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Enrico Caruso: nasce al Palazzo Reale di Napoli il Museo Nazionale dedicato al celeberrimo tenore
L’iniziativa si inserisce nelle celebrazioni per il 150° del cantante partenopeo, l’apertura prevista il 20 luglio 2023
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Enrico Caruso (Napoli 25 febbraio 1873 – 2 agosto 1921), considerato ad oggi uno dei più grandi tenori di tutti i tempi, divo “multimediale” ante litteram che per primo colse lo straordinario potenziale della nascente industria discografica, avrà il suo Museo: sorgerà a Napoli, a Palazzo Reale, e non sarà una semplice esposizione di cimeli ma una vera e propria “stanza delle meraviglie“.

I 500 metri quadrati della monumentale Sala Dorica ospiteranno infatti 60 rari oggetti originali (costumi, locandine, manifesti, spartiti con segni autografi, caricature, fotografie, grammofoni, rulli e arredi), ma anche duemila documenti digitalizzati disponibili in 11 tra tavoli e mappe multimediali, animazioni in 3d, postazioni e installazioni musicali e cinematografiche – un vero caleidoscopio di effetti rivolto a un pubblico eterogeneo, dai bambini agli addetti ai lavori, dai melomani ai visitatori e turisti da tutto il mondo.

L’apertura del Museo nazionale dedicato a Enrico Caruso è in programma il 20 luglio 2023, e si inserisce nei festeggiamenti per i 150 anni dalla nascita del famoso tenore – per l’occasione sono attesi anche il sindaco di New York e il direttore del Metropolitan Opera House, a testimonianza dei forti legami di Caruso con gli Stati Uniti.

Il nuovo Museo proporrà un discorso complessivo su Caruso, primo grande personaggio mediatico moderno – fu il primo cantante ad affidare la propria voce alla nuova tecnologia dell’incisione discografica, vendendo, primo nella storia, oltre un milione di dischi – grazie alla donazione dal Fondo Pituello, del valore stimato di un milione di euro, e alla collaborazione di partner “carusiani” da tutto il mondo, tra cui gli Archivi Ricordi e Puccini, la Cineteca di Bologna, i grandi teatri in cui il tenore si è esibito, dal San Carlo alla Scala, al Metropolitan.

“Enrico Caruso è un esempio eccelso del genio italico – afferma il Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano–capace di innovare nel solco della tradizione comprendendo in pieno come valorizzare il proprio talento nel segno della modernità. Fu il primo cantante della storia della musica mondiale a capire e a utilizzare le immense potenzialità dell’industria discografica.

La popolarità globale della canzone napoletana è intimamente legata al suo nome – aggiunge il ministro – Il suo vissuto personale e il legame con Napoli hanno informato tutta la sua produzione creativa. Ciò nonostante, Caruso ha avuto un rapporto tormentato con la propria città. Egli – conclude Sangiuliano –portò Napoli nel mondo e ora Napoli, a centocinquant’anni dalla nascita, risana questo vulnus onorandolo con un museo che sorge nello stesso complesso del suo amato Teatro di San Carlo”.  

Fonte: Comunicato stampa

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