- Da Dom 2 Apr '23
- a Dom 5 Nov '23
- Attività prevalente: Cameristica, Sinfonica
- Contesto: città d’arte
- Eventi in cartellone: 23
- Sovrintendente e Direttore artistico: Maddalena da Lisca
Le Concert des Nations, l’Orchestre des Champs-Élysées e Les Musiciens du Louvre, guidate dai loro celebri direttori Jordi Savall, Philippe Herreweghe e Marc Minkowski, e ancora l’Academy of St Martin in the Fields e la nuova Peace Orchestra Project, queste le compagini orchestrali ospiti della rassegna bolognese, che propone un altrettanto rilevante parterre di solisti: tra loro, pianisti di fama internazionale come Martha Argerich, Angela Hewitt, Stefano Bollani e Seong-Jin Cho, il mezzosoprano Ann Hallenberg e un quintetto di cameristi straordinari guidati dalla violinista Isabelle Faust.L’apertura del Bologna Festival 2023, domenica 2 aprile, spetta a Jordi Savall che dirige tre diversi Stabat Mater; seguono due recital pianistici, di Angela Hewitt, che debutta al Festival con i suoi amati Bach e Scarlatti, e di Stefano Bollani, che spazia nell’arte dell’improvvisazione. Ann Hallenberg esegue arie dalle opere di Vivaldi, Händel, Porpora e Broschi/Hasse, tripudio della vocalità barocca, mentre la leggendaria Academy of St Martin in the Fields, insieme al pianista coreano Seong-Jin Cho, è impegnata in Mozart e Chopin. Philippe Herreweghe dirige la sua Orchestre des Champs-Élysées e il violoncellista Andreas Brantelid in Haydn e Beethoven, e Marc Minkowski con i suoi Musiciens du Louvre presenta le tre ultime Sinfonie di Mozart. Martha Argerich, madrina della nuova Peace Orchestra Project diretta da Ricardo Castro, suona il Concerto per due pianoforti di Poulenc insieme al giovane Federico Gad Crema, in un programma che comprende musiche di Bernstein, Stravinskij e Campogrande. Infine, il 5 novembre chiude il Bologna Festival la “Maratona Schumann”, tre concerti inanellati in una sola giornata da un quintetto capeggiato da Isabelle Faust. Il cartellone del Bologna Festival 2023 si suddivide come di consueto nelle sue diverse traiettorie: Carteggi Musicali (8 marzo – 29 marzo), incontri di approfondimento culturali in preludio alla programmazione; le rassegne Grandi Interpreti (2 aprile – 5 novembre), Talenti (13 giugno – 3 luglio), Il Nuovo l’Antico (19 settembre – 31 ottobre) ai quali si aggiunge il Concerto Straordinario (4 settembre) con Martha Argerich e la Peace Orchestra Project. Grandi Interpreti Bologna Festival 2023 inaugura la sua ricca stagione con la rassegna Grandi Interpreti: il concerto di apertura, domenica 2 aprile (ore 20.30) al Teatro Auditorium Manzoni vede protagonisti Jordi Savall, con i suoi complessi Le Concert des Nations e la Capella Reial de Catalunya, in un programma tutto dedicato alle intonazioni dello Stabat Mater di Jacopone da Todi: tre le versioni che si ascolteranno, quella corale di Marc-Antoine Charpentier, del 1680, caratterizzata dalla purezza delle linee melodiche, l’altra di Domenico Scarlatti, raffinatamente elaborata a dieci parti reali, scritta negli anni 1715-19, e infine l’intonazione di Giovanni Battista Pergolesi, struggente e celeberrima. Il 18 aprile l’appuntamento è con Angela Hewitt, pianista canadese particolarmente nota per le sue interpretazioni bachiane; per la prima volta ospite del Bologna Festival, suonerà pagine di Mozart, Scarlatti e Bach, i suoi compositori d’elezione, indagati a fondo con progetti discografici dedicati alle Integrali della produzione per tastiera. A seguire il 2 maggio, il Piano solo di Stefano Bollani, che regalerà al pubblico le sue travolgenti improvvisazioni csu brani classici, jazz e pop. Si cambia scenario con il mezzosoprano svedese Ann Hallenberg, raffinata interprete della vocalità barocca sulle maggiori ribalte internazionali: il 9 maggio insieme al Concerto de’ Cavalieri, ensemble di musica antica fondato dal clavicembalista