto compositore di successo.

C’è dell’altro

Fanny Mendelssohn Hensel (14 novembre 1805 – 14 maggio 1847), compositrice e pianista tedesca del XIX secolo, era la sorella maggiore del compositore Felix Mendelssohn, ed entrambi facevano parte di una famiglia ebrea di grande cultura.

Fanny nacque a Amburgo, in Germania, e crebbe a Berlino. La sua famiglia era molto attenta all’educazione, e Fanny ricevette una formazione musicale e letteraria di alto livello. Compose la sua prima opera all’età di 13 anni, e continuò a scrivere musica per il resto della sua vita.

Nonostante il suo talento e la sua passione per la composizione, la società dell’epoca non era favorevole alle donne che si dedicavano alla musica professionale. Pertanto, Fanny non pubblicò mai le sue opere sotto il suo nome, ma le fece circolare tra gli amici e la famiglia, che le apprezzavano molto. Nonostante ciò, alcune delle sue composizioni furono eseguite pubblicamente durante la sua vita, come ad esempio il suo Quartetto per pianoforte in la maggiore, op. 6.

Oltre alla sua attività musicale, Fanny era anche una donna molto colta e interessata alla letteratura e alla filosofia. Leggeva in molte lingue, tra cui inglese, francese e italiano, e manteneva un vasto circolo di amici e corrispondenti, tra cui il celebre poeta e scrittore Johann Wolfgang von Goethe.

Fanny sposò il pittore Wilhelm Hensel nel 1829, ed ebbero un figlio, Sebastian. Anche dopo il matrimonio, continuò a comporre e a suonare il pianoforte, dando spesso concerti privati nella loro casa. Fanny fu anche un’abile organizzatrice e promotrice culturale, organizzando concerti per i suoi amici musicisti e invitando musicisti famosi a suonare nella loro casa.

Non ci sono molte immagini che raffigurano Fanny, ma quelle poche disponibili mostrano una donna elegante e raffinata. Solitamente è descritta come una donna molto bella, con occhi grandi e luminosi e capelli scuri. È stata anche descritta come una persona molto gentile e affascinante, con una personalità amichevole e accogliente. Tuttavia, come molte donne del suo tempo, era spesso limitata dalla sua posizione sociale e dalle aspettative di genere dell’epoca. Fu osteggiata perfino dal padre che non tollerava la sua attività di compositrice. Egli le scrisse nel 1820: “La musica forse diventerà la sua (di Felix) professione, mentre per te può e deve essere solo un ornamento“.

Fanny Mendelssohn Hensel morì a Berlino nel 1847, all’età di 41 anni, per un ictus. La sua morte fu un grande shock per la famiglia e gli amici, e Felix Mendelssohn dedicò alcune delle sue opere alla sorella, come il Quartetto per archi in mi bemolle maggiore, op. 44, n. 3.

L’opera di Fanny Mendelssohn Hensel riflette l’influenza di molti dei grandi compositori del suo tempo, come Felix Mendelssohn, Robert Schumann, e Johann Sebastian Bach. Era particolarmente abile nella scrittura di opere per pianoforte, e molte delle sue composizioni per questo strumento sono tra le sue opere più conosciute. La sua musica si caratterizza per la bellezza melodica e la grande eleganza formale.

Negli ultimi anni, l’opera di Fanny Mendelssohn Hensel ha ricevuto un rinnovato interesse e una maggiore attenzione da parte degli studiosi e del pubblico, che hanno riscoperto la sua importanza come compositrice e figura culturale nel XIX secolo.

La figura di Fanny Mendelssohn Hensel ci dimostra come l’emancipazione femminile sia stata una lotta costante in ogni epoca e settore, anche in quello della musica. La sua vita e le sue opere sono un simbolo di perseveranza, creatività e passione, nonché un esempio di come le donne abbiano dovuto superare ostacoli culturali e sociali per farsi strada in un mondo ancora dominato dagli uomini.

Fanny Mendelssohn Hensel e le altre pianiste del passato hanno dato un contributo fondamentale per aprire la strada a una maggiore emancipazione femminile, dimostrando che il talento e la creatività trascendono il genere e che la musica, come forma d’arte, è in grado di superare ogni barriera impostaci dalla società.

Ritratto di Fanny Hensel Mendelssohn, 1842. Della collezione del Jewish Museum di New York; Felix Mendelssohn Bartholdy, ritratto di Eduard Magnus, 1846.

Altre informazioni

Molti musicologi e storici della musica hanno studiato la figura di Fanny Mendelssohn Hensel. Se vuoi approfondire, ti posso suggerire:

R. Larry Todd, autore di diversi libri sulla musica di Felix Mendelssohn e della sua famiglia, ha scritto anche un saggio su Fanny Mendelssohn Hensel intitolato “Fanny Mendelssohn and the Bach Revival in Nineteenth-Century Germany”.

Angela Mace Christian, autrice di “The Musical Work of Fanny Hensel”, ha analizzato in dettaglio la musica di Fanny Mendelssohn Hensel e la sua posizione all’interno del contesto musicale del suo tempo.

Nancy B. Reich, autrice di una biografia di Clara Schumann, ha dedicato un capitolo alla vita e alla musica di Fanny Mendelssohn Hensel nel suo libro “Clara Schumann: The Artist and the Woman”.

Roberto Illiano, musicologo, ha scritto il libro “Fanny Mendelssohn (1805-1847). La musica inquietevole di una donna inquieta”, in cui analizza la figura di Fanny Mendelssohn Hensel e la sua produzione musicale.

Emily Abrams Ansari ha scritto “The Sound of Feminine Voice in Early Modern Japan”, un libro che studia la musica delle donne nel Giappone del periodo Edo, e che contiene un capitolo sulle “compositrici perdute” dell’Europa, tra cui Fanny Mendelssohn Hensel.

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