Daniel Harding e la Mahler Chamber Orchestra tornano ospiti al Bologna Festival: con la violinista Alina Ibragimova saranno protagonisti nel penultimo concerto della rassegna Grandi Interpreti, in calendario martedì 31 maggio (ore 20.30) al Teatro Manzoni. È questa l’unica data italiana per Alina Ibragimova, violinista tra le più richieste nelle sale di tutta Europa, che sul palcoscenico bolognese sarà impegnata nel Concerto per violino op. 64 di Mendelssohn, capolavoro tra i più celebri e amati dell’intera letteratura violinistica. Brano già pienamente romantico, il Concerto si distingue per la fascinosa invenzione melodica e il brillantissimo rilievo della parte solistica. Completano il programma l’Egmont Ouverture di Beethoven, eseguita in apertura del concerto, e la Settima Sinfonia di Dvořák che chiuderà la serata. Alina Ibragimova, trentaseienne violinista russa, britannica d’adozione, è nota per la versatilità, ed è particolarmente apprezzata per la naturalezza, il temperamento e la precisione con la quale affronta le tecniche e gli stili più diversi. Si è esibita nelle principali istituzioni musicali europee in recital e con orchestre come la London Philharmonic, la Chamber Orchestra of Europe, la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, la Swedish Radio Symphony Orchestra, l’Orchestra of the Age of Enlightenment, la Royal Concertgebouw Orchestra. Alina Ibragimova collabora per la prima volta in questa stagione con la Mahler Chamber Orchestra, una delle molte creature orchestrali nate dall’immaginazione e dalla volontà di Claudio Abbado. Fondata nel 1997, sin dagli esordi la MCO ha trovato forti stimoli creativi nella collaborazione con Daniel Harding, tra i maggiori direttori dell’odierna scena musicale internazionale. Già direttore musicale della Swedish Radio Symphony Orchestra, con la quale è stato più volte al Bologna Festival, Daniel Harding collabora abitualmente con i più rinomati complessi sinfonici europei e ha diretto produzioni operistiche alla Scala, al Covent Garden, all’Opera di Vienna, al Festival di Salisburgo e al Festival di Aix-en-Provence. * (Alina Ibragimova, photocredit Eva Vermandel, Daniel Harding. photocredit Roberto Serra)