Bologna Festival, la rassegna Grandi Interpreti prosegue giovedì 19 maggio (ore 20.30) al Teatro Manzoni con il concerto di Alexander Gadjiev, nuova stella del pianismo europeo. Premiato al Concorso Chopin di Varsavia 2021, primo pianista italiano dopo Maurizio Pollini, Gadjiev è sempre più richiesto sui palcoscenici internazionali. Molto apprezzate sono ovunque le sue interpretazioni di Chopin, autore d’elezione al quale dedica il programma eseguito al Bologna Festival. Punto focale del recital, la Sonata n. 2 op. 35 di Chopin, preceduta da Tre Mazurke op. 56 e incorniciata da due Fantasie: nel programma – spiega lo stesso Gadjiev – si assiste all’incontro di due “menti musicali” come Chopin e Schumann intorno al tema della ‘fantasia’: il concerto si apre con la Polacca-fantasia di Chopin e si chiude con la Fantasia op. 17 di Schumann». Già ospite della rassegna Talenti di Bologna Festival nel 2014, quale vincitore del Premio Venezia, Gadjiev si conferma oggi come «una delle più forti personalità del nuovo pianismo europeo. Conosce perfettamente i rapporti dinamico-timbrici, la sottigliezza e la pienezza strumentale, il controllo e l’ardore» (Mario Messinis in occasione del Premio Venezia). * Alexander Gadjiev Nato a Gorizia nel 1994 in una famiglia di musicisti, Alexander Gadjiev ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di 5 anni con la madre Ingrid Silic e con il padre Siavush Gadjiev, noto didatta russo. Ha proseguito gli studi sotto la guida di Pavel Gililov e continua a perfezionarsi con Eldar Nebolsin. Ha tenuto il suo primo recital all’età di 10 anni e appena diplomato, a 17 anni, si è aggiudicato il Premio Venezia. Cresciuto in un ambiente culturale mitteleuropeo, riesce ad elaborare e rivisitare con gusto proprio gli stili e i linguaggi musicali più diversi. La sua maturità interpretativa è ben colta nelle parole di Mario Messinis in occasione dell’assegnazione del Premio Venezia: «Alexander Gadjiev è a mio parere una delle più forti personalità del nuovo pianismo europeo. Conosce perfettamente i rapporti timbrico-dinamici, la sottigliezza e la pienezza strumentale, il controllo e l’ardore. Nella spettacolare Settima Sonata di Prokof’ev, Gadjiev si impone per la travolgente energia ritmica evocando l’epopea del pianismo sovietico. Nella Quarta Ballata conosce anche i sortilegi della “mezza voce”, scopre le profezie culturali dell’ultimo Chopin, fino al suono impressionista, e persino al Ravel di impronta sinfonica in un vertiginoso percorso ascensionale». Nel 2021, al Concorso Chopin di Varsavia, vince il secondo premio e il Premio “Krystian Zimerman” per la miglior esecuzione di una sonata. Si è distinto anche in altri concorsi pianistici internazionali, come il Concorso di Sidney (2021), World Piano Masters di Montecarlo (2018) e il Concorso di Hamamatsu (2015), dove si è aggiudicato anche il “Premio del Pubblico”. In qualità di “BBC New Generation Artist 2019-2021”, è tutt’ora impegnato in registrazioni discografiche e in concerti nelle più prestigiose sale inglesi, come la Wigmore Hall di Londra. Nominato Ambasciatore di Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025, negli ultimi anni si è esibito nei maggiori centri musicali del mondo, dalla Salle Cortot di Parigi al Bunka Kaikan di Tokyo, dal Verbier Festival al Piano Festival Rafael Orozco di Cordova oltre a MiTo Festival, Kammermusik Salzburg Festival e Ljubljana Festival. In Italia ha tenuto concerti nelle principali istituzioni musicali del paese. Tra i suoi prossimi impegni figurano concerti in diversi paesi europei e due lunghe tournées, in Giappone e Australia.