A Palermo la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana alza il sipario sulla 62° stagione, “Ciak … si accorda!”: sono 26 le produzioni messe in cartellone, oltre agli eventi speciali come il concerto di Natale e quello di Capodanno, affiancate dalla programmazione cameristica e dai concerti itineranti nei teatri siciliani e nelle scuole. La 62. Stagione si svolge al Teatro Politeama Garibaldi, prestigiosa sede dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, dall’ottobre 2021 al maggio 2022, con un’offerta musicale caratterizzata dalla varietà delle proposte, dai programmi attraenti e dalla rilevanza degli artisti in cartellone. Accanto alla rinomata Orchestra Sinfonica Siciliana, tra ritorni e debutti, si esibiranno molti grandi nomi del panorama concertistico nazionale ed internazionale: per citarne solo alcuni, le leggende Martha Argerich e Uto Ughi, le violiniste Isabelle Faust e Anna Tifu, il pianista Alessandro Taverna, il soprano Elisabete Matos, i direttori Roberto Abbado, Donato Renzetti, Diego Matheuz, Dimitri Jurowski, Fabio Biondi e Sergej Krylov entrambi anche solisti, Gianna Fratta direttrice artistica dell’Orchestra Sinfonica Siciliana. La FOSS (Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana) lancia così un calendario completo e una stagione musicale di alto profilo caratterizzata, come recita la presentazione, “da una concezione programmatica precisa e strategica, finalizzata ad intercettare target di pubblico differenziati, a valorizzare la musica del nostro tempo, anche attraverso prime esecuzioni assolute e commissioni a giovani e affermati compositori, a continuare a proporre il grande repertorio sinfonico, spaziando da Haydn al Novecento.” “Una stagione” – commenta Gianna Fratta, direttrice d’orchestra e direttrice artistica dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, “volta a riportare il pubblico in teatro, a godere della musica dal vivo, delle emozioni a fior di pelle, del rito insostituibile del concerto live. Una stagione per ricominciare. Ecco, dunque, “Ciak… si accorda!”, perché è dall’accordatura che si comincia, è da lì che inizia la magia dello spettacolo e la partenza del viaggio. E di itinerari e festeggiamenti è costellata l’intera stagione: dall’omaggio a Franck nel duecentesimo anniversario della nascita ad una straordinaria chiusura delle celebrazioni dantesche con la Cantata di Wolf-Ferrari ‘La vita nuova’ su testi di Alighieri, dalle commissioni di opere nuove che verranno eseguite in prima assoluta alla valorizzazione di giovani ed eccezionali strumentisti italiani, dai grandi nomi del panorama internazionale ai viaggi musicali tra sonorità iberiche, sensibilità romantica, classicismo mitteleuropeo, musiche del mondo, dall’esecuzione in forma di concerto di un’opera come l’Elektra di Strauss ai tanti eventi speciali, tra cui il concerto di Natale o quello di Capodanno. Il tutto reso possibile dalle forze artistiche, tecniche ed amministrative della Fondazione, in primis l’orchestra, il personale, il coro di voci bianche”. I concerti sono proposti in doppia replica il venerdì alle ore 21 e il sabato alle ore 17.30, ad eccezione degli eventi speciali. “Ciak … si accorda!” parte con una prestigiosa anteprima (fuori abbonamento) il 16 e 17 ottobre con Roberto Abbado alla direzione dell’Orchestra Sinfonica Siciliana e il pianista Giuseppe Albanese, impegnati con musiche di Liszt e Berlioz: del compositore francese è in programma la celebre Sinfonia Fantastica, op.14, pietra miliare nella storia della musica strumentale, mentre di Liszt saranno proposti il Concerto n. 1 in mi bemolle maggiore per pianoforte e orchestra S 124 e Orpheus, poema sinfonico n. 4 S 98. Il 29, 30 e 31 ottobre (le prime due date in abbonamento) il grande evento di apertura della stagione, il Concerto di inaugurazione con una leggenda del pianismo di tutti i tempi, Martha Argerich. La grande pianista rinnova una formula già sperimentata e amata, in cui divide il palco con un amici e collaboratori artistici, in questo caso il pianista argentino Daniel Rivera. Sul podio dell’Orchestra Sinfonica Siciliana