Concertisti Classica
- Opera
- Da Mar 4 Apr '23
- Fino a Ven 21 Apr '23
- A Milano
Fondazione Teatro alla Scala Presenta
Altre informazioni di interesse
Un’ora prima dell’inizio di ogni recita, presso il ridotto delle Gallerie, Claudio Toscani terrà una conferenza introduttiva all’opera. La rappresentazione del 4 aprile sarà trasmessa su RAI Radio3. La rappresentazione del 21 aprile sarà trasmessa in live streaming sulla piattaforma LaScalaTv.Interpreti
Direttore Andrea Marcon Regia Leo Muscato Scene Federica Parolini Costumi Silvia Aymonino Luci Alessandro Verazzi Personaggi e interpreti Carlo Celmino Francesca Aspromonte Belluccia Mariano (Peppariello) Chiara Amarù Ciomma Palumbo Francesca Pia Vitale Federico Mariano Filippo Morace Meneca Vernillo Alberto Allegrezza Titta Castagna Filippo Mineccia Col’Agnolo Antonino Siragusa Ciccariello Raffaele Pe Rapisto Marco Filippo Romano Assann Matías Moncada * Na Schiavottella Fan Zhou * *Allievi dell’Accademia di perfezionamento per cantanti lirici del Teatro alla Scala Orchestra del Teatro alla Scala su strumenti storici con la partecipazione di strumentisti de La Cetra Barockorchester Nuova produzione Teatro alla ScalaProgramma
Li zite ngalera Commedia in musica in tre atti Libretto di Bernardo Saddumene Musica di Leonardo Vinci Prima rappresentazione: Napoli, Teatro dei Fiorentini, 3 gennaio 1722In Evidenza
Napoli musicalissima La Napoli del Settecento – prima spagnola, poi austriaca, infine borbonica – fu la pirotecnica fucina del teatro musicale europeo. Indicata dai philosophes quale patria naturale della musica, proclamata nel 1739 da un visitatore francese «la capitale del mondo musicale», la città di Partenope godette per tutto il Settecento d’un prestigio internazionale indiscusso, fondato sulla ricchezza e sulla molteplicità di un’attività musicale tentacolare, privata e pubblica, religiosa e mondana. L’alimentava l’eccellenza dei quattro conservatori: nati nel Cinquecento come istituzioni assistenziali dedicate all’educazione di ragazzi orfani e abbandonati, avevano inventato un modello economico virtuoso: la preparazione musicale eccellente degli allievi garantiva loro una professione che a sua volta creava un reddito per i conservatori stessi e un servizio per tutta la comunità. Così facendo generazioni sempre nuove di compositori e interpreti (cantanti, strumentisti ecc.) da Napoli colonizzarono l’Europa intera, da Lisbona a San Pietroburgo. E l’ambito titolo di “maestro di cappella napoletano” finì per corrispondere al laureato ad Harvard di oggi. In un contesto tanto effervescente esplose il fenomeno del teatro musicale, nella ricchezza d’una sperimentazione permanente che ebbe tra i prodotti più originali e affascinanti la commedia per musica. La genialità di questo genere sta nella vivacità che compositori come Leonardo Vinci – scomparso ancora giovane, ma dopo aver dominato la scena teatrale dell’Italia intera – seppero conferire alla lingua napoletana, restituendo intatta, in lavori come Li zite ngalera, la fragranza spontanea e seducente di una vita quotidiana profumata di aromi genuini. (Raffaele Mellace)Repliche
4 aprile 2023 ore 20 “prima” repliche il 12, 15, 18, 21 aprile 2023 ore 20Ti potrebbe interessare
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