Dal 9 al 24 settembre 2022 torna a Pisa ‘Anima Mundi’, il festival internazionale di musica sacra nato nel 2001 da un’idea di Giuseppe Sinopoli e organizzato annualmente dall’Opera della Primaziale Pisana. La Cattedrale di Pisa e il Camposanto Monumentale nel cuore di Piazza dei Miracoli saranno gli sfondi straordinari della XXI edizione di Anima Mundi, affidata come la precedente alla direzione artistica di Trevor Pinnock, protagonista autorevolissimo nella rievocazione della musica del passato, tanto come direttore d’orchestra quanto in veste di clavicembalista. Sette i concerti in calendario, segnati tutti, anche se in misura diversa, da una comune dimensione spirituale, in programmi che alternano valori certi e proposte inedite in un arco di quasi tre secoli. Ad interpretarli, il direttore inglese ha chiamato a raccolta musicisti celebri, solisti emergenti e complessi italiani e stranieri fra i più acclamati del panorama concertistico internazionale. Ad inaugurare Anima Mundi 2022 venerdì 9 settembre nella cornice straordinaria del Duomo di Pisa sarà !a Missa solemnis di Ludwig van Beethoven, uno dei capolavori più alti di tutta la storia della musica occidentale. Interpreteranno l’intensa pagina sacra, guidati dal celebre direttore e violinista inglese Andrew Manze, due cori riuniti, il Norddeutscher Rundfunk Vokalensemble e il Westdeutscher Rundfunkchor, insieme all’orchestra Radio Philharmonie Norddeutscher Rundfunk, con la partecipazione di quattro grandi solisti, il soprano Susanne Bernhard, il mezzosoprano Stefanie Irányi, il tenore Matthew Swensen e il baritono Arttu Kataja. Il secondo appuntamento, lunedì 12 settembre presso il Camposanto Monumentale, è dedicato alla musica da camera, protagonisti il giovanissimo violinista Giuseppe Gibboni, salito alla ribalta internazionale con la recente vittoria al Concorso Paganini di Genova, e il pianista francese Ingmar Lazar, anch’egli giovane e vincitore di numerosi premi. Il duo si cimenterà in un programma assai impegnativo, con tre Capricci e la Campanella di Niccolò Paganini, accanto alla Sonata per violino e pianoforte op.108 di Johannes Brahms e pagine di Alfred Schnittke e Henryk Wieniawski. Mercoledì 14 settembre si torna in Cattedrale per un concerto di grande interesse diretto dallo stesso Trevor Pinnock, alla guida dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento (habitué del festival), dell’Ensemble vocale Continuum e di un quartetto internazionale di solisti formato da Lauryna Bendžiūnaitė, soprano, Anna Bonitatibus, contralto, Maximilian Schmitt, tenore e Matthew Brook, basso. Il programma si apre con il Libera me, pregevole brano meno conosciuto di Franz Joseph Haydn, per passare a due capolavori sacri di Wolfgang Amadeus Mozart, il magnifico e toccante motetto Ave Verum e il famoso Requiem KV 626, ultima lavoro del compositore, rimasto incompiuto alla sua morte. Il prestigioso duo formato da Vicens Prats, primo flauto solista dell’Orchestre de Paris, e dall’arpista Magdalena Hoffmann, venerdì 16 settembre in Camposanto, propone una serata di grande ricercatezza, un programma che spazia dal Settecento di Carl Philipp Emanuel Bach al Novecento di Béla Bartók, Heitor Villa-Lobos, Jean Cras e Nino Rota, passando per l’Ottocento di Gioachino Rossini e Gabriel Fauré. Domenica 18 settembre il soprano Sabina von Walther e il pianista Maurizio Baglini (già applauditi nelle passate edizioni del festival) renderanno omaggio ad una delle più famose cantanti del primo Ottocento, il soprano Angelica Catalani, ricordata non solo per i trionfi e le fortune collezionati in tutta Europa, ma anche per aver compreso il genio di uno Chopin ancora adolescente. Il concerto si svolgerà in Camposanto proprio davanti al monumento funebre della cantante, non da tutti conosciuto benché imponente, con musiche riferite al suo tempo e al suo repertorio, da Franz Liszt a Wolfgang Amadeus Mozart e Giuseppe Verdi. Martedì 20 settembre, per il penultimo concerto della rassegna, il Duomo accoglie i Cori di Voci Bianche del Festival Puccini e dell’Istituto Arcivescovile Santa Caterina di Pisa, il violista Lorenzo Corti, l’organista Umberto Cerini e il Quartetto Alkedo; in programma la prima esecuzione assoluta del brano Ave Maria di Paolo Furlani, vincitore del 14. Concorso Internazionale di Composizione Sacra bandito ogni anno da Anima Mundi, accanto a pagine di Mozart, Bruckner e Arvo Pärt. Sabato 24 settembre, ancora in Cattedrale, Anima Mundi 2022 chiuderà con un gran finale, la monumentale Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, composta nel 1873 in memoria di Alessandro Manzoni, pietra miliare nella storia della musica italiana dell’Ottocento. Hartmut Haenchen, direttore di fama mondiale, già ospite di Anima Mundi, la interpreterà con i complessi di Halle, la Robert-Franz-Singakademie, il coro maschile ‘ffortissibros, la Staatskapelle, e un quartetto di cantanti pure di alto prestigio, il soprano Charlotte-Anne Shipley, il mezzosoprano Bettina Ranch, il tenore Brenden Gunnell e il basso Jerzy Butryn. * (Nell’immagine in basso, Trevor Pinnock, foto Giannelli)