la direttrice artistica Gianna Fratta, in programma musiche di Stravinskji, brani di Clara Schumann orchestrati ed interpretati in prima esecuzione assoluta, accanto a due amati concerti per pianoforte e orchestra, il Secondo Concerto di Rachmaninov e il Concerto in la minore per pianoforte e orchestra op. 54 di Robert Schumann. A seguire, il 5 e 6 novembre un concerto che vede il celebre violinista russo Sergej Krylov nel doppio ruolo di direttore e solista, con un programma dedicato a Felix Mendelssohn, di cui si ascolterà il Concerto in mi minore per violino e orchestra op. 64 e a Dmitrij Šostakovič , con la Sinfonia n. 15 in la maggiore, op. 141. Per l’appuntamento successivo del 12 e 13 novembre torna sul podio il direttore olandese Hubert Soudant, questa volta in presenza dopo il concerto in streaming del febbraio scorso, mentre al violoncello ci sarà un giovane e già lanciatissimo talento, il diciottenne Ettore Pagano. Il programma musicale comprende due composizioni di Franz Joseph Haydn, la Sinfonia n. 1 in re maggiore e il Concerto n. 1 in do maggiore per violoncello e orchestra, e la famosa Serenata n.7 in re maggiore KV 250 “Haffner” di Wolfgang Amadeus Mozart. Il 19 e 20 novembre, un concerto tutto dedicato alla musica francese, con la suite Masques et bergamasques di Gabriel Fauré in apertura, seguita da brani di Maurice Ravel, da Shéhérazade (op.41), all’ Alborada del gracioso alla suite Ma mère l’oye. Dirige Marco Guidarini, la voce sarà quella del mezzosoprano turco Asude Karayavuz. Si passa alle sonorità russe con musiche di Glazunov (Concerto in mi bemolle maggiore per sassofono e archi op. 109) e Dvořák (Sinfonia n. 8 in sol maggiore op. 88) per i concerti del 26 e 27 novembre. Il programma si completa con il Poème per sassofono e orchestra op. 20 del contemporaneo francese Pierre-Philippe Bauzin Sarà il carismatico Christian Vàsquez a dirigere la compagine siciliana mentre al sassofono si esibirà Alex Sebastianutto. Il 3 e 4 dicembre il gradito ritorno del palermitano Fabio Biondi, notissimo e affermato specialista della musica antica che nel tempo ha allargato il suo campo di attività, sempre alla ricerca del linguaggio originale. In veste di direttore e solista al violino proporrà di Mozart l’Ouverture dall’Idomeneo e la Sinfonia n. 38 “Praga”, e il Concerto in la minore per violino e orchestra, opera postuma di Robert Schumann. Dopo Francia e Russia è la Spagna ad ispirare le sonorità dei concerti del 10 e 11 dicembre. Dirige José Miguel Rodilla, al pianoforte Pierre-Laurent Boucharlat, per un’inusuale programma che ruota attorno al repertorio lirico nazionale della Zarzuela, qui proposto attraverso preludi, intermezzi e danze. Il concerto sarà aperto da due celebri composizioni di Manuel de Falla, Noches en los Jardines de España, e la Suite dal “Sombrero de tres picos”. Il Canto della terra (Das Lied von der Erde), capolavoro estremo e ineffabile di Gustav Mahler è in locandina per la produzione successiva, il 17 e 18 dicembre, con il tenore belga Marc Laho e il noto soprano portoghese Elisabete Matos. Sul podio il direttore svizzero-argentino Facundo Agudi. Il 7 e 8 gennaio la Stagione dell’Orchestra Sinfonica Siciliana ospiterà un altro artista leggendario, il grande violinista Uto Ughi, di ritorno sul palco del Teatro Politeama con il Concerto n. 1 per violino e orchestra op. 26 di Max Bruch. In apertura di serata si ascolterà l’Ouverture tragica op. 81 di Brahms, in chiusura la Sinfonia n.1 in fa minore di Dmitrij Šostakovič, opera che consacrò l’allora giovanissimo compositore, non ancora ventenne. Salirà sul podio la nota direttrice statunitense Nicole Paiement. Il 14 e 15 gennaio, ancora un ritorno molto atteso, quello del grande direttore italiano Donato Renzetti. Al suo fianco il tenore Stefano Sorrentino, in programma la Sinfonia n. 2 in mi minore, op. 27 di Rachmaninov, e La giara, suite dal balletto op. 41 bis di Alfredo Casella. Il violino torna protagonista con la grande solista Isabelle Faust, nota per le sue avvincenti interpretazioni sempre attente al contesto storico. Nel concerto del 21 e 22 gennaio sarà