e direttore Marcello Di Lisa, si cimenterà in un florilegio di arie da Rinaldo e Ariodante di Händel, dalla Semiramide riconosciuta di Porpora, dal Farnace di Vivaldi e dall’Artaserse di Broschi/Hasse. Il 18 maggio torna al Bologna Festival dopo oltre 20 anni l’Academy of St Martin in the Fields, prestigiosa orchestra da camera fondata da Sir Neville Marriner e diretta oggi da Joshua Bell. Nella sua distintiva formazione cameristica senza direttore, per questa tournée l’ensemble collabora con il pianista coreano Seong-Jin Cho, già ospite del Festival nel 2017, fulgido talento del nuovo pianismo, emerso sulla ribalta internazionale con la vittoria al Concorso Chopin. In programma il Concerto n.1 di Chopin e il Concerto KV 414 di Mozart oltre a pagine di Haydn e Lutosławski. Il 26 maggio sarà la volta del direttore-filologo Philippe Herreweghe, che proporrà – con la sua trasparente Orchestre des Champs-Elysées – una lettura sorprendente di due capisaldi del repertorio classico, la Sinfonia n.3 ‘Eroica’ di Beethoven e il Concerto per violoncello n.1 in do maggiore di Haydn, affidato all’originalità interpretativa del violoncellista danese Andreas Brantelid. L’8 giugno salirà sul palco una tra le più rinomate orchestre con strumenti d’epoca, Les Musiciens du Louvre: diretta dal fondatore Marc Minkowski, la compagine eseguirà le ultime tre Sinfonie scritte da Mozart, la n. 39 in mi bemolle maggiore, la n. 40 in sol minore e la celebre Sinfonia n. 41 ‘Jupiter’. Infine, il 5 novembre si accoda un ultimo appuntamento dal taglio particolare, la Maratona Schumann che in tre concerti (ore 12, ore 16, ore 21) vede impegnati Isabelle Faust (violino), Anne Katharina Schreiber (violino), Antoine Tamestit (viola), Jean-Guihen Queyras (violoncello) e Alexander Melnikov (fortepiano). L’eccezionale quintetto proporrà i grandi capolavori della musica da camera di Robert Schumann: Fantasiestücke op.73, Sonata per violino e pianoforte op.105, Trio per violino, violoncello e pianoforte op.80, Quartetto per archi op.41 n.1, Quartetto per pianoforte e archi op.47 e il Quintetto op.44. Talenti Dal 13 giugno al 3 luglio, il Chiostro della Basilica di Santo Stefano farà da palcoscenico alla rassegna Talenti, che punta i riflettori sui nuovi interpreti, giovani solisti o formazioni cameristiche all’avvio di carriera. Il ciclo Talenti si interseca anche quest’anno con la rassegna Pianofortissimo promossa da Inedita per la Cultura, in una programmazione en plein air che anima di note alcuni dei luoghi di interesse storico architettonico più suggestivi della città. Cinque i concerti previsti: come di consueto si esibirà il vincitore del Premio Venezia, assegnato nel 2022 al pianista Nicolò Cafaro; si ascolterà poi il duo formato da Giulia Rimonda, violinista allieva di Salvatore Accardo, e dal pianista Josèf Mossali. Tre gli ensemble cameristici in cartellone, il Trio Ravel, formazione insolita che unisce flauto, viola e arpa, il Trio Pantoum, vincitore del Premio Trio di Trieste e il Quartetto Leonardo, esibizione segna l’inizio della collaborazione con il CIDIM per il progetto Circolazione Musicale in Italia. Concerto Straordinario La programmazione autunnale del Bologna Festival 2023 si apre il 4 settembre (ore 20.30) con un concerto straordinario al Teatro Auditorium Manzoni: ne sarà protagonista Martha Argerich con la nuova Peace Orchestra Project diretta da Ricardo Castro, direttore legato da lunga amicizia alla pianista argentina. «La creazione di una nuova orchestra – afferma Maddalena da Lisca, sovrintendente e direttore artistico di Bologna Festival – è un segnale di vitalità e motivo di festa e siamo orgogliosi di tenere a battesimo la prima tournée della Peace Orchestra Project che nasce nel segno della musica e della sua capacità di recupero sociale.» Martha Argerich, madrina del progetto, siederà ad uno dei due