Le donne hanno conquistato un posto sempre più importante nella musica, non solo come cantanti, violiniste o pianiste, ma anche come direttori d’orchestra. Tuttavia, fino a pochi decenni fa, la direzione d’orchestra era considerata un mestiere esclusivamente maschile. Vediamo chi sono state le prime donne che hanno sfidato le convenzioni sociali e culturali del loro tempo diventando direttori d’orchestra. La prima donna a dirigere un’orchestra fu Émilie Juliette Marie Bigot, meglio nota come Madame Marie. Nel 1898, Madame Marie si esibì con l’Orchestra della Société des Concerts du Conservatoire di Parigi, diventando la prima donna a dirigere un’orchestra sinfonica. Un’altra figura importante nella storia delle donne direttori d’orchestra è Chiquinha Gonzaga, una pianista e compositrice brasiliana nata nel 1847. Gonzaga ha diretto l’orchestra della Scuola Nazionale di Musica di Rio de Janeiro nel 1905, diventando la prima donna a dirigere un’orchestra in Brasile. La francese Nadia Boulanger è stata una delle più importanti insegnanti di composizione del XX secolo, ma ha anche diretto alcune delle più prestigiose orchestre al mondo. Nel 1938, Boulanger ha diretto l’Orchestra filarmonica di New York, diventando la prima donna a dirigere questa orchestra. Un’altra donna che ha segnato la storia della direzione d’orchestra è Dame Ethel Smyth, compositrice e suffragetta inglese. Nel 1910, Smyth ha diretto l’Orchestra filarmonica di Berlino, diventando la prima donna a dirigere un’orchestra in Germania. Infine, la tedesca Marie Schipper, conosciuta come Madame Schipel, è stata la prima donna a dirigere l’Orchestra della Staatsoper Unter den Linden di Berlino nel 1919. Gli esempi di direttori d’orchestra donna del passato sono estremamente rari, ma negli ultimi anni si è assistito a un netto miglioramento del numero di donne sui podi delle orchestre di tutto il mondo. Nel Regno Unito, Jane Glover, Sian Edwards e Andrea Quinn hanno lasciato il segno negli ultimi anni del XX secolo e oggi Marin Alsop, JoAnn Falletta, Simone Young e Mirga Gražinyte Tyla possono essere giustamente descritte come familiari per molti spettatori.
In Italia, dirigere un’orchestra è sempre stato considerato un lavoro esclusivamente maschile, ma oggi ci sono alcune donne che stanno cercando di cambiare questa tendenza. Tuttavia, la proporzione tra i direttori maschi e femmine è ancora sbilanciata, con circa 600 uomini contro 20 donne. Tra le nuove generazioni di direttori donne, spicca Speranza Scappucci, classe 1973, che ha studiato tra Roma e New York. Tra le altre direttrici italiane ci sono Isabella Ambrosini, direttrice dell’Orchestra Roma Sinfonica e del Coro Roma, che ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il prestigioso “Grand Prix de direction d’orchestre”. Inoltre, la cura dell’immagine personale è diventata importante per farsi conoscere, e alcune donne come Gianna Fratta, che ha diretto i Berliner Symphoniker, e Beatrice Venezi, sono testimonial di aziende di fama, e oggi delle vere e proprie icone. Acclamata dalla critica internazionale, é considerata una delle direttrici d’orchestra più interessanti della nuova generazione. Oltre a dirigere Maria Luisa Macellaro La Franca è affermata pianista, il suo repertorio spazia dalla musica antica su strumenti d’epoca, alla musica moderna. Nata in Sicilia, attualmente vive in Francia e si dedica alla direzione d’orchestra, alla composizione e al pianoforte. Il suo curriculum musicale spazia dalla musica barocca al pop, passando per la musica celtica e latinoamericana. È stata anche la prima donna a dirigere l’Orchestra del Teatro Massimo di Palermo, uno dei teatri lirici più importanti d’Italia. Ma la sua passione per la musica non si ferma alla direzione d’orchestra. Come compositrice ha scritto opere, balletti, musica per film e altro ancora. Macellaro La Franca rappresenta un esempio di eccellenza per le donne in un campo tradizionalmente dominato dagli uomini. La sua carriera e il suo impegno sono un’ispirazione per le nuove generazioni di musiciste e musicisti che vogliono fare la differenza nel mondo della musica.