diretta da David Crescenzi, il programma è dedicato a Brahms (Concerto per violino e orchestra in re maggiore, op. 77) e Haydn (Sinfonia n. 100 “Militare”). Il 28 e 29 gennaio, un evento di particolare rilievo, l’esecuzione in forma di concerto dell’opera Elektra di Richard Strauss. Per l’occasione torna sul podio dell’Orchestra Sinfonica Siciliana l’affermato direttore tedesco Marcus Bosch (in cartellone anche in aprile) con le voci, nei ruoli principali, di Diana Gouglina (Elektra), Daria Cherniy (Clitemnestra), Tineke Van Ingelgem (Crisotemide), Irakli Kakidze (Egisto), Ruben Amoretti (Oreste). Il concerto successivo, il 4 e 5 febbraio, è un “Omaggio a César Franck nel bicentenario della nascita”. Del celebre compositore e organista (Liegi 1922 – Parigi 1890), tra le figure più influenti della vita musicale francese del secondo ‘800, si ascolterà in prima esecuzione assoluta la trascrizione per orchestra di Matteo Helfer del Corale n.1 per organo e la Sinfonia in re minore. Al centro del programma, recuperato dalla scorsa stagione, il Concerto per violino e orchestra di Mario Peragallo (Roma 1910 – 1996) definito da Massimo Mila “fra i quattro o cinque più belli del nostro secolo” e mai eseguito a Palermo. Al violino Alberto Bologni, direttore Günter Neuhold. Ritorna per due volte sul podio del Teatro Politeama, in febbraio e aprile, anche il venezuelano Diego Matheuz: nel concerto dell’11 e 12 febbraio dirigerà un programma dedicato a Schumann con il Concerto in re minore per violino e orchestra, e Prokof’ev, con la Sinfonia n. 5 in si bemolle maggiore, op. 100, sul palco la violinista nativa di Tirana Abigeila Voshtina. Il 25 e 26 febbraio sotto la bacchetta del giovane direttore statunitense Ryan McAdams, un programma di musica russa, la Suite dal Lago dei Cigni di Ciaikovskij e il Concerto n. 3 in do maggiore op. 26 di Prokof’ev, al pianoforte Alessandro Taverna, musicista molto amato e seguito dal pubblico. Il programma sarà aperto da un pezzo di più raro ascolto, l’Ouverture di The Song of Hiawatha del compositore britannico di origine creola Samuel Coleridge-Taylor (1875 – 1912), da non confondere con il quasi omonimo poeta Samuel Taylor Coleridge al quale si ispira il nome. Il 4 e 5 marzo è previsto un brano in prima esecuzione assoluta, commissionato dalla FOSS – Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana: si tratta di Formula Eurk del compositore toscano Andrea Portera (Grosseto 1973), autore di un catalogo di oltre 140 titoli. Il lavoro di Portera, che esplora l’universo sonoro da una prospettiva antropologica, ha ottenuto consensi e riconoscimenti da grandi nomi della musica. Il concerto prosegue con gli affascinanti Canti di un viandante (Lieder eines fahrenden Gesellen) di Gustav Mahler – con la voce dell’acclamato mezzosoprano Anna Maria Chiuri – e con l’ultima, esemplare Sinfonia n. 6 “Patetica” di Čajkovskij. A dirigere l’Orchestra, Mārtiņš Ozoliņš, dal 2013 direttore principale presso il Teatro dell’Opera Nazionale Lettone di Riga. I concerti del 18 e 19 marzo vedranno per la prima volta insieme, rispettivamente nel ruolo di direttore e violinista, i due fratelli Massimo e Alessandro Quarta. Per l’occasione, musiche di Beethoven (l’Ouverture Coriolano op. 62 e la Sinfonia n. 5 op. 67) e Mozart (Concerto n 5 “Türkisch” per violino e orchestra KV 219). Sarà ancora Mozart il protagonista, insieme ad Aram Chačaturjan, del programma musicale in calendario l’1 e 2 aprile. Del primo sarà eseguita la notissima Sinfonia KV 551 “Jupiter”, del secondo la Spartacus Suite. Sul podio il grande direttore Dimitri Jurowski (Mosca 1979), discendente della celebre famiglia di musicisti russi, attesissimo dall’OSS. L’8 e 9 aprile torna la bacchetta di Diego Matheuz a guidare l’Orchestra nei celeberrimi Quadri di un’esposizione di Modest Mussorgsky e nel Concerto n. 1 per violino e orchestra op.77 di Šostakovič che vedrà impegnata Anna Tifu, violinista tra le più acclamate della sua generazione. Il concerto del 15 e 16 aprile diretto da Massimiliano Stefanelli è dedicato a Dante con l’esecuzione de ‘La vita nuova’ Cantica su parole di