pianoforti, affidando l’altro al giovane e brillante Federico Gad Crema nell’esecuzione dello spumeggiante Concerto per due pianoforti di Poulenc, inserito in un programma che include la Sinfonia n.2 “Un mondo nuovo” di Campogrande, la Candide Overture di Bernstein e termina con la travolgente suite dall’Uccello di fuoco di Stravinskij. Il Nuovo L’Antico Per il cartellone d’autunno del Bologna Festival 2023 torna in scena la rassegna Il Nuovo L’Antico (19 settembre – 31 ottobre, Oratorio di San Filippo Neri), originale intreccio di musica antica e contemporanea declinato in programmi tematici. Così nel concerto inaugurale “Linee d’aria” l’Orchestra Calamani e il violoncellista Michele Marco Rossi affiancano brani di Salvatore Sciarrino, tra cui una esecuzione in prima assoluta, e lavori strumentali italiani del primo ‘700, di Nicola Fiorenza e Leonardo Leo. Laura Catrani, interprete di riferimento per molti compositori contemporanei, accompagnata al clavicembalo e all’organo da Claudio Astronio, in “Flowing Water” presta la sua voce di soprano a brani di Henry Purcell e Luciano Berio, spazia da Barbara Strozzi a Marianne Faithfull. Jan Michiels, raffinato pianista belga, nel suo programma “Préludes…Interludes…Postludes” crea evocative corrispondenze tra i Preludi di Chopin e Debussy e gli Studi di Ligeti. Giovanni Gnocchi, violoncellista che sempre più spesso si addentra nel repertorio antico, e Nurit Stark, violinista israeliana paladina della musica d’oggi, eseguono la Sonata per violino e violoncello Rejoice! di Sofia Gubaidulina, costellandola di luminose incursioni nel repertorio antico e contemporaneo per violino o violoncello solo, spaziando tra Kurtág, Dall’Abaco, Lachenmann, Hume, Benjamin, Ortiz. L’ensemble Tetraktis Percussioni e il clavicembalista Enrico Baiano nell’inventivo progetto “Musica assoluta e strumenti ben temperati” rivisitano Bach coinvolgendo sei compositori italiani, chiamati a ripensare altrettanti Preludi e Fughe del Clavicembalo ben temperato per il timbro e il suono dei loro strumenti. Il Quartetto Vanvitelli, formazione del tutto originale che riunisce violino, arciliuto, violoncello e clavicembalo, specializzato nel repertorio strumentale del Settecento italiano, nel programma “Napoli e l’Europa” si sofferma su Domenico Scarlatti e i meno conosciuti Michele Mascitti e Giuseppe Agus; Francesco Cera con il suo Ensemble Arte Musica pone al centro della sua “Passio Christi” i magnifici Responsoria di Carlo Gesualdo da Venosa, per un concerto ospitato nella Basilica dei Santi Bartolomeo e Gaetano. Carteggi Musicali Dall’8 al 29 marzo, anticipando la programmazione concertistica, al Museo della Musica si svolge il ciclo Carteggi musicali, incontri di approfondimento culturale affidati a noti divulgatori musicali. L’8 marzo con Ravel e l’anima delle cose, Enzo Restagno, curatore dell’omonimo volume, offre un inedito ritratto del compositore francese avvalendosi degli interventi musicali della pianista Albertina Dalla Chiara; il 14 marzo Giovanni Bietti parla del Beethoven eroico della Terza Sinfonia, mentre Fabio Sartorelli il 21 marzo si concentra sulle ultime tre Sinfonie di Mozart, ricostruendone le vicende compositive nell’accorato carteggio del genio salisburghese. Infine, il 29 marzo Guido Barbieri parlerà del topos dello Stabat Mater nella letteratura musicale del Settecento, intervallato dagli interventi musicali del mezzosoprano Elisa Bonazzi accompagnata al pianoforte da Francesca Fierro.
Il Programma
CARTEGGI MUSICALI (8 – 29 marzo 2023) – Museo della Musica ore 18.30Chi Organizza
Evento Collegato
Roma, 28 Maggio alle 18:00
Torino, 2 Giugno alle 20:30
Napoli, 4 Giugno alle 17:30
Roma, 20 Giugno alle 21:00
Termina il 4 Giugno
Termina il 4 Giugno
Termina il 10 Giugno
Termina il 11 Giugno
Termina il 15 Giugno
Termina il 8 Ottobre
Termina il 17 Settembre
Termina il 16 Settembre