Bambino prodigio estremamente precoce, Saint-Saëns aveva già completato tre sinfonie (tra tante altre) e vinto il primo premio in organo al Conservatorio di Parigi, oltre a godere dell’ammirazione di musicisti come Berlioz, Liszt e Rossini (la sua prima esibizione in pubblico avvenne all’età di cinque anni, quando accompagnò al pianoforte una sonata per violino di Beethoven).
Fu Rossini, infatti, a lanciare Tarantelle di Saint-Saëns e a conquistare il plauso universale nella Parigi gremita di cricche musicali, con un astuto e generoso stratagemma. Da tempo ritiratosi dall’attiva carriera operistica, il compositore regnò come un grande vecchio nella Parigi musicale, ben famoso per il suo luccicante salone, dove invitò Saint-Saëns a presentare questa Tarantella.
“Dato che non c’era mai un programma scritto per quelle serate, Rossini fece sapere che il pezzo era suo”, scrisse Saint-Saëns molto tempo dopo. “Puoi immaginare l’entità del successo in tali condizioni! Quando il pezzo fu al bis, Rossini mi condusse in sala e mi fece sedere accanto a lui, prendendomi per mano perché non potessi scappare. Poi venne un corteo di ammiratori e cortigiani. «Ah, maestro! Che capolavoro! Che musica meravigliosa!” E quando ebbero finito la gamma di congratulazioni, Rossini rispose con calma: “Sono completamente d’accordo. Ma il lavoro non è mio, è di questo gentiluomo qui”. Una tale combinazione di gentilezza e finezza dice di più su questo grande uomo di molti saggi”.
A quel punto Saint-Saëns suonò la parte al pianoforte, con il flautista Louis Dorus e il clarinettista Adolphe Leroy.
L’opera ottenne una grande popolarità e nel 1879 il compositore orchestrò la parte per pianoforte.
La Tarantella prende il nome dalla città di Taranto e circolava l’idea che questa danza vivace potesse in qualche modo disperdere la tossina del morso di una tarantola, benché questa teoria fosse ben smentita, la danza era veramente popolare nel 19° secolo, e sicuramente apprezzata per la sua energia selvaggia.
Tarantelle di Saint-Saëns richiede tutto il virtuosismo atletico che ci si possa aspettare dai due suonatori di fiati, sostenuto da un ostinato e spietato esecutore al pianoforte.

Charles Camille Saint-Saëns (Parigi, 9 ottobre 1835 – Algeri, 16 dicembre 1921)