L’atto di nascita del palazzo venne siglato il 26 settembre 1609 con una richiesta formale del Capitano Mocenigo al Doge di Venezia Donà; nel documento venne richiesta la costruzione di un edificio da adibirsi a luogo di rassegna delle truppe da parte del Doge, nei giorni in cui non fosse stato possibile, a causa del tempo, farlo all’aperto. Per la struttura venne decisa la locazione a ridosso delle mura della Cittadella, in modo da avere già un muro completato, e poter ridurre costi e tempi del lavoro.
Il 30 dicembre 1609 venne concessa l’autorizzazione da parte del Doge, e il 13 febbraio 1610 alcuni senatori della Repubblica di Venezia giunsero a Verona per poter contribuire finanziariamente. Nel 1614 i soldi erano già finiti e si sospesero i lavori.
Una richiesta di sovvenzioni al Doge vene fatta solo nel 1639, ma vennero negate. Solamente nel 1808 si ripresero i lavori, dopo quasi duecento anni di inattività. La costruzione venne affidata all’ingegnere Giuseppe Barbieri (che andrà a costruire a fianco anche la Gran Guardia Nuova, oggi sede del comune). I lavori però iniziarono solo nel 1818, sotto il dominio dell’Impero Asburgico. Nel 1848 i lavori erano ancora in corso, e furono fermati perché l’edificio venne utilizzato dall’esercito austriaco durante la prima guerra di indipendenza. La Gran Guardia fu finalmente conclusa nel 1853.
Il nuovo edificio è andato a chiudere il lato sud di piazza Brà, donandole un nuovo assetto e un nuovo ruolo (diventa infatti la piazza centrale di Verona, ruolo che era sempre stato attribuito a piazza delle Erbe).
- A Verona
- Inaugurazione 1853