Dante per soli, coro misto, coro di voci bianche e orchestra op. 9 di Ermanno Wolf–Ferrari. Il brano, del 1901, è una delle prime composizioni importanti di Wolf-Ferrari, scritto su brani estrapolati dall’omonimo capolavoro giovanile di Dante, che alternando prosa e versi narra l’elevazione spirituale del poeta attraverso l’amore per Beatrice. Il 22 e 23 aprile, la seconda produzione diretta da Marcus Bosch presenta musiche di Glinka, Rachmaninov e Prokof’ev, al pianoforte la russa Anna Vinnitskaya, definita “una leonessa della tastiera” dal Washington Post. Di Michail Glinka, il maggiore musicista russo della prima metà dell’800, si ascolterà l’Ouverture dall’opera Ruslan e Ludmila, di Rachmaninov le Variazioni su temi di Paganini per pianoforte e orchestra op. 43, infine di Prokof’ev la Sinfonia n. 6 in mi bemolle minore op. 111. Il concerto del 29 e 30 aprile è un’immersione nelle sonorità ispaniche, con le evocatrici note di de Falla (El amor brujo, suite dal balletto), Rodrigo (il celeberrimo Concierto de Aranjuez) e Turina (Sinfonia Sevillana, op. 23) Guida l’Orchestra Sinfonica Siciliana il direttore madrileno Pablo Mielgo, alla chitarra il ventiseienne musicista foggiano Andrea Roberto. Il programma del 6 e 7 maggio diretto da Luis Miguel Méndez accosta la notissima fiaba musicale di Prokof’ev Pierino e il lupo (1936) a Le boeuf sur le toit di Darius Milhaud, composizione proposta nell’elaborazione di Roberto Molinelli in prima esecuzione assoluta. Il 13 e 14 maggio il Concerto n. 3 in do minore per pianoforte e orchestra di Beethoven sarà affiancato da un programma di musica contemporanea: Kabbalah for orchestra del compositore brasiliano Marlos Nobre (Recife 1939), e i brani di due grandissimi autori polacchi, Threnody for the victims of Hiroshima di Krzysztof Penderecki e la Sinfonia n. 4 di Witold Lutoslawski. Dirige Josè Maria Florencio, al pianoforte Roberto Giordano. Per il penultimo appuntamento della 62° stagione il 20 e 21 maggio torna sul podio la direttrice artistica della FOSS, Gianna Fratta. Assieme a lei si esibiranno l’Ars Trio di Roma (formato da Laura Pietrocini, piano – Marco Fiorentini, violino – Valeriano Taddeo, violoncello) e Giampiero Mancini, voce recitante. In programma Quattro interludi marini dal Peter Grimes di Benjamin Britten, il Concerto dell’Albatro – ispirato a un passo del Moby Dick di Melville- di Giorgio Federico Ghedini e la Sagra della Primavera di Stravinskij. Il cartellone della 62. Stagione della FOSS si chiude il 27 e 28 maggio con un concerto inconsueto, che vede sul palco il corno delle Alpi di Carlo Torlontano, sul podio il direttore bulgaro Nayden Todorov. A Torlontano, considerato uno dei migliori solisti internazionali, si deve l’introduzione del Corno delle Alpi nelle sale da concerto: con questo insolito strumento si è esibito nelle maggiori sale e festival in tutto il mondo riscuotendo sempre ottimi consensi di pubblico e di critica. Particolare e da scoprire il programma, che si apre con la Sinfonia Pastoritia per corno delle Alpi e orchestra d’archi di Anton Zimmermann (Široká Niva 1741 – Bratislava, 1781), compositore contemporaneo di Haydn e Mozart, prosegue con il brano The great Horn of Helm per corno delle Alpi e orchestra del palermitano classe 1966 Giovanni D’Aquila e si chiude con la famosa “Pastorale”, la Sinfonia n. 6 di Beethoven. Completano il cartellone due eventi speciali: il Concerto di Natale diretto da Riccardo Scilipoti è in programma il 23 dicembre alle ore 21, sempre al Politeama Garibaldi, con il Coro di Voci Bianche della Fondazione. L’atmosfera festiva è assicurata da canti e musiche della tradizione e dai più popolari brani natalizi, da Tu scendi dalle stelle a White Christmas. Il 1° gennaio (ore 18) il Concerto di Capodanno darà il benvenuto al 2022 con uno spumeggiante programma diretto dal londinese Neil Thomson, al violino il virtuoso serbo Stefan Milenkovich (Belgrado 1977), ex bambino prodigio che si esibì davanti a Ronald Reagan, Mikhail Gorbaciov e Papa Giovanni Paolo II. In programma valzer e polke degli Strauss e di Léhar, ma anche Gershwin e Freddie